Almanacco del giorno Buongiorno a tutti. Oggi 29 Dicembre 2024 Domenica 1a Set. di Natale S.Tommaso Becket vesc. m. Liturgia della Messa    Colore liturgico: bianco Liturgia delle Ore 1a SETTIMANA DI NATALE Domenica ALLA SCUOLA DI GESU' Vangelo secondo Luca I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Commento Abbiamo trascorso la solennità del Natale, ma abbiamo fatto "Natale"? La nostra mente, i nostri sguardi e le nostre attenzioni sono state rivolte a ciò che sta accadendo attorno a noi e in noi? Siamo riusciti a scoprire l'azione di Dio che continuamente opera? Beh! Ci sollevi il fatto che anche Maria e Giuseppe, pur avendo ricevuto la visita degli angeli, non hanno compreso fino in fondo, a tal punto che davanti a Gesù diranno: "perché ci hai fatto questo?" "Perché ti sei nascosto?" "Perché in quell'occasione di dolore, di sofferenza non hai agito, non hai manifestato la Tua potenza e il tuo amore di Padre?" Quante domande potrebbero sorgere nel nostro cuore di fronte a situazioni inspiegabili e difficili da accettare. Eppure Gesù risponde con semplicità che egli deve occuparsi delle cose del Padre suo. Potrebbe sembrare distaccato dalle nostre preoccupazioni, invece, analizzando attentamente questa frase e domandandoci quale siano "le cose del Padre mio" alle quali Gesù si deve occupare, comprenderemo che è la volontà di Dio; amare con un amore totale sino a donare la vita per tutti noi. Gesù non è lontano da noi, siamo noi che alle volte ci lasciamo schiacciare dalle nostre fatiche quotidiane, dai nostri problemi, dalle nostre sofferenze più dolorose, invece di affidarci a Lui. Gesù è venuto nel mondo per dirci: "guarda che questa sofferenza, questa incomprensione, questa difficoltà la portiamo insieme: io e te". Che bello! Per questo siamo suoi figli. "Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente!". Uniti alle sorelle e ai fratelli apparteniamo alla famiglia di Dio, sentiamoci familiari del Signore. SALMO Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! PROPOSITO Riconoscere di essere figli amati dal Padre e sapere che Egli è sempre al nostro fianco, ci induce a sentirci e a vivere da sorelle e fratelli fra di noi, appartenenti alla famiglia di Dio. Buona giornata. === Altro Commento al Vangelo === |