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Santi Vittoriano, Frumenzio e compagni
I santi martiri Vittoriano, proconsole di Cartagine, due fratelli di Aquae Regiae, nonché Frumenzio ed un altro Frumenzio, mercanti, sotto il re ariano Unnerico, durante la persecuzione vandalica, conseguirono tutti la nobile corona del martirio dopo aver subito spaventose torture, a causa della loro intrepida confessione di fede cristiana.
Commemorazione dei santi martiri Vittoriano, proconsole di Cartagine, nell'odierna Tunisia, di due fratelli provenienti dalla odierna Henchir-Baboucha e di due mercanti entrambi di nome Frumenzio, i quali, durante la persecuzione dei Vandali, sotto il re ariano Unnerico, per aver perseverato nella fede cristiana furono torturati con immani supplizi e ricevettero così la gloriosa corona.

San Vittoriano
Adelfia Canneto (BA)
Palma

Beato Metodio Domenico Trcka
Nel 1902 entrò nell'educandato dei redentoristi della provincia di Praga e il 25 agosto 1904 emise la professione religiosa. A compimento degli studi fu ordinato a Praga il 17 luglio 1910. Impiegò i primi anni di sacerdozio nelle missioni popolari. Nel 1919 fu mandato a lavorare fra i greco-cattolici nella zona di Halic in Galizia, e quindi in Slovacchia, nell'eparchia di Pre_ov, dove svolse un intenso lavoro missionario. Nel marzo del 1935, dalla Congregazione per le Chiese orientali, fu nominato visitatore apostolico delle monache basiliane a Pre_ov e a U_horod. Con l'erezione della Vice-provincia redentorista greco-cattolica di Michalovce, il p. Trčka, fu nominato vice-provinciale (23 marzo 1946). Subito si impegnò per la fondazione di nuove case religiose e la formazione dei giovani redentoristi. Nella notte tra il 13 e il 14 aprile 1950 il governo cecoslovacco soppresse tutte le comunità religiose. Dopo un processo sommario, il 21 aprile 1952, il Beato fu condannato a 12 anni di carcere, durante i quali subì estenuanti interrogatori e terribili torture. Trasferito nell'aprile del 1958 nella prigione di Leopoldov, a seguito di una polmonite, contratta nella cella di rigore dove era stato rinchiuso per aver cantato un inno natalizio, morì il 23 marzo 1959.
Sepolto nel cimitero della prigione, dopo la restaurazione della Chiesa greco-cattolica, i resti mortali del beato Tr_ka, il 17 ottobre 1969, sono stati traslati nella tomba dei redentoristi nel cimitero di Michalovce.
A Leopoldov in Slovacchia, beato Metodio Domenico Trčka, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore e martire, il cui pellegrinaggio terreno, in tempo di persecuzione della fede, si tramutò con il suo glorioso martirio in vita eterna.

Santa Rebecca ar-Rayyas da Himláya (Rafqa Pietra Choboq)
Nasce a Himlaya, villaggio del Metn settentrionale, nel 1832. Il suo nome di battesimo in arabo è Boutroussyeh, che corrisponde all'italiano Pierina. Nel 1853 si presenta alla congregazione delle suore Mariamât (Figlie di Maria) nel loro convento di Nostra Signora della Liberazione a Bifkaya. Accolta come postulante, compie il noviziato, pronuncia i voti nel 1856, studia da maestra e poi incomincia la sua missione di catechista e insegnante nei villaggi di montagna. Ma nel 1871 entra nel monastero di San Simeone, ad Aitou, e fa la professione solenne dei voti nel 1872 prendendo il nome di Rafka, Rebecca. Una nuova famiglia religiosa e soprattutto un nuovo servizio, che non consiste più nell'insegnare, ma nel soffrire. Dolori tremendi alla testa e agli occhi, dovuti anche a un'operazione sbagliata, e accettati con la certezza di partecipazione in questo modo alla passione del Signore. Muore nel 1914.
Rebecca = avvince (gli uomini) con la bellezza, dall'ebraico
Presso ad-Dahr in Libano, santa Rebecca ar-Rayyās da Himláya, vergine della Congregazione delle Suore Libanesi Maronite, che, cieca per trent'anni e affetta da altre infermità in tutto il corpo, perseverò nell'orazione continua confidando solo in Dio.

San Turibio de Mogrovejo
Turibio de Mogrovejo (1538-1606) fu chiamato all'episcopato da laico, mentre era giurista all'Università di Salamanca e alla corte di Filippo II di Spagna. Su richiesta di questi Gregorio XIII nel 1580 lo inviò a Lima, in Perù. Aveva 42 anni. Giunse alla sede l'anno dopo e iniziò subito un'intensa attività missionaria. Nei suoi 25 anni di episcopato organizzò la Chiesa peruviana in otto diocesi e indisse dieci sinodi diocesani e tre provinciali. Nel 1591 a Lima sorgeva per sua volontà il primo seminario del continente americano. Incentivò la cura parrocchiale anche da parte dei religiosi e fu molto severo con i sacerdoti proni ai conquistadores. Fu, infatti, strenuo difensore degli indios. Morì tra loro in una sperduta cappellina al nord del Paese. E' santo dal 1726.
Vescovi Missionari
Bastone pastorale
San Turibio di Mogrovejo, vescovo di Lima: laico originario della Spagna, esperto di diritto, eletto a questa sede andò in America; mosso da ardente zelo apostolico, visitò più volte, spesso a piedi, la sua vasta diocesi provvedendo assiduamente al gregge a lui affidato; debellò con dei sinodi gli abusi e gli scandali nel clero; catechizzò e convertì gli indigeni, finché a Sanna in Perù trovò l'estremo riposo.

Beata Annunciata Cocchetti
Nata a Rovato (Bs) il 9 maggio 1800, Annunciata rimase orfana dei genitori a sette anni. A 17 anni aprì nella sua casa una scuola per le fanciulle povere del paese. A 22 anni divenne la prima insegnante della scuola femminile di Rovato. Alla morte della nonna, che l'aveva allevata, passò sei anni a Milano. Nel 1831 andò a Cemmo in Valcamonica dove si trovava una scuola aperta da Erminia Panzerini, che fin dal 1821 la gestiva secondo lo spirito dell'Opera di Santa Dorotea. Annunciata vi prestò la sua opera di maestra per dieci anni. Alla morte della Panzerini nel 1842 si trasferì a Venezia divenendo una suore dorotea. Nell'ottobre dello stesso anno ritornò a Cemmo con altre due religiose e nel 1843 emise i voti. Per 40 anni si dedicò all'apostolato nella Valcamonica. Nel 1853 aprì a Cemmo un noviziato proprio, sviluppandolo in modo autonomo e diffondendosi anche fuori d'Italia. Morì il 23 marzo 1882. È stata beatificata il 21 aprile 1991.
Annunciata = ricorda l'annunciazione a Maria
Giglio
Nel villaggio di Cemmo in Lombardia, beata Annunziata Cocchetti, vergine, che resse con saggezza, fortezza e umiltà l'Istituto delle Suore di Santa Dorotea da poco fondato.

Beato Alvaro del Portillo Diez de Sollano
Don Álvaro, come è chiamato da milioni di persone che in tutto il mondo ricorrono alla sua intercessione, era un brillante studente di Ingegneria quando conobbe Josemaría Escrivá. Resosi conto che Dio lo chiamava a quel cammino, entrò a far parte dell’Opus Dei nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1944, una volta terminati gli studi civili ed ecclesiastici, fu il principale collaboratore di San Josemaría e ne divenne il successore alla guida dell’Opus Dei nel 1975. A Roma, dove ha vissuto dal 1946, era molto apprezzato, tra l’altro, per il lavoro che aveva svolto durante il Concilio Vaticano II (1962-1965), contribuendo a potenziare il ruolo dei laici nella Chiesa. Per la sua bontà e umiltà, moltissime persone di tutte le classi e condizioni sociali avevano verso di lui un grandissimo affetto. Álvaro del Portillo è morto a Roma il giorno dopo un pellegrinaggio in Terra Santa, il 23 marzo 1994. Lo stesso giorno Giovanni Paolo II si è recato a pregare dinanzi ai suoi resti mortali. Il Cardinale Camillo Ruini, vescovo vicario di Roma, ha aperto il 5 marzo la fase diocesana della sua causa di canonizzazione.

Beato Pietro Higgins
Nato probabilmente vicino Dublino, divenne sacerdote domenicano nel 1627 in Spagna, dove aveva compiuto gli studi teologici. Nel 1630 ritornò in patria, divenendo priore del convento di Naas. Nel 1641, durante la ribellione contro gli invasori inglesi, si prodigò per ospitare i senzatetto e per frenare l'ondata di violenza, salvando molte persone dai tumulti. Nel febbraio del 1642 fu arrestato e condotto a Dublino. Gli fu offerta la libertà a condizione del rinnegamento della propria fede; ma egli disse: "io muoio da cattolico e da sacerdote domenicano". Fu ucciso a Dublino, in St Stephen's Grenn, il 23 marzo 1642.
Palma
In località Naas vicino a Dublino in Irlanda, beato Pietro Higgins, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e martire, che, sotto il regno di Carlo I, fu impiccato senza processo per la sua fedeltà alla Chiesa Romana.

San Walter (Gualtiero, Gualterio) di S. Martino di Pontoise
Gualtiero = capo dell'esercito, dal tedesco
Bastone pastorale
A Pontoise vicino a Parigi in Francia, san Gualterio, primo abate del monastero del luogo, che, messo da parte il suo amore per la vita solitaria, insegnò ai monaci con il proprio esempio l'osservanza della regola e combatté contro i costumi simoniaci diffusi nel clero.

Beato Edmondo Sykes
A York in Inghilterra, beato Edmondo Sykes, sacerdote e martire, che sotto il regno di Elisabetta I fu costretto all'esilio per il suo sacerdozio; fatto poi nuovamente ritorno in Inghilterra, fu consegnato all'estremo supplizio del patibolo.

San Giuseppe Oriol Boguna
A Barcellona in Spagna, san Giuseppe Oriol, sacerdote, che con la mortificazione del corpo, una vita di povertà e l'orazione continua ebbe l'animo costantemente rivolto a Dio e fu colmo di celeste gaudio.

Beato Pietro da Gubbio
A Gubbio in Umbria, beato Pietro, sacerdote dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino.

Sant'Ottone Frangipane
Ariano Irpino (AV)
Ad Ariano Irpino in Campania, sant'Ottone, eremita.

San Fingar (Guigner)
In Cornovaglia, san Fingar o Guignero, martire.

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