Almanacco del giorno
Buongiorno a tutti. Oggi

25 Agosto 2024 Domenica
21a Set. del T.O.
S.Giuseppe Calasanzio

Liturgia della Messa   
Colore liturgico: verde

Liturgia delle Ore
21a SETTIMANA DEL T.O.
Domenica


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Commento

La prima lettura ci presenta Giosuè che pone coloro che governano il popolo d'Israele di fronte ad una scelta: o gli dei o Dio. Essi stringono un'alleanza con il Signore perché riconoscono che dalla condizione servile egiziana, Dio li ha fatti "salire" verso la terra promessa. È certamente un movimento geografico quello degli Israeliti, dall'Egitto posto al sud verso la terra promessa posta a nord, ma "salire" è anche un alzarsi, diremo un risorgere. Qui il legame è profondo tra il basso della schiavitù del peccato e l'alto della libertà nella vita nuova in Dio, tra il legame con le cose effimere del male e quelle durevoli della vita eterna. Sembra, invece, che gli interlocutori di Gesù nel Vangelo, non siano disposti a questo passaggio verso la libertà, verso la salvezza. Anzi, anche molti discepoli lasciano Gesù e lo abbandonano. Quando il Signore chiede agli apostoli se volessero anche loro abbandonarlo, Pietro risponde a nome di tutti: "da chi andremo, tu solo hai parole di vita eterna". Certo, le parole di Gesù non sono facili da accettare, alle volte sono incomprensibili, come il discorso del suo corpo dato a noi da mangiare, proprio il motivo per il quale molti se ne vanno, eppure sono veramente le uniche che ci conducono alla vita vera, ad un rapporto nuovo e libero. San Paolo, nel discorso del rapporto tra marito e moglie, giunge ad una considerazione particolare di reciproco rispetto e amore tra i coniugi, anche se a noi sembra ancora molto lontana dal rapporto egualitario, ma per l'epoca invece poteva essere un passo in avanti. Il vero messaggio però lo si capisce con la frase finale: "lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa". San Paolo prende spunto da un rapporto umano per trasportarlo al vero rapporto che ci deve essere fra la Chiesa e Dio, fra l'anima e Gesù, perché ognuno di noi fa parte della Chiesa e da essa siamo inseparabili. Solo legati a Cristo in questo rapporto di amore vicendevole, di rispetto reciproco, ma anche di riconoscere la grandezza di Gesù Cristo nostro Salvatore rispetto a noi, potremo proseguire il nostro cammino di vita verso la verità, la salvezza che in Cristo ci fa liberi.

SALMO
Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto.

PROPOSITO
Il Signore ci invita a seguirlo, perché solo con Lui saremo uomini liberi, come dice Pietro. Che Gesù sia il Signore della nostra vita, perché Egli ha dato la sua vita per la Chiesa, per renderci santi. Buona giornata.

=== Altro Commento al Vangelo ===
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