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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI

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Esdra

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Nella Volgata latina il libro è unito con quello seguente di Neemia sotto il solo nome di Esdra; effettivamente i due libri si presentano con i caratteri di un’opera unica, in continuazione con le Cronache e forse dello stesso autore (cfr. introd. a Cr), pubblicata nel III sec. a.C. Esdra, ispettore religioso inviato dal re di Persia e Neemia, governatore della provincia giudaica, sono i protagonisti del racconto, che si interessa al travagliato periodo della storia ebraica dopo il ritorno degli esiliati in Babilonia (538 a.C.), intesi a ricostruire le mura e il tempio di Gerusalemme tra mille difficoltà, non senza mettere alla base una riforma religiosa e morale. Svanita la speranza e la possibilità di una autonomia politica con la restaurazione del trono, la comunità ebraica è completamente impegnata nella vita religiosa e diventa a “chiesa” del “santo resto” d’Israele, sul quale si erano appuntate le più rosee previsioni dei profeti. In quest’epoca nasce il cosiddetto Giudaismo (cfr. nota a 2 Mac 2, 21). L’autore utilizza una cronaca aramaica, vari documenti ebraici e brani delle “memorie” di Esra e di Neemia. A causa della mancanza di certe precisazioni cronologiche, non è chiara quale sia l’esatta successione delle missioni di Esdra e di Neemia. Supponendo che in Esd 4, 4 si tratti del re persiano Dario I, in Esd /, 7 di Artaserse II e in Ne 1, 1 di Artaserse I, si avrebbe la seguente successione cronologica dei testi: Esd 1, 1 – 4, 5 + 4, 6-23; Ne cc. 7-10.
 

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