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Sant'Ugo di Grenoble
Sant'Ugo di Grenoble venne alla luce nel 1053 a Châteauneuf-sur-Lers, nel Delfinato, e morì a Grenoble il 1° aprile 1132 dopo 52 anni di episcopato nella città francese. Nato da nobile famiglia, fu educato dalla madre a una vita di elemosina, preghiera e digiuno. A soli 27 anni era già vescovo di Grenoble. Da allora, per tutta la vita, conciliò con abnegazione l'attrazione fortissima verso la vita eremitica e il cenobio e la fedeltà al servizio episcopale, che svolse con grande ardore, secondo lo spirito di riforma della Chiesa che caratterizzò il pontificato di Gregorio VII.
Ugo = spirito perspicace, dal tedesco
Bastone pastorale
A Grenoble in Burgundia, nell'odierna Francia, sant'Ugo, vescovo, che si adoperò per la riforma dei costumi del clero e del popolo e, durante il suo episcopato, amando ardentemente la solitudine, donò a san Bruno, un tempo suo maestro, e ai suoi compagni l'eremo di Chartroux, di cui fu pure primo abate; resse la sua Chiesa per circa cinquant'anni con l'esempio premuroso della sua carità.

San Melitone di Sardi
Non è un santo molto noto, ma tutti i cristiani, che amano seguire l’ufficiatura del Giovedì Santo in preparazione alla Pasqua, hanno certamente ascoltato la sua più celebre Omelia che in quel giorno viene proclamata in tutte le Chiese. Essa è la più antica omelia pasquale cristiana giunta fino a noi, ed è tutta una contemplazione della Persona e del Mistero di Cristo, messo al centro del cosmo e della storia: «È Lui, che in una Vergine s’incarnò, che sul legno fu sospeso, che in terra fu sepolto, che dai morti fu risuscitato, che alle altezze del cielo fu elevato. È Lui l’agnello muto, è Lui l’agnello sgozzato, è Lui che nacque da Maria, l’Agnella pura, è Lui che fu preso dal gregge e all’immolazione fu trascinato, è Lui che di sera fu immolato e di notte seppellito; è Lui che sul legno non fu spezzato, che in terra non andò dissolto, che dai morti è risuscitato. È Lui che ha risollevato l’uomo dal profondo della tomba». Anche l’inno dell’«Exultet», che ascoltiamo sempre con gioia durante la notte di Pasqua, s’ispira agli scritti di questo santo che fu vescovo della Chiesa di Sardi, in Asia minore sul finire del II secolo. È perciò bello ricordarlo in questo primo giorno di aprile in cui la sua festa (secondo il rito orientale) coincide con la Domenica delle Palme, che apre la Settimana Santa. Di lui lo storico Eusebio di Cesarea ci dà una sola notizia, ma affascinante, narrando che «viveva completamente nello Spirito Santo». E sembra anche che egli sia stato uno dei primi vescovi a recarsi pellegrino in Palestina per compiere ricerche e verifiche sui luoghi biblici. Fu martirizzato nell’anno 194.

Santa Maria Egiziaca
Il racconto della sua vita confina spesso con la leggenda. Di sicuro era nata nel IV secolo ad Alessandria d'Egitto e si guadagnava da vivere facendo la prostituta. Fuggita da casa a 12 anni, a 29 si imbarcò su una nave di pellegrini diretta in Terra Santa. Arrivata a Gerusalemme, volle partecipare alla festa dell'Esaltazione della croce al Santo Sepolcro. Prima di entrare però fu come trattenuta da una forza invisibile mentre una voce dentro di lei diceva: «Tu non sei degna di vedere la croce di colui che è morto per te tra dolori inenarrabili». Convertitasi, andò a vivere solitaria nel deserto oltre il Giordano dove restò per 47 anni. Là fu trovata dal monaco Zosimo che le porse la santa Comunione, promettendole di tornare l'anno successivo. Quando fece ritorno la trovò però morta. Era probabilmente il 430. Secondo la tradizione la tomba sarebbe stata scavata da un leone con i suoi artigli.
Prostitute pentite
Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico
Ampolla d'unguento
In Palestina, santa Maria Egiziaca, che, famosa peccatrice di Alessandria, per intercessione della beata Vergine nella Città Santa si convertì a Dio e condusse in solitudine al di là del Giordano una vita di penitenza.

Beati Anacleto Gonzalez Flores e 3 compagni
Fondatore dell'Associazione cattolica della gioventù messicana (Acjm) di Guadalajara e dell'Unione Popolare, Anacleto González Flores, meglio noto come «il maestro Cleto», fu un leader laico messicano assai famoso tra il 1915 e il 1927: la predicazione a favore del pacifismo e della non violenza nel periodo della «Guerra Cristera» (1926-1929), gli guadagnò l'appellativo di «Gandhi messicano». Sposato e padre di due figli, era nato a Tepatitlán, Jalisco, il 13 luglio 1888. Dopo essere stato seminarista svolse i lavori più disparati, prima di laurearsi in Giurisprudenza nel 1921. Nel 1925 ricevette da Pio XI la Croce «Ecclesia et Pontifice» in riconoscimento alla sua opera in difesa della religiosità dei fedeli messicani. Anacleto tentò di evitare di legare l'Unione Popolare alla Lega nazionale per la difesa della libertà religiosa, che aveva dichiarato guerra al Governo di Calles, persecutore dei cristiani, già dal 1926. Dovette tuttavia accettare che la sua organizzazione passasse alla lotta armata, ma ciò gli costò l'arresto il 31 marzo 1927 e la morte il giorno successivo assieme a tra compagni.

Beato Enrico (Alfieri) d'Asti
Enrico, dei signori di Magliano, nacque ad Asti verso il 1315. Entrato tra i francescani, si mostrò subito ricco di virtù.Fu superiore della provincia minoritica genovese. Nel Capitolo Generale del 1387 celebrato a Firenze fu eletto prima Vicario Generale, poi all’unanimità Ministro di tutto l’Or-dine, che per diciassette anni governò paternamente senza diminuire penitenza e preghiere, coronate da miracoli.Presiedette sei capitoli generali, nei quali si studiò di rimettere in onore la disciplina religiosa, che lasciava a desiderare a causa degli scismi esistenti nella Chiesa e nell’interno dell’Ordine. Ebbe il merito di favorire la riforma degli Osservanti, iniziata da fra Paoluccio Trinci da Foligno. Fu bene accetto ai papi Urbano VI (1378-1389) e Bonifacio IX (1389-1404).
Morì a Ravenna in fama di santità nel 1401 e fu sepolto nella chiesa di San Francesco.La sua memoria cade al primo aprile.

Beata Sofia Czeska-Maciejowska
Fondatrice della Congregazione delle Vergini della Presentazione della Beata Vergine Maria. Nata a Cracovia nel 1584, si è sposata, è rimasta vedova molto giovane, ha potuto istruirsi, ed è morta nella sua Città natale l’1 aprile 1650. Si è occupata delle giovani povere e delle ragazze orfane, seguendo la sua personale regola “istruzione e formazione”. Papa Benedetto XVI in data 20 dicembre 2012 ha riconosciuto un miracolo a lei attribuito ai fini della sua beatificazione, che è stata celebrata il 9 giugno 2013.

Beato Lodovico Pavoni
Fondatore della Congregazione dei Figli di Maria Immacolata - Pavoniani.
A Brescia, beato Ludovico Pavoni, sacerdote, che con grande sollecitudine si dedicò all'istruzione dei giovani più poveri, nell'intento soprattutto di educarli secondo i costumi cristiani e di avviarli a un mestiere, fondando per questo la Congregazione dei Figli di Maria Immacolata.

Beato Giovanni Bretton
Il laico coniugato John Bretton è stato beatificato il 22 novembre 1987.A York in Inghilterra, beato Giovanni Bretton, martire, che, padre di famiglia, per la sua perseveranza nella fedeltà alla Chiesa di Roma, fu più volte ammonito durante il regno di Elisabetta I e, infine, sotto falsa accusa di sedizione, morì strangolato.

San Gilberto di Caithness
A Caithness in Scozia, san Gilberto, vescovo, che costruì a Dornoch la chiesa cattedrale e allestì ospizi per i poveri; in punto di morte, raccomandò ciò che egli stesso aveva osservato durante la sua vita: non far male a nessuno, sopportare con pazienza le correzioni divine e non essere di danno a nessuno.

Sante Agape e Chionia
Palma
A Salonicco in Macedonia, ora in Grecia, sante Agape e Chionia, vergini e martiri, che durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, essendosi rifiutate di mangiare la carne di animali sacrificati agli idoli, furono consegnate al governatore Dulcezio e condannate al rogo.

Santi Venanzio e compagni
A Roma, commemorazione dei santi martiri Venanzio, vescovo, e dei suoi compagni di Dalmazia e di Istria, Anastasio, Mauro, Paoliniano, Telio, Asterio, Settimio, Antiochiano e Gaiano, che la Chiesa onora con una comune lode.

San Celso (Cellach) di Armagh
Celso = alto, elevato, eccelso, dal latino
Bastone pastorale
In località Ardpatrick nella regione del Munster in Irlanda, san Celso, vescovo di Armagh, che promosse fortemente il rinnovamento della Chiesa.

Beato Ugo di Bonnevaux
Nel monastero cistercense di Bonnevaux nel Delfinato in Francia, beato Ugo, abate, la cui prudenza e carità promossero la riconciliazione tra il papa Alessandro III e l'imperatore Federico I.

San Valerico (Valerio) di Leuconay
A Lauconne presso Amiens in Francia, san Valerico, sacerdote, che attrasse non pochi compagni alla vita eremitica.

Sant'Alessandro di Sicilia
Alessandro = protettore di uomini, dal greco
Palma

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