Almanacco del giorno
Buongiorno a tutti. Oggi

16 Luglio 2024 Martedì
15a Set. del T.O.
B.V.Maria del Carmelo

Liturgia della Messa   (S)
Colore liturgico: bianco

Liturgia delle Ore
15a SETTIMANA DEL T.O.
Martedì


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Commento

Quando la vita trascorre tranquilla, viviamo molte volte in modo superficiale e pensiamo che le disgrazie tocchino sempre gli altri. Poi però accade un imprevisto, una difficoltà e ci sentiamo improvvisamente insicuri. Se addirittura il male si accanisce, perdiamo ogni sicurezza e ogni speranza. La prima lettura tratta dal libro di Isaia ci narra una vicenda al tempo del re Acaz di Giuda. Gerusalemme è attaccata, ma anche se i nemici non riescono ad espugnare la città, il popolo è in grande angoscia. Dio invia il profeta Isaia a tenere viva la fiducia nel Signore, tuttavia lascia un monito: "se non crederete, non resterete saldi". La fiducia che domanda Dio và oltre ogni speranza. Ricordiamo ad esempio che cosa dice Gesù a Giàiro quando gli annunciano la morte di sua figlia: "tu continua ad avere fede". Non è facile continuare ad avere fede davanti a realtà in cui non c'è più alcuna speranza. Alle volte però è la nostra caparbietà a non permetterci un'apertura fiduciosa di mentalità. Ci sentiamo più sicuri fidandoci delle nostre forze e capacità, dei nostri ragionamenti, eppure saranno proprio queste nostre forze che, come terreno fragile e franoso, ci faranno precipitare. Gesù nel Vangelo ci dice di riporre in Lui la nostra vita, e con l'immagine delle città dove nonostante i suoi miracoli non hanno creduto e per questo andranno in rovina, ci ricorda di lasciare da parte il nostro orgoglio, la nostra presunzione di farcela da soli e con le proprie forze vincere il male. Il rischio è proprio di essere vinti dal Maligno, perché il nostro orgoglio e la nostra presunzione sono segno del compromesso con il male. Fidarci di Dio è simile ai paracadutisti che si lanciano dall'aereo: devono fidarsi del paracadute.

SALMO
Ecco, i re si erano alleati, avanzavano insieme. Essi hanno visto: atterriti, presi dal panico, sono fuggiti.

PROPOSITO
Fidarci di Dio è affidarci a Lui, soprattutto nei momenti difficili, ma dobbiamo già nei periodi lieti imparare a fidarci del Signore, abituare la nostra vita alla Sua volontà. Buona giornata.

Chiudi