Almanacco del giorno
Buongiorno a tutti. Oggi

08 Ottobre 2024 Martedì
27a Set. del T.O.
Santa Pelagia

Liturgia della Messa   
Colore liturgico: verde

Liturgia delle Ore
27a SETTIMANA DEL T.O.
Martedì


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Commento

Marta e Maria in questo brano sembrano contrapporsi e Gesù appare come il difensore di Maria. Ma è proprio così? Se fosse così, la scelta di Maria, cioè quella di stare ai piedi del maestro ad ascoltare, sarebbe più importante della carità operosa. Il problema invece è nella disposizione del cuore delle due donne, non in quello che fanno. Maria si mette come i discepoli ai piedi di Gesù ad ascoltare i suoi discorsi, a nutrirsi delle sue parole. Maria accoglie la parola del Signore e, secondo il vangelo di Giovanni, si metterà ancora una volta ai piedi del maestro per onorare quel corpo che da lì a breve sarebbe stato crocifisso. Marta invece è una donna che agisce, trasforma subito l'insegnamento in atti concreti di servizio, ma, dice il vangelo, ella "era distolta per i molti servizi". Dov'era il cuore di Marta? Maria ha fatto una cosa buona, cioè ha donato il suo cuore a Gesù, Marta invece l'ha appesantito dalle faccende domestiche. Com'è il nostro cristianesimo in parrocchia? Una operosità avendo Cristo al centro della nostra vita o un riempire il tempo di azioni perché bisogna fare, dimenticandosi per chi lo facciamo? Dio, che ci ha chiamati con la sua grazia, ci ha rivelato il suo figlio perché lo annunciassimo non solo con le parole, ma anche con un servizio disponibile, attento, umile e semplice, riconoscendo che Lui è il centro della nostra vita, è Gesù che da senso alla nostra carità. Altrimenti, come dice san Paolo, "se non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba", fa molto rumore, ma il cuore è freddo, non batte dell'amore di Dio.

SALMO
Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo.

PROPOSITO
Fermiamoci a riflettere sulla nostra operosità: è permeata dalla presenza di Gesù o dalle preoccupazioni "del fare"?

Buona giornata.

Chiudi