Profilo Biografico

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A chi la va a trovare esprime i suoi ideali, mettendo gli altri sempre al primo posto. Al "suo" vescovo, Mons. Livio Maritano, mostra un affetto particolarissimo; nei loro ultimi, brevi ma intensi incontri, un’atmosfera soprannaturale li avvolge: nell’Amore diventano una cosa sola; sono Chiesa!

Ma il male avanza e i dolori aumentano. Non un lamento; sulle sue labbra: "Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io".

Chiara si prepara all’incontro: "E’ lo Sposo che viene a trovarmi" e sceglie il suo abito da sposa, i canti e le preghiere per la sua Messa; il rito dovrà essere una festa.

Ricevendo per l’ultima volta Gesù Eucaristia appare immersa in Lui e supplica che le venga recitata "quella preghiera: Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal Cielo un raggio della tua luce".

Lei, soprannominata LUCE da Chiara Lubich, con la quale ha un intenso e filiale rapporto epistolare fin da piccina, ora è veramente luce per tutti e presto sarà nella Luce. Non ha paura di morire e non l’ ha mai avuta. Aveva detto alla mamma: "Non chiedo più a Gesù di venire a prendermi per portarmi in Paradiso, perché voglio ancora offrirgli il mio dolore, per dividere con lui ancora per un po’ la croce".

E il suo Sposo viene a prenderla all’alba del 7 ottobre, dopo una notte molto provata. E’ il giorno della Vergine del Rosario. Queste le ultime parole: "Mamma, sii felice, perché io lo sono. Ciao".Ultimo dono, le cornee; ultimo messaggio alla gioventù: "... I giovani sono il futuro. Io non posso più correre, però vorrei passare loro la fiaccola come alle Olimpiadi. I giovani hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene".

Ultimo dono, le cornee; ultimo messaggio alla gioventù: "... I giovani sono il futuro. Io non posso più correre, però vorrei passare loro la fiaccola come alle Olimpiadi. I giovani hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene".

 

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