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San Riccardo di Chichester
Nacque da modesti proprietari terrieri. Fu un uomo di grande carità, pieno di comprensione, e particolarmente sensibile per le sofferenze dei malati e degli anziani. Si battè per il celibato del clero, per l'amministrazione gratuita dei sacramenti e perché la messa fosse celebrata in condizioni dignitose. Si ammalò gravemente a Dover, mentre si adoperava per costruire una chiesa in questa città in onore del suo vecchio maestro Edmondo Rich e poco dopo morì. S. Riccardo è inaspettatamente venerato come patrono dei cocchieri, forse perché quando lavorava nella fattoria paterna guidava carri e cavalli.
Riccardo = potente e ricco, dal provenzale
Bastone pastorale, Calice
A Cichester in Inghilterra, san Riccardo, vescovo, che, esiliato dal re Enrico III e restituito poi alla sua sede, si dimostrò prodigo nel donare ai poveri.

San Giuseppe l'Innografo
Nacque in Sicilia nell'816 e al tempo dell'invasione araba dell'827, con la sua famiglia si rifugiò nella Grecia Meridionale. Nell'831 si recò a Tessalonica nella Macedonia, entrando nel monastero di Latomia. Consacrato sacerdote, ebbe come maestro spirituale San Gregorio il Decapolita, che verso l'840 lo condusse a Costantinopoli. L'anno successivo Giuseppe fu inviato a Roma dal papa Gregorio IV, per chiedere il suo aiuto nella lotta contro l'eresia iconoclasta. La nave su cui era imbarcato, cadde però nelle mani di pirati arabi che lo condussero a Creta; riscattato e liberato nell'843 tornò a Costantinopoli dove trovò il suo maestro morto. Coinvolto nella vicenda della deposizione del patriarca Ignazio, nell'858, fu esiliato a Cherson in Crimea, dove rimase probabilmente fino al reintegro di Ignazio nell'867. L'imperatore Basilio I il Macedone (812-886) gli affidò la custodia di Santa Sofia a Costantinopoli. Morì nel 886. Sono celebri i suoi inni sacri da cui è derivato il nome «Innografo».
A Costantinopoli, san Giuseppe, detto l'Innografo, sacerdote e monaco, che, mentre imperversav la lotta contro le sacre immagini, fu mandato a Roma ad invocare la protezione della Sede Apostolica e, dopo aver patito grandi tribolazioni, ebbe infine l'incarico di custode dei vasi sacri della chiesa di Santa Sofia.

Beata Maria Teresa Casini
Teresa Casini nacque in una famiglia benestante di Frascati. Aiutata da padre Arsenio Pellegrini, abate dell’abbazia basiliana di Grottaferrata, entrò tra le Clarisse, ma per motivi di salute fu costretta a uscire dal monastero. Aderì quindi alla piccola comunità fondata da una donna che si faceva chiamare “la poveretta di Gesù”, che si disperse alla morte di lei. Dentro di sé continuava a sentire una voce che la chiamava a consolare le sofferenze del Cuore di Gesù, particolarmente quelle causate dall’infedeltà e dalla freddezza dei sacerdoti. Il 2 febbraio 1894, con questo scopo, Teresa e alcune compagne formarono le claustrali “Vittime del Sacro Cuore”, poi divenute di vita attiva e dal 1916 denominate “Suore Oblate del Sacro Cuore di Gesù”. Madre Teresa si prodigò con delicata premura in tutta una serie d’iniziative a favore delle vocazioni sacerdotali, come i collegi dei Piccoli Amici di Gesù e l’assistenza ai sacerdoti ammalati. Colpita da paralisi, morì a Grottaferrata il 3 aprile 1937, a 72 anni. È stata beatificata sulla piazza della cattedrale di San Pietro Apostolo a Frascati il 31 ottobre 2015. Le sue spoglie riposano presso la Casa generalizia delle Oblate del Sacro Cuore, a Roma. La sua memoria liturgica, per le Suore Oblate e per la diocesi di Frascati, è stata fissata al 29 ottobre.

San Luigi Scrosoppi
Il miracolo che ha portato sugli altari il sacerdote friulano Luigi Scrosoppi è stato la guarigione da una malattia che ai suoi tempi nemmeno si immaginava: l'Aids. Il beneficiato, nel 1996, è un ragazzo sudafricano. Scrosoppi è divenuto così patrono dei malati di Aids. Nato a Udine nel 1804, terzo di tre fratelli, Luigi fu il terzo sacerdote della famiglia. Carlo, il primo, nato dal primo matrimonio della mamma Antonia Lazzarini con Francesco Filaferro morto esule a Klagenfurt, diventa sacerdote filippino. Giovanni Battista, nato dal matrimonio con Domenico Scrosoppi, diventa sacerdote diocesano. Luigi segue le orme dei fratelli, entra in seminario e viene consacrato nel duomo di Udine il 31 marzo 1827. Nella Regione, al tempo poverissima, provvede con alcuni preti e un gruppo di maestre all'educazione delle ragazze in difficoltà. Ne nasce la Congregazione delle Suore della Provvidenza. A 42 anni entra nell'Oratorio di san Filippo Neri. Morirà a Udine nel 1884. È stato canonizzato il 10 giugno 2001.
Luigi = derivato da Clodoveo
A Udine, san Luigi Scrosoppi, sacerdote della Congregazione dell'Oratorio, che fondò la Congregazione delle Suore della Divina Provvidenza per educare le giovani nello spirito cristiano.

Beato Gandolfo da Binasco
Nato alla fine del sec XII o all'inizio del XIII dalla famiglia Sacchi ed entrato nell'Ordine Francescano, passò come concionator devotus dall'Italia settentrionale alla Sicilia, dove, sembra, predicò a Palermo, a Termini Imerese, a Castelvetrano e in altri luoghi. Morí a Polizzi Generosa il 3 aprile 1260. Il vescovo Giacomo di Narni nel 1320 trovò una festa in onore del beato al 17 settembre ex antiqissima traditione. Dal processo di beatificazione del 1632 si ricava che per la Pentecoste si celebrava la festa dell'invenzione ed elevazione delle reliquie: l'una e l'altra con Ufficio proprio, processione col corpo del beato e, in occasione della seconda, con fiera. Il mercoledí di ogni settimana si canta una Messa votiva nel suo sacello; immagini ed ex voto vicino alla tomba attestano la diffusione in Sicilia del suo culto che è stato confermato nel 1881.
A Polizzi in Sicilia, beato Gandolfo da Binasco Sacchi, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che condusse un'austera vita di solitudine e percorse le regioni limitrofe per predicarvi la parola di Dio.

Beato Pietro Edoardo (Piotr Edward) Dankowski
Il beato Piotr Edward Dankowski, sacerdote diocesano, nacque a Jordanów il 21 giugno 1908 e morì ad Auschwitz, Germania (oggi Polonia), il 3 aprile 1942. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.
Vicino a Cracovia in Polonia nel campo di sterminio di Auschwitz, beato Pietro Edoardo Dańkowski, sacerdote e martire, che, in tempo di sottomissione della patria ad un regime militare straniero, messo in carcere per la sua fede cristiana, ricevette tra le torture il martirio.

Beato Lorenzo Pak Chwi-deuk
Lorenzo Pak Chwi-deuk, dopo aver aderito alla religione cattolica, apprese il catechismo e divenne un credente coraggioso, tanto da andare a protestare per l’arresto di numerosi fratelli nella fede. Dopo un primo arresto, venne messo in libertà, ma una nuova persecuzione lo rigettò in carcere, dove patì numerose torture. Morì per impiccagione il 3 aprile 1799, a trent’anni. Inserito nel gruppo di martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud.

Beati Roberto Middleton e Thurston Hunt
Il sacerdote gesuita Robert Middleton, nato a Yorkshire nel 1569 circa, ed il sacerdote secolare Thurston Hunt, nato a Carlton Hale nel 1555 circa, sono stati beatificati il 22 novembre 1987.
A Lancaster in Inghilterra, beati Roberto Middleton, della Compagnia di Gesù, e Turstano Hunt, sacerdoti e martiri: il secondo fu arrestato per aver cercato di liberare il primo durante uno spostamento; condannati insieme a morte sotto la regina Elisabetta I per il loro sacerdozio, giunsero tra i tormenti alla destra di Cristo.

Domenica della Divina Misericordia
"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa." (Gesù a S. Faustina)

San Sisto I
(Papa dal 115 al 125).
Prete romano, fu eletto con i voti di tutto il clero. Fu lui a disporre che i calici e gli arredi sacri dell'altare potessero essere toccati solo dai sacerdoti.Sisto = variante di Sesto
A Roma, san Sisto I, papa, che, al tempo dell'imperatore Adriano, resse la Chiesa di Roma, sesto dopo il beato Pietro.

Sant'Ulpiano di Tiro
A Tiro in Fenicia, nell'odierno Libano, sant'Ulpiano, martire, che, ancora adolescente, durante la persecuzione dell'imperatore Massimino Daia, fu cucito in un sacco con un cane e un serpente e, gettato nel mare, concluse così il suo martirio.

San Giovanni I di Napoli
A Napoli, san Giovanni, vescovo, che morì nella Santa Notte di Pasqua mentre celebrava i sacri misteri e, accompagnato da una folla di fedeli e neofiti, fu deposto nel giorno della solennità della Risurrezione del Signore.

San Niceta di Medikion
Nel monastero di Medikion in Bitinia, nell'odierna Turchia, san Niceta, egúmeno, che patì il carcere e l'esilio sotto l'imperatore Leone l'Armeno per aver difeso le sacre immagini.

Beato Giovanni da Penna San Giovanni
A Penna nelle Marche, beato Giovanni, sacerdote, che fu tra i primi compagni di san Francesco e, mandato in Francia, vi propagò il modello di vita evangelica.

Beato Giovanni di Gesù e Maria (Juan Otazua y Madariaga)
Sacerdote spagnolo beatificato il 28 ottobre 2007.

Santi Cresto e Pappo
A Costanza in Scizia, nell'odierna Romania, santi Cresto e Pappo, martiri.

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