Si dice di lei

... La fama di santità attorno a lei è viva e vasta. Trascina in tutto il mondo soprattutto i giovani, a migliaia, e non solo cristiani, che in suo onore scrivono poesie, allestiscono spettacoli, si rivolgono continuamente alla sua intercessione...

La sua vita, specie negli ultimi due anni, è stata qualcosa di straordinario, tutta protesa ad amare concretamente! Faceva così tanti atti d'amore da poter dire, quando già era molto ammalata, di esser felice perché aveva una "valigia" piena d'amore e perciò poteva "partire" per andare dal suo Sposo, Gesù...

Chiara Luce aveva scoperto, già da piccolina, Gesù Abbandonato chiave dell'unità. Lo trovava nei lontani, negli atei... Lo vedeva nei suoi fallimenti, lo amava nei suoi dolori personali. L'unico suo amore, l'unico suo Sposo, era Gesù Abbandonato...

Aveva capito che i dolori erano perle preziose che andavano colte con predilezione lungo le sue giornate....

Chiara Lubich

Intervista a S. E. Mons. Livio Maritano, Vescovo Emerito della diocesi di Acqui:
'Cosa l’ha spinto ad avviare il processo di beatificazione di Chiara Badano?'

"L’insieme del suo modo di vivere, in particolare l’esempio straordinario da lei offerto nell’ultimo periodo di vita. L’ho potuta contattare alcune volte nel corso della malattia e molte conferme ho ricevuto dalle persone che la visitavano all’ospedale o in casa. Tutte testimonianze che confermavano l’altezza di spiritualità e il livello di amore a Dio che le dava la forza di affrontare la prova con una serenità che la portava a consolare quanti venivano con l’intento di confortarla.

Di che cosa era frutto tanta serenità? Evidentemente della sua unione con Gesù, dalla certezza di essere amata da Dio sicché tutto quello che egli stabilisce è per il nostro bene.

Ho constatato che la presentazione della testimonianza cristiana di Chiara costituiva un messaggio forte, una forma di evangelizzazione, per cui mi sono chiesto se era giusto tenere nascosta in una piccola diocesi un tesoro così grande, mentre si poteva renderlo accessibile a tutta la Chiesa. Non ho avuto quindi alcuna esitazione nel decidere: promuoviamo questa Causa!

Nell’Inchiesta diocesana abbiamo raccolto le deposizioni di 72 testimoni: pur non conoscendosi convergevano pienamente tra loro.

Si è così potuta evidenziare che la sua santità non cominciò dal giorno della malattia ma si è sviluppata via via sin dalla fanciullezza, giungendo con tenacia a maturare una fortezza d’animo ed una granitica fiducia in Dio che le ha consentito di superare la difficoltà estrema che l’attendeva. Senza una grande grazia di Dio non si può spiegare il tipo di risposta da lei dato alla prova a cui il Signore l’ ha chiamata. Un modello affascinante, non solo per i giovani".

Voci di riconoscenza e di supplica

In Italia e all’estero, in particolare in Francia, sono molte le riviste in cui viene presentata la figura della Serva di Dio Chiara Badano o quanto si compie in sua memoria.
Sul sito del Santuario di Lourdes: www.lourdes-france.org si legge la testimonianza su Chiara Badano e, nello stesso tempo, si indica il suo Sito. Alcuni giovani vi si sono inseriti e hanno inviato le loro impressioni:

“Ecco un’adolescente non ancora canonizzata, ma che un giorno lo sarà certamente”.

Jean-Louis

"Trovo che la vita di questa giovane è emozionante". Jean-François

"Ho trovato il Sito e la storia di questa ragazza molto emozionante; è una bella lezione di vita. Grazie Jean-Louis, di averla condivisa con noi".

Stéphanie

 

Leggiamo su L’Osservatore Romano del 2 febbraio, a firma di Giampaolo Mattei:

   “Guardando Chiara in fotografia si resta affascinati da quegli occhi dolcissimi. Non si può fare a meno di essere avvolti dalla sua ‘luce’. E’ un’esperienza bellissima e travolgente che vede protagonisti i bambini. Sì, sono loro i primi amici, gli amici del cuore di Chiara Badano, morta a 18 anni nel 1990. La Causa di canonizzazione, il cui iter diocesano si è concluso nel 2000, procede speditamente.

E’ lo sguardo di Chiara la chiave di lettura per comprendere il valore delle due nuove pubblicazioni sulla sua testimonianza, curate da Mariagrazia Magrini, Vice Postulatrice della Causa. C’è un fatto: sono sempre di più i bambini e i ragazzi che restano colpiti dalla figura di Chiara. Alla Postulazione arrivano tantissime lettere di piccoli. Ecco allora l’esigenza di affiancare alle biografie già uscite (in particolare Di luce in luce, un sì a Gesù) una pubblicazione adatta ai bambini: L’album di Chiara Luce è stato pensato per la scuola materna e le prime due classi delle elementari mentre Sempre sì – la storia di Chiara Luce è rivolto anche ai ragazzi delle scuole medie.

   I testi sono stati curati,con semplicità ed efficacia, da Mariagrazia Magrini mentre le illustrazioni sono state realizzate da Betty Liotti.

   Chiara è un dono di Dio. E non soltanto per coloro che hanno avuto la grazia di conoscerla. Intorno a lei sta crescendo uno spontaneo movimento di persone, soprattutto giovani, affascinate dalla sua testimonianza così semplice e «chiara» a tutti. Non c’è nulla di triste nella sua storia perché –come ebbe a dire- quando una ragazza così giovane va in Cielo si deve far festa”.

                                                       Giampaolo Mattei

Durante il Meeting dei Giovani a S. Giovanni Rotondo, il Prof. Luigi Accattoli, vaticanista del Corriere della Sera e moderatore della tavola rotonda su “Camminate sulla via della santità”,  colpito dalla figura della giovane Serva di Dio Chiara Badano, uscì con questa espressione: “Il fascino della luce che Chiara aveva negli occhi mi riporta alla mente le parole con cui Dante nel Cantico del Paradiso si rivolge a S. Francesco d’Assisi: «Amore, maraviglia e dolce sguardo».

Come si legge sul giornale della diocesi di Acqui, il 3 giugno, nella veglia di Pentecoste,  si è presentato il tema della carità: “L’avete fatto a me”, cioè l’amore di Dio vissuto nella quotidianità; il filo dominante che collega Gesù e i Santi.

Le offerte raccolte nella “cena del digiuno” sono state destinate al Progetto Bénin Chiara Luce Badano.

Chiara,“lievito” della civiltà dell’amore, che fin da piccola aveva appreso a scoprire il volto di Gesù nell’altro, durante la sua breve vita ha sempre sostenuto i bimbi dell’Africa.

Questa la breve preghiera elevata al Signore dai ragazzi della diocesi: “Perché l’esempio della Serva di Dio Chiara Badano, illuminata dallo Spirito Santo che invocava fin da bambina, possa essere guida preziosa per il nostro cammino spirituale. E nutriti quotidianamente dall’Eucaristia possiamo diventare, come lei, testimoni credibili del Vangelo verso i nostri fratelli”.

Riceviamo da una parrocchia delle Filippine: “Domenica scorsa, 2 luglio, nell’omelia ai miei parrocchiani ho dedicato qualche minuto a presentare la vita di Chiara Luce, in special modo il suo amore per la Chiesa. I fedeli hanno molto gradito tale testimonianza e vorrebbero conoscerla meglio per pregarla e imitarla. Sia ringraziato Iddio!”.       

fr. Dave Ceasar De La Cruz – Quezon City

                                                                                          

■ Scrive un giovane da Narbonne: “Ho tradotto in francese il sunto della vita di Chiara Luce che si legge sul Sito. Se posso farla conoscere in due parrocchie della mia città, sarei felice! Quando ho letto il Sito di Chiara Luce per la prima volta, è stato per me un «colpo di fulmine»: l’ho immediatamente amata”.                                                           

Jean-François Escourrou

 

Ci comunica fra Onofrio Antonio Farinola, in partenza per il Monzambico: “In Africa porterò con me Chiara, affinché mi insegni ad amare incondizionatamente i poveri e a sapermi donare ad essi secondo il disegno di Dio”.

 

■ Nel Liceo scientifico di San Piero Patti (Messina) don Mauro Giallombardo ha presentato la vita di Chiara Luce. Così pure ha divulgato la figura della Serva di Dio nelle parrocchie di Librizzi, di Galati Mamertino e nella chiesa di S. Cosimo, in Scala di Patti.

 

In occasione della Pasqua dello studente, celebrata nel Centro di formazione professionale (della CISL a Patti) lo stesso sacerdote, con l’ausilio di un video ha fatto l’esperienza cristiana di Chiara, attraverso i momenti più significativi della sua vita.

Le “Figlie della Madre di Gesù” che fanno parte del Movimento GAM (Gioventù Ardente Mariana), impegnato a svolgere missioni popolari nelle parrocchie, hanno spesso occasione di parlare anche nelle scuole durante l’ora di religione. Esse dichiarano che in questi incontri hanno potuto sperimentare l’incisività che ha sui ragazzi la biografia della Serva di Dio: “La testimonianza di Chiara suscita nei giovani ascoltatori riflessioni, domande ed entusiasmo. Essi la sentono come un modello alto, ma non troppo lontano dalla loro vita quotidiana”.

I giovani delle parrocchie di Riccione, ai quali nello scorso marzo era stata ampiamente presentata la vita e la spiritualità di Chiara Luce, nel prossimo ottobre inaugureranno una nuova struttura: il Punto Giovane, quale centro di riferimento per la pastorale giovanile e l’attività  dei diversi gruppi giovanili presenti nella città. In tale circostanza hanno pensato di dedicare il mese intero ad illustrare una serie di figure di Santi, come modelli di riferimento per la formazione della gioventù.

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