Almanacco del giorno Buongiorno a tutti. Oggi 19 Dicembre 2024 Giovedì 3a Set. di Avvento S.Anastasio I, papa Liturgia della Messa    Colore liturgico: viola Liturgia delle Ore 3a SETTIMANA DI AVVENTO Giovedì ALLA SCUOLA DI GESU' Vangelo secondo Luca Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo». Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini». Commento La prima lettura e il vangelo hanno in comune alcuni tratti, tra cui l'ordine di non bere vino e non mangiare nulla d'impuro. È un comando per indicare la preparazione spirituale ad accogliere la Parola di Dio. Indica anche una volontà, quella di cambiare la mentalità per accogliere la volontà del Signore. Alla base di tutto questo viene chiesto un atto di fede, libero e responsabile. Il mutismo di Zaccaria indica, che a seguito di una mancanza di fiducia nel Signore, corrisponde la mancanza di poter comunicare. Zaccaria è stato restio ad accogliere una notizia che stava aspettando con sua moglie Elisabetta, ormai da molto tempo, cioè quella dell'arrivo di un figlio. L'incredulità sbarra la possibilità a esternare la gioia di aver ricevuto il dono tanto atteso. Chiudere il nostro cuore alla possibilità che sempre ci sia una via nel Signore in cui si manifesta il compimento e il raggiungimento del vero bene, ci porta al pessimismo e alla rinuncia. Rischiamo di vivere senza speranza. Il silenzio di Zaccarìa però è l'unica possibilità per far tacere il pessimismo, le nostre certezze e lasciare che finalmente il nostro cuore si metta in ascolto della parola di Dio, lasciandosi plasmare da Lui. SALMO Sii tu la mia roccia, una dimora sempre accessibile. PROPOSITO L'impossibile diventa possibile, l'attesa si fa presenza, la speranza diventa concreta, fa o Signore che non chiudiamo il nostro cuore alla Tua volontà. Buona giornata. |