Almanacco del giorno
Buongiorno a tutti. Oggi

07 Febbraio 2025 Venerdì
4a Set. del T.O.
San Riccardo

Liturgia della Messa   
Colore liturgico: verde

Liturgia delle Ore
4a SETTIMANA DEL T.O.
Venerdì


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Marco

In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!». Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Commento

La Lettera agli Ebrei ci parla di carità, castità, povertà e obbedienza. Sembrano caratteristiche che riguardano solo alcuni, invece è l'ideale di ogni cristiano. Perché il giusto rapporto con le persone, con noi stessi e con le cose, sono espressione dell'amore, di quella relazione che ci parlava ieri la Parola di Dio. È essere dalla parte della verità, essere giusti. Un esempio è Giovanni Battista presentato dal Vangelo. Egli è dalla parte della verità sino in fondo anche a costo della vita. Erodiade lo odia perché il grande profeta ha avuto il coraggio di dire la verità, scomoda per un personaggio pubblico come era la moglie di Filippo. Giovanni ha vissuto con fiducia quella parola che afferma "il Signore è il mio aiuto, non avrò paura. Che cosa può farmi l’uomo?". E noi, abbiamo il coraggio di essere dalla parte della verità? Com'è il nostro rapporto con le persone? Tante domande che possiamo farci per riflettere lungo la giornata, affidandoci al Signore.

SALMO
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore?

PROPOSITO
La Parola oggi ci dà un tempo di riflessione per farci delle serie domande sul nostro rapporto con Dio, con le sorelle e i fratelli, con le cose e con noi stessi: essere dalla parte della Verità come Giovanni Battista.

Buona giornata.

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