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03 Agosto 2024 Sabato
17a Set. del T.O.
S.Pietro di Anagni

Liturgia della Messa   
Colore liturgico: verde

Liturgia delle Ore
17a SETTIMANA DEL T.O.
Sabato


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Matteo

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Commento

"Una condanna a morte merita quest’uomo" perché ha profetato contro Gerusalemme e il suo Tempio, non può Geremia fare una cosa del genere! Il profeta doveva sempre e solo accusare i nemici, ma non annunciare una sciagura per Gerusalemme e per il popolo, tantomeno per il Tempio. Geremia, secondo i responsabili, merita la morte. È interessante la risposta del profeta dicendo che è il Signore ad averlo mandato con quel preciso comando: "migliorate la vostra condotta e il Signore si pentirà del male che ha annunciato di fare". C'è addirittura una possibile conversione di Dio, se il popolo migliora la sua condotta. È stupefacente questo cambiamento divino che supera quello umano: per amore rinuncia al compiersi della sua volontà. E il profeta aggiunge: "quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto". Geremia non da importanza a sé stesso, ma mette al centro la parola di Dio, che è più importante della sua stessa vita. Anche il Vangelo odierno ci presenta una figura che non rinuncia a dare testimonianza della parola di Dio a discapito della sua stessa vita: Giovanni il Battista. È interessante poi il passaggio di mano in mano della testa del profeta, come a sottolineare che anche da morto, Giovanni incute un certo timore. Questi brani ci interrogano su quanto siamo disposti a cambiare la nostra mentalità per permettere alla parola di Dio che è verità di entrare nella nostra vita. Quanto siamo disposti addirittura a rinunciare a noi stessi pur di dare testimonianza alla parola di Dio?

SALMO
Vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

PROPOSITO
Il Signore è al nostro fianco, accanto a noi se noi siamo pronti a convertirci, se lo accogliamo nella nostra vita, se permettiamo a Dio di essere più importante. Buona giornata.

=== Altro Commento al Vangelo ===
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