Voci di riconoscenza e di supplica
In Italia e all’estero, in
particolare in Francia, sono molte le riviste in cui viene presentata la figura
della Serva di Dio Chiara Badano o quanto si compie in sua memoria.
Sul sito del Santuario di Lourdes:
www.lourdes-france.org si legge la testimonianza su Chiara Badano e, nello
stesso tempo, si indica il suo Sito. Alcuni giovani vi si sono inseriti e hanno
inviato le loro impressioni:
“Ecco un’adolescente non ancora canonizzata, ma che un giorno lo sarà
certamente”.
Jean-Louis
"Trovo che la vita di questa
giovane è emozionante".
Jean-François
"Ho trovato il Sito e la storia di questa ragazza molto emozionante; è una bella
lezione di vita. Grazie Jean-Louis, di averla condivisa con noi".
Stéphanie
■ Leggiamo su
L’Osservatore Romano del 2 febbraio, a firma di Giampaolo
Mattei:
“Guardando Chiara in fotografia si resta
affascinati da quegli occhi dolcissimi. Non si può fare a meno di essere
avvolti dalla sua ‘luce’. E’ un’esperienza bellissima e travolgente che vede
protagonisti i bambini. Sì, sono loro i primi amici, gli amici del cuore di
Chiara Badano, morta a 18 anni nel 1990. La Causa di canonizzazione, il cui
iter diocesano si è concluso nel 2000, procede speditamente.
E’ lo sguardo di Chiara la chiave di lettura per
comprendere il valore delle due nuove pubblicazioni sulla sua testimonianza,
curate da Mariagrazia Magrini, Vice Postulatrice della Causa. C’è un fatto:
sono sempre di più i bambini e i ragazzi che restano colpiti dalla figura di
Chiara. Alla Postulazione arrivano tantissime lettere di piccoli. Ecco
allora l’esigenza di affiancare alle biografie già uscite (in particolare
Di luce in luce, un sì a Gesù) una pubblicazione adatta ai bambini:
L’album di Chiara Luce è stato pensato per la scuola materna e le prime
due classi delle elementari mentre Sempre sì – la storia di Chiara Luce
è rivolto anche ai ragazzi delle scuole medie.
I testi sono stati curati,con semplicità ed
efficacia, da Mariagrazia Magrini mentre le illustrazioni sono state
realizzate da Betty Liotti.
Chiara è un dono di Dio. E non soltanto per coloro
che hanno avuto la grazia di conoscerla. Intorno a lei sta crescendo uno
spontaneo movimento di persone, soprattutto giovani, affascinate dalla sua
testimonianza così semplice e «chiara» a tutti. Non c’è nulla di triste
nella sua storia perché –come ebbe a dire- quando una ragazza così giovane
va in Cielo si deve far festa”.
Giampaolo
Mattei
■ Durante il Meeting dei
Giovani a S. Giovanni Rotondo, il Prof. Luigi Accattoli, vaticanista del
Corriere della Sera e moderatore della tavola rotonda su “Camminate sulla via
della santità”, colpito dalla figura della giovane Serva di Dio Chiara Badano,
uscì con questa espressione: “Il fascino della luce che Chiara aveva negli occhi
mi riporta alla mente le parole con cui Dante nel Cantico del Paradiso si
rivolge a S. Francesco d’Assisi: «Amore, maraviglia e dolce sguardo».
■ Come si legge sul
giornale della diocesi di Acqui, il 3 giugno, nella veglia di Pentecoste, si è
presentato il tema della carità: “L’avete fatto a me”, cioè l’amore di Dio
vissuto nella quotidianità; il filo dominante che collega Gesù e i Santi.
Le offerte raccolte nella “cena
del digiuno” sono state destinate al Progetto Bénin Chiara Luce Badano.
Chiara,“lievito” della civiltà
dell’amore, che fin da piccola aveva appreso a scoprire il volto di Gesù
nell’altro, durante la sua breve vita ha sempre sostenuto i bimbi dell’Africa.
Questa la breve preghiera
elevata al Signore dai ragazzi della diocesi: “Perché l’esempio della Serva di
Dio Chiara Badano, illuminata dallo Spirito Santo che invocava fin da bambina,
possa essere guida preziosa per il nostro cammino spirituale. E nutriti
quotidianamente dall’Eucaristia possiamo diventare, come lei, testimoni
credibili del Vangelo verso i nostri fratelli”.
■ Riceviamo da una parrocchia delle Filippine: “Domenica scorsa, 2
luglio, nell’omelia ai miei parrocchiani ho dedicato qualche minuto a presentare
la vita di Chiara Luce, in special modo il suo amore per la Chiesa. I fedeli
hanno molto gradito tale testimonianza e vorrebbero conoscerla meglio per
pregarla e imitarla. Sia ringraziato Iddio!”.
fr. Dave Ceasar De La Cruz – Quezon City
■
Scrive un giovane da Narbonne: “Ho tradotto in francese il sunto della vita di
Chiara Luce che si legge sul Sito. Se posso farla conoscere in due parrocchie
della mia città, sarei felice! Quando ho letto il Sito di Chiara Luce per la
prima volta, è stato per me un «colpo di fulmine»: l’ho immediatamente
amata”.
Jean-François Escourrou
■ Ci
comunica fra Onofrio Antonio Farinola, in partenza per il Monzambico: “In Africa
porterò con me Chiara, affinché mi insegni ad amare incondizionatamente i poveri
e a sapermi donare ad essi secondo il disegno di Dio”.
■ Nel Liceo
scientifico di San Piero Patti (Messina) don Mauro Giallombardo ha presentato la
vita di Chiara Luce. Così pure ha divulgato la figura della Serva di Dio nelle
parrocchie di Librizzi, di Galati Mamertino e nella chiesa di S. Cosimo, in
Scala di Patti.
In occasione della
Pasqua dello studente, celebrata nel Centro di formazione professionale (della
CISL a Patti) lo stesso sacerdote, con l’ausilio di un video ha fatto
l’esperienza cristiana di Chiara, attraverso i momenti più significativi della
sua vita.
Le “Figlie della Madre di Gesù” che fanno parte del Movimento GAM
(Gioventù Ardente Mariana), impegnato a svolgere missioni popolari nelle
parrocchie, hanno spesso occasione di parlare anche nelle scuole durante l’ora
di religione. Esse dichiarano che in questi incontri hanno potuto sperimentare
l’incisività che ha sui ragazzi la biografia della Serva di Dio: “La
testimonianza di Chiara suscita nei giovani ascoltatori riflessioni, domande ed
entusiasmo. Essi la sentono come un modello alto, ma non troppo lontano dalla
loro vita quotidiana”.
I giovani
delle parrocchie di Riccione, ai quali nello scorso marzo era stata ampiamente
presentata la vita e la spiritualità di Chiara Luce, nel prossimo ottobre
inaugureranno una nuova struttura: il Punto Giovane, quale centro di
riferimento per la pastorale giovanile e l’attività dei diversi gruppi
giovanili presenti nella città. In tale circostanza hanno pensato di dedicare il
mese intero ad illustrare una serie di figure di Santi, come modelli di
riferimento per la formazione della gioventù.
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