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XVII SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - SABATO
MESSALE 

Antifona d'Ingresso  Sal 67,6-7.36
Dio sta nella sua santa dimora;
ai derelitti fa abitare una casa,
e dà forza e vigore al suo popolo.
 
Deus in loco sancto suo;
Deus qui inhabitáre facit unánimes in domo,
ipse dabit virtútem et fortitúdinem plebi suæ.
 
Colletta

O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore...
 
Protéctor in te sperántium, Deus, sine quo nihil est válidum, nihil sanctum, multíplica super nos misericórdiam tuam, ut, te rectóre, te duce, sic bonis transeúntibus nunc utámur, ut iam possímus inhærére mansúris. Per Dóminum...

  
LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
   Ger 26, 11-16. 24
Il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre tutte queste cose.

Dal libro del profeta Geremìa
In quei giorni, i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Quest'uomo merita una sentenza di morte, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!». 
Ma Geremìa rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltate. Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose». 
I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio». La mano di Achikam figlio di Safan fu a favore di Geremìa, perché non lo consegnassero in potere del popolo per metterlo a morte. 

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 68 
A te levo il mio grido: ascoltami, Signore.


Salvami dal fango, che io non affondi, 
liberami dai miei nemici, Signore, 
e dalle acque profonde. 
Non mi sommergano i flutti delle acque 
e il vortice non mi travolga, 
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca. 

Io sono infelice e sofferente; 
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro. 
Loderò il nome di Dio con il canto, 
lo esalterò con azioni di grazie. 

Vedano gli umili e si rallegrino; 
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio, 
poiché il Signore ascolta i poveri 
e non disprezza i suoi che sono prigionieri. 

Canto al Vangelo  
Cf Mt 5,10
Alleluia, alleluia.

Beati i perseguitati per amore della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.


+ Vangelo 
Mt 14, 1-12
Erode mandò a decapitare Giovanni, e i suoi discepoli andarono a informarne Gesù.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, il tetràrca Erode ebbe notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti; per ciò la potenza dei miracoli opera in lui». Erode aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione per causa di Erodìade, moglie di Filippo suo fratello. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla!». Benché Erode volesse farlo morire, temeva il popolo perché lo considerava un profeta. 
Venuto il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle tutto quello che avesse domandato. Ed essa, istigata dalla madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 
Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e dei commensali ordinò che le fosse data e mandò a decapitare Giovanni nel carcere. La sua testa venne portata su un vassoio e fu data alla fanciulla, ed ella la portò a sua madre. 
I suoi discepoli andarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informarne Gesù. 
 

Sulle Offerte
Accetta, Signore, queste offerte che la tua generosità ha messo nelle nostre mani, perché, il tuo Spirito, operante nei santi misteri, santifichi la nostra vita presente e ci guidi alla felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore.
 
Súscipe, quæsumus, Dómine, múnera, quæ tibi de tua largitáte deférimus, ut hæc sacrosáncta mystéria, grátiæ tuæ operánte virtúte, et præséntis vitæ nos conversatióne sanctíficent, et ad gáudia sempitérna perdúcant. Per Christum.

 
Antifona alla Comunione  Sal 102.2
Anima mia, benedici il Signore:
non dimenticare tanti suoi benefici.
 
Bénedic, ánima mea, Dómino,
et noli oblivísci omnes retributiónes eius.
 
Oppure:  Mt 5,7-8
Beati i misericordiosi:
essi troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore:
essi vedranno Dio.
 
Beáti misericórdes,
quóniam ipsi misericórdiam consequéntur.
Beáti mundo corde, quóniam ipsi Deum vidébunt.
 
Dopo la Comunione

O Dio nostro Padre, che ci hai dato la grazia di partecipare al mistero eucaristico, memoriale perpetuo della passione del tuo Figlio, fa' che questo dono del suo ineffabile amore giovi sempre per la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.
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