LA SACRA BIBBIA Edizione CEI - 74 |
Giosuè 11 |
[1] Quando Iabin, re di Cazor, seppe queste cose, ne
informò Iobab, il re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf
[2] e i re che erano al nord, sulle montagne, nell'Araba a sud di Chinarot,
nel bassopiano e sulle colline di Dor dalla parte del mare.
[3] I Cananei erano a oriente e a occidente, gli Amorrèi, gli Hittiti, i
Perizziti, i Gebusei erano sulle montagne e gli Evei erano al di sotto
dell'Ermon nel paese di Mizpa.
[4] Allora essi uscirono con tutti i loro eserciti: un popolo numeroso,
come la sabbia sulla riva del mare, con cavalli e carri in gran quantità.
[5] Si unirono tutti questi re e vennero ad accamparsi insieme presso le
acque di Merom, per combattere contro Israele.
[6] Allora il Signore disse a Giosuè: "Non temerli, perché domani a
quest'ora io li mostrerò tutti trafitti davanti ad Israele. Taglierai i
garretti ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri".
[7] Giosuè con tutti i suoi guerrieri li raggiunse presso le acque di
Merom d'improvviso e piombò su di loro.
[8] Il Signore li mise in potere di Israele, che li battè e li inseguì
fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mizpa
ad oriente. Li batterono fino a non lasciar loro neppure un superstite.
[9] Giosuè fece loro come gli aveva detto il Signore: tagliò i garretti
ai loro cavalli e appiccò il fuoco ai loro carri.
[10] In quel tempo Giosuè ritornò e prese Cazor e passò a fil di spada
il suo re, perché prima Cazor era stata la capitale di tutti quei regni.
[11] Passò a fil di spada ogni essere vivente che era in essa, votandolo
allo sterminio; non lasciò nessuno vivo e appiccò il fuoco a Cazor.
[12] Giosuè prese tutti quei re e le oro città, passandoli a fil di
spada; li votò allo sterminio, come aveva comandato Mosè, servo del
Signore.
[13] Tuttavia Israele non incendiò nessuna delle città erette sui colli,
fatta eccezione per la sola Cazor, che Giosuè incendiò.
[14] Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste città e il
bestiame; solo passarono a fil di spada tutti gli uomini fino a
sterminarli; non lasciarono nessuno vivo.
[15] Come aveva comandato il Signore a Mosè suo servo, Mosè ordinò a
Giosuè e Giosuè così fece: non trascurò nulla di quanto aveva
comandato il Signore a Mosè.
[16] Giosuè si impadronì di tutto questo paese: le montagne, tutto il
Negheb, tutto il paese di Gosen, il bassopiano, l'Araba e le montagne di
Israele con il loro bassopiano.
[17] Dal monte Calak, che sale verso Seir, a Baal-Gad nella valle del
Libano sotto il monte Ermon, prese tutti i loro re, li colpì e li mise a
morte.
[18] Per molti giorni Giosuè mosse guerra a tutti questi re.
[19] Non ci fu città che avesse fatto pace con gli Israeliti, eccetto gli
Evei che abitavano Gàbaon: si impadronirono di tutti con le armi.
[20] Infatti era per disegno del Signore che il loro cuore si ostinasse
nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che
trovassero grazia, e per annientarli, come aveva comandato il Signore a
Mosè.
[21] In quel tempo Giosuè si mosse per eliminare gli Anakiti dalle
montagne, da Ebron, da Debir, da Anab, da tutte le montagne di Giuda e da
tutte le montagne di Israele. Giosuè li votò allo sterminio con le loro
città.
[22] Non rimase un Anakita nel paese degli Israeliti; solo ne rimasero a
Gaza, a Gat e ad Asdòd.
[23] Giosuè si impadronì di tutta la regione, come aveva detto il
Signore a Mosè, e Giosuè la diede in possesso ad Israele, secondo le
loro divisioni per tribù. Poi il paese non ebbe più la guerra.