Almanacco del giorno
Buongiorno a tutti. Oggi

07 Luglio 2024 Domenica
14a Set. del T.O.
B.Benedetto XI, papa

Liturgia della Messa   
Colore liturgico: verde

Liturgia delle Ore
14a SETTIMANA DEL T.O.
Domenica


ALLA SCUOLA DI GESU'

Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Commento

Quando sentiamo parlare male delle persone, subito porgiamo ascolto, anche se sono dicerie o sono cose false. Facciamo più fatica invece a credere alle cose belle che si dicono della gente. Questo è soprattutto vero quando conosciamo la persona e le cose buone che si dicono di lui sembrano impossibili. Così è avvenuto per Gesù nella sua patria e lui si stupisce della loro incredulità. È allo stesso modo l'abbiamo ascoltato nella prima lettura tratta dal libro di Ezechiele, il quale profetizza sia che venga o meno ascoltato. Il profeta conclude sperando che almeno il popolo riconosca che lui è stato invitato da Dio: "sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro". Certo, per l'inviato del Signore c'è la stessa meraviglia per la loro incredulità che ha Gesù con i suoi concittadini, eppure c'è anche il lato positivo della medaglia, cioè una possibilità che viene data da Dio per essere umili, per non inorgoglirci. È facile, quando le cose vanno bene, quando iniziamo ad avere successo, quando veniamo ascoltati e magari applauditi, pensare che tutto sia merito nostro, che siamo nel giusto. San Paolo ci insegna a "benedire" quelle situazioni di difficoltà e incomprensioni, perché ci ricordano la nostra pochezza: "mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo". Anzi, la nostra forza, la nostra sicurezza si manifesta quando si è deboli e bisognosi dell'amore di Dio. In quei momenti sperimenteremo quelle parole del Signore dette all'apostolo Paolo: "Ti basta la mia grazia!". Sì, perché la grazia, cioè la fede in Dio, non è frutto della nostra intelligenza, ma è dono di Dio.

SALMO
Pietà di noi, Signore, pietà di noi, siamo già troppo sazi di disprezzo, troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti, del disprezzo dei superbi.

PROPOSITO
Affidiamo a Dio le ingiustizie o le derisioni che dobbiamo sopportare a causa della fede. Dio ci promette la sua grazia, quella forza e coraggio nel continuare a fare il bene. Buona giornata.

=== Altro Commento al Vangelo ===
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