Almanacco del giorno Buongiorno a tutti. Oggi 03 Luglio 2024 Mercoledì 13a Set. del T.O. S.Tommaso, Ap. Liturgia della Messa   (S) Colore liturgico: verde Liturgia delle Ore 13a SETTIMANA DEL T.O. Mercoledì ALLA SCUOLA DI GESU' Vangelo secondo Giovanni Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Commento Oggi si ricorda san Tommaso apostolo. Egli, in fondo, rappresenta un po' tutti noi, perché anche noi abbiamo bisogno di "mettere la mano" per crederci. Per questo motivo dobbiamo seguire i suoi passi. Il brano ci ricorda che Tommaso non era con i suoi amici quando si presentò Gesù per la prima volta. Non sappiamo il motivo, ma possiamo immaginare la sua lontananza a seguito della delusione di vedere il proprio maestro messo a morte e ormai chiuso da tre giorni nel sepolcro. Infatti, all'esclamazione degli altri discepoli che hanno visto il risorto, lui risponde con due verbi: "vedere" e "mettere". È un uomo concreto e vuole constatare con i sensi principali che Gesù è vivo. Così accade qualcosa in lui che lo trattiene insieme agli altri undici, forse è la curiosità o forse un barlume di speranza mista a dubbio. Tuttavia, egli rimane con gli amici proprio quando Gesù si presenta nuovamente a tutti loro dopo otto giorni. È il maestro che si avvicina a Tommaso, che asseconda la sua domanda e, usando i suoi stessi verbi, lo induce a toccarlo. L'apostolo ora compie un gesto che lo porta verso la fede e davanti a questa realtà la esprime con queste parole: "mio Signore e mio Dio". In realtà quell'atto concreto si compie proprio nel massimo dolore, la perdita dell'amico caro, solo in questo modo Tommaso può fare esperienza dell'amore e della presenza di Gesù Cristo Signore. SALMO Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. PROPOSITO Tommaso ci invita e ci incoraggia a toccare con mano, ad entrare nel mistero del risorto, a vivere la presenza reale di Cristo, a vivere il suo amore donato che si fa dono di vita. Buona giornata. |