Almanacco del giorno
Buongiorno a tutti. Oggi

31 Dicembre 2024 Martedì
Set. di Natale
S.Silvestro I papa

Liturgia della Messa   
Colore liturgico: bianco

Liturgia delle Ore
SETTIMANA DI NATALE
Martedì


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

Commento

Alla fine di questo anno la nostra riflessione si focalizza su Gesù. Giovanni esprime al meglio con i primi versetti del suo vangelo la divinità del Cristo e l'unione con il Padre: vero Dio e vero uomo. Egli scrive in un periodo difficile per la Chiesa in cui iniziavano a sorgere fra i cristiani le prime difficoltà della fede in Gesù. Giovanni con fermezza scrive nella sua prima lettera la verità alla quale i credenti devono essere saldi. Il Vangelo è un cammino di fede in Gesù, che porta il credente a riconoscere che in Lui non si possono separare il suo essere vero uomo e vero Dio. E noi? Riconosciamo questa verità? Possiamo dire, come affermerà Tommaso alla fine del vangelo di Giovanni: "mio Signore e mio Dio"? Solo uniti a Lui ci confermeremo al Signore, diventeremo familiari di Dio, saremo illuminati dalla Sua luce e vivremo nella pace. Quale gioia allora potrà mai superare la certezza che uniti a Cristo staremo con Lui per sempre?

SALMO
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra.

PROPOSITO
Riconoscere l'umanità e la divinità del Cristo nell'unità della persona di Gesù di Nazareth è la base della nostra fede, in questo sta tutta la precarietà umana e l'onnipotenza divina. E in Lui, uniti a Lui, ci siamo anche noi: Quale grande gioia! Quale dono di pace!

Buona giornata.

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