Almanacco del giorno
Buongiorno a tutti. Oggi

03 Febbraio 2025 Lunedì
4a Set. del T.O.
S.Biagio vesc. m.

Liturgia della Messa   
Colore liturgico: verde

Liturgia delle Ore
4a SETTIMANA DEL T.O.
Lunedì


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro. Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese. C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare. I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.

Commento

Chi è fedele a Dio non è immune dalla sofferenza, è peccatore come tutti gli uomini, ma è debole e forte nello stesso tempo, perché il Signore è con lui. Con entusiasmo e fede opererà grandi cose, facendosi prossimo di chi soffre, mettendosi a servizio della comunità e condividendo le gioie e le sofferenze. La vita però non sempre sarà facile e dovrà affrontare anche delusioni e sconfitte, avrà dubbi e momenti difficili, sarà anche considerato un retrogrado o un illuso, visionario di un "mondo migliore". Avrà anche dei momenti in cui si sentirà solo e abbandonato da tutti e anche dal Signore. La sua fede vacillerà e potrà rischiare di spegnere quella luce, proprio a causa delle prove. Il rischio di diventare come gli abitanti di Gerasa, perdere la fede in Dio per rifugiarsi nelle sicurezze precarie della vita, chiedendo a Gesù di allontanarsi da loro. Il rischio è grande, ma da chi andremo? "Tu solo o Signore hai parole di vita eterna". La sola perseveranza nella fede in Gesù come suo salvatore, lo aiuterà ad andare avanti nella vita. Il giusto che continuerà a essere illuminato e sostenuto dalla parola di Gesù, otterrà la misericordia del Padre.

SALMO
Quanto è grande la tua bontà, Signore!

PROPOSITO
È veramente grande la tua misericordia o Signore, perché ci conforta il fatto che anche tu hai gioito e hai sofferto, come ogni persona umana. Accomunati a Te siamo certi che nulla possiamo temere.

Buona giornata.

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