LA SACRA BIBBIA
Edizione CEI - 74
 
Giosuè

01.       02.       03.       04.       05.       06.       07.       08.       09.       10.       11.       12.       13.       14.       15.       16.       17.       18.       19.       20.       21.       22.       23.       24.

Il libro prende il nome del suo protagonista, il fedelissimo collaboratore di Mosè, Giosuè, il quale, dopo la morte del grande condottiero, guidò effettivamente il popolo eletto nella terra che Dio gli aveva promesso e ne organizzò la distribuzione fra le tribù d’Israele. Il libro non è una storia completa degli avvenimenti, svoltisi più o meno alla fine del sec. XIII a.C., ma una scelta frammentaria di episodi senza ordine cronologico, ispirata dall’idea che come la premessa, così anche la conquista della terra di Canaan fu opera di Dio che guidava Israele, il quale perciò deve essere fedele all’alleanza come Dio è fedele ai suoi impegni (24, 8.12-24). La terra conquistata è santa a motivo delle divine promesse e deve essere santificata dal popolo eletto con la eliminazione delle popolazioni idolatriche che la occupavano. Nella tradizione cristiana, Giosuè prefigurava Gesù col quale in ebraico ebbe identico il nome, che significa “Salvatore”: l’ingresso nella Palestina attraverso il fiume Giordano è tipo del battesimo che introduce nel regno di Dio, e la conquista vittoriosa della terra simboleggia l’espansione della Chiesa. La redazione definitiva del libro sembra riportarsi ai secc. VIII-VII a.C..