www.maranatha.it/mobile |
LA SACRA BIBBIA Edizione CEI |
Tobia 14 |
[1] Qui finirono le parole del canto di Tobi.
[2] Tobi morì in pace all'età di centododici anni e fu sepolto con onore
a Ninive. Egli aveva sessantadue anni quando divenne cieco; dopo la sua
guarigione visse nella felicità, praticò l'elemosina e continuò sempre
a benedire Dio e a celebrare la sua grandezza.
[3] Quando stava per morire, fece venire il figlio Tobia e gli diede
queste istruzioni:
[4] "Figlio, porta via i tuoi figli e rifugiati in Media, perché io
credo alla parola di Dio, che Nahum ha pronunziato su Ninive. Tutto dovrà
accadere, tutto si realizzerà sull'Assiria e su Ninive, come hanno
predetto i profeti d'Israele, che Dio ha inviati; non una delle loro
parole cadrà. Ogni cosa capiterà a suo tempo. Vi sarà maggior sicurezza
in Media che in Assiria o in Babilonia. Perché io so e credo che quanto
Dio ha detto si compirà e avverrà e non cadrà una sola parola delle
profezie. I nostri fratelli che abitano il paese d'Israele saranno tutti
dispersi e deportati lontano dal loro bel paese e tutto il paese d'Israele
sarà ridotto a un deserto. Anche Samaria e Gerusalemme diventeranno un
deserto e il tempio di Dio sarà nell'afflizione e resterà bruciato fino
ad un certo tempo.
[5] Poi di nuovo Dio avrà pietà di loro e li ricondurrà nel paese
d'Israele. Essi ricostruiranno il tempio, ma non uguale al primo, finché
sarà completo il computo dei tempi. Dopo, torneranno tutti dall'esilio e
ricostruiranno Gerusalemme nella sua magnificenza e il tempio di Dio sarà
ricostruito, come hanno preannunziato i profeti di Israele.
[6] Tutte le genti che si trovano su tutta la terra si convertiranno e
temeranno Dio nella verità. Tutti abbandoneranno i loro idoli, che li
hanno fatti errare nella menzogna, e benediranno il Dio dei secoli nella
giustizia.
[7] Tutti gli Israeliti che saranno scampati in quei giorni e si
ricorderanno di Dio con sincerità, si raduneranno e verranno a
Gerusalemme e per sempre abiteranno tranquilli il paese di Abramo, che sarà
dato in loro possesso. Coloro che amano Dio nella verità gioiranno;
coloro invece che commettono il peccato e l'ingiustizia spariranno da
tutta la terra.
[8] Ora, figli, vi comando: servite Dio nella verità e fate ciò che a
lui piace. Anche ai vostri figli insegnate l'obbligo di fare la giustizia
e l'elemosina, di ricordarsi di Dio, di benedire il suo nome sempre, nella
verità e con tutte le forze.
[9] Tu dunque, figlio, parti da Ninive, non restare più qui. Dopo aver
sepolto tua madre presso di me, quel giorno stesso non devi più restare
entro i confini di Ninive. Vedo infatti trionfare in essa molta
ingiustizia e grande perfidia e neppure se ne vergognano.
[10] Vedi, figlio, quanto ha fatto Nadab al padre adottivo Achikar. Non è
stato egli costretto a scendere vivente sotto terra? Ma Dio ha rigettato
l'infamia in faccia al colpevole: Achikar ritornò alla luce mentre invece
Nadab entrò nelle tenebre eterne, perché aveva cercato di far morire
Achikar. Per aver praticato l'elemosina, Achikar sfuggì al laccio mortale
che gli aveva teso Nadab, Nadab invece cadde in quel laccio, che lo fece
perire.
[11] Così, figli miei, vedete dove conduce l'elemosina e dove conduce
l'iniquità: essa conduce alla morte. Ma ecco, mi sfugge il
respiro!". Essi lo distesero sul letto; morì e fu sepolto con onore.
[12] Quando morì la madre, Tobia la seppellì vicino al padre, poi partì
per la Media con la moglie e i figli. Abitò in Ecbàtana, presso Raguele
suo suocero.
[13] Curò con onore i suoceri nella loro vecchiaia e li seppellì a Ecbàtana
in Media.
[14] Tobia ereditò il patrimonio di Raguele come ereditò quello del
padre Tobi. Morì da tutti stimato all'età di centodiciassette anni.
[15] Prima di morire sentì parlare della rovina di Ninive e vide i
prigionieri che venivano deportati in Media per opera di Achiacar re della
Media. Benedisse allora Dio per quanto aveva fatto nei confronti degli
abitanti di Ninive e dell'Assiria. Prima di morire potè dunque gioire
della sorte di Ninive e benedisse il Signore Dio nei secoli dei secoli.