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San Giovanni Nepomuceno
Nacque nel 1330 a Nepomuk, in Boemia, fu consacrato sacerdote a Praga e divenne predicatore di corte del re Venceslao. La moglie del re, Giovanna di Baviera, conosciutolo, lo scelse come confessore. Il re, corrotto, sospettava che Giovanna gli fosse infedele e la tormentava spesso per conoscere ciò che esisteva solo nella sua mente. Si rivolse così a Giovanni per conoscere le confessioni della donna. Ma il santo si rifiutò di rispondere. Nonostante le minacce Giovanni si mostrò inflessibile. Tale fermezza gli costò la condanna ad essere gettato nel fiume Moldava. Sul ponte della città tra il sesto e il settimo pilastro venne gettato nella corrente. Era l'anno 1383.
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
Palma, cinque stelle, abito talare
A Praga in Boemia, san Giovanni Nepomuceno, sacerdote e martire, che nel difendere la Chiesa patì molte ingiurie da parte del re Venceslao IV e, sottoposto a torture e supplizi, fu infine gettato ancora vivo nel fiume Moldava.

Beato Ambrogio Sansedoni
Entrò nell'Ordine Domenicano a diciassette anni ed ebbe a Parigi, come Maestro, San Albergo Magno e come condiscepolo San Tommaso d’Aquino, di cui emulò l’angelica purità. Compiuti brillantemente gli studi, fu inviato a Colonia ad insegnare Teologia, rifiutando il titolo di Maestro, cosi come ricusò l'Arcivescovado di Siena. In Germania predicò in tedesco con tanto inaspettato successo. Fu tanta la sua fama di sapienza e di santità, da essere implorato il suo intervento per comporre gli animi dei Principi Elettori ad una pacifica elezione dell’Imperatore. Estinse anche tra quei popoli la setta Boema che tanti danni causava alle anime. Predicò per ordine del Pontefice, la Crociata. All’altare, per l’interno ardore, si liquefaceva letteralmente in copiosi sudori e, dopo l’elevazione, un tremito riverenziale lo scuoteva tutto, mentre si sentivano le ossa scricchiolare ed infrangersi con Gesù eucarestia. Quando predicava si vedeva una misteriosa colomba librare sul suo capo. Nel 1270 fu chiamato a Roma dal Papa, dedicandosi alla restaurazione degli studi ecclesiastici. Morì vittima del suo zelo, il 20 marzo 1286 a Siena, durante una predica. Parlò con tale veemenza contro gli usurai, che gli si ruppe per ben due volte una vena in petto, causandone la morte repentina.
A Siena, beato Ambrogio Sansedoni, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che fu discepolo di sant'Alberto Magno e, benché uomo versato nella dottrina e nella predicazione, si mostrò nello stesso tempo semplice verso tutti.

Beato Francesco di Gesù Maria Giuseppe (Francisco Palau y Quer)
Francisco Palau y Quer nacque il 29 dicembre 1811 ad Aytona (Spagna). Nel 1828 entrò nel seminario di Lèrida. Completato il triennio di studi filosofici e concluso il primo corso di teologia, nel 1832 passò nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi dove l'anno successivo emise i voti. Costretto da circostanze politiche a vivere da exclaustrato, potè ricevere l'Ordinazione Sacerdotale a Barbastro nel 1836. Dopo un lungo periodo di permanenza in Francia (1840 - 1851), ritornò in Spagna e si dedicò al ministero della predicazione e delle missioni popolari, specialmente a Barcellona e nelle Isole Baleari. Fu lì che negli anni 1860 - 1861 si occupò dell'organizzazione di alcuni gruppi femminili dando origine a quelle che oggi si chiamano le Suore Carmelitane Missionarie Teresiane e le Suore Carmelitane Missionarie. Fondò anche una famiglia di Fratelli della Carità, oggi estinta. Morì a Tarragona il 20 marzo 1872.
A Tarragona in Spagna, beato Francesco di Gesù Maria Giuseppe Palau y Quer, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, che durante il suo ministero sostenne atroci vessazioni e, accusato ingiustamente, fu relegato nell'isola di Ibiza, dove morì abbandonato a se stesso.

Beato Ippolito Galantini
Figlio di un tessitore e lavoratore al telaio egli stesso, Ippolito Galantini spese tutta la vita - trascorsa nella natìa Firenze - per la catechesi. Nato nel 1586, dodicenne anni iniziò a radunare i suoi coetanei per istruirli nella fede. Nonostante le umili origini e la giovanissima età, l'arcivescovo Alessandro de' Medici (poi Papa Leone XI) lo volle come maestro di dottrina cristiana nella chiesa di Santa Lucia al Prato. Aiutato da alcuni benefattori che gli fornirono un oratorio, continuò nella sua attività, aiutando anche il padre nel mestiere. Nel 1604 diede vita alla Congregazione di San Francesco della Dottrina cristiana, subito diffusasi. Morì nel 1619 ed è beato dal 1825.
Ippolito = che scioglie i cavalli, dal greco
A Firenze, beato Ippolito Galantini, che fondò il Sodalizio della Dottrina Cristiana e si adoperò assiduamente per l'istruzione catechistica dei fanciulli e dei semplici.

Beata Giovanna Veron
Jeanne Véron, religiosa professa delle Soeurs de la Charité de Notre-Dame d'Evron, era addetta alla scuola parrocchiale di St-Pierre-des-Landes e spiccava per la sua dolcezza verso il prossimo. Fu ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese per avere rifiutato i giuramenti prescritti e nascosto i preti refrattari al giuramento. Venne portata al patibolo in barella poiché idropica. Le sue spoglie mortali, insieme a quelle della consorella Francoise Tréhet, dal 1814 sono venerate nella chiesa di St-Pierre-des-Landes. Entrambe furono beatificate il 19 giugno 1955.
A Ernée nel territorio di Mayenne in Francia, beata Giovanna Véron, vergine e martire, che si dedicò alla cura dei fanciulli e dei malati e fu trafitta con la spada durante la rivoluzione francese per aver nascosto dei sacerdoti ai persecutori.

San Martino di Braga
«Si istruì a tal punto nelle lettere che veniva considerato secondo a nessuno nel proprio tempo». E' il ritratto scelto da Gregorio di Tours per descrivere il suo contemporaneo Martino. Il santo nasce circa nel 510 in Pannonia (Ungheria) e muore il 20 marzo 579 a Braga (Portogallo). Il suo apostolato sarà in Galizia e in modo particolare nelle regione degli Svevi. Sarà il primo vero evangelizzatore di quella regione europea. Diventerà vescovo di Dumio. Le sue spoglie mortali riposano, dopo varie peregrinazioni nella cattedrale di Braga.
A Braga in Portogallo, san Martino, vescovo, che, originario della Pannonia, ebbe dapprima la sede di Dume e poi quella di Braga; per il suo zelo e la sua predicazione gli Svevi, abbandonata l'eresia ariana, abbracciarono la fede cattolica.

Sant'Alessandra di Amiso e compagne
Sono poche le notizie che si sanno su di lei, al contrario sono molte e non sempre attendibili le leggende popolari che narrano facesse parte di un gruppo di sette donne che si presentarono al prefetto Amiso, proclamando la loro fede cristiana e denunciandolo per la sua crudeltà. Di conseguenza morirono gettate in una fornace ardente. In modo più attendibile, Teodoto di Ancita ci racconta di sette vergini, con gli stessi nomi, che subirono il martirio sotto il prefetto Teocteno, morendo annegate. Nonostante queste discrepanze, queste sante testimoniano una grandissima fede nel professare e proclamare ad alta voce la propria appartenenza alla Chiesa di Cristo.
Alessandra = forma femminile di Alessandro, protettrice degli uomini, dal greco
Palma

San Giuseppe (Josef) Bilczewski
Arcivescovo di Leopoli dei latini, Giuseppe Bilczewski (1860 - 1923), durante la prima guerra mondiale fu punto di riferimento per cattolici, ortodossi ed ebrei per la città ucraina. E' stato canonizzato da Papa Benedetto XVI il 23 ottobre 2005.
Bastone pastorale
A Leopoli in Ucraina, beato Giuseppe Bilezewski, vescovo, che con grande ardore di carità si adoperò per l'edificazione dei costumi e la formazione dottrinale del clero e del popolo di rito latino e, in tempo di guerra, sovvenne con ogni mezzo e premura alle necessità dei poveri e dei bisognosi.

Sant'Archippo di Colossi
Sant'Archippo, compagno e discepolo di San Paolo Apostolo, fu da questi citato nella lettera a Filemone ed in quella ai Colossesi, meritandosi così la venerazione quale santo da parte delle Chiese d'Oriente e d'Occidente nonostante la scarsità di notizie sul suo operato.
Commemorazione di sant'Archippo, compagno del beato Apostolo Paolo, che lo ricorda nelle Lettere a Filemone e ai Colossesi.

San Cutberto di Lindisfarne
Pastori
Bastone pastorale
Nell'isola di Farne in Northumbria, nell'odierna Inghilterra, transito di san Cutberto, vescovo di Lindisfarne, che nel suo ministero pastorale brillò per la stessa diligenza dimostrata in precedenza in monastero e nell'eremo, e armonizzò pacificamente l'austerità e lo stile di vita dei Celti con i costumi romani.

Santa Maria Giuseppina del Cuore di Gesù (Sancho de Guerra)
A Bilbao nella Guascogna in Spagna, santa Maria Giuseppa del Cuore di Gesù Sancho de Guerra, vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore Serve di Gesù, che formò soprattutto alla cura dei malati e dei poveri.

San Vulfranno
Nel monastero di Fontenelle nella Neustria, in Francia, deposizione di san Vulframno, che, prima monaco e poi vescovo di Sens, si dedicò a donare al popolo frisio l'annuncio del Vangelo; tornato infine nel monastero di Fontenelle, vi riposò in pace.

Beato Battista Spagnoli
A Mantova, beato Battista Spagnoli, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani, che promosse la pace tra i principi e riformò l'Ordine di cui, suo malgrado, fu messo a capo per volontà del papa Leone X.

Santi Martiri di San Saba
Nel monastero di Mar Saba in Palestina, martirio dei santi venti monaci, che durante un'incursione dei Saraceni morirono soffocati dal fumo nella chiesa della Madre di Dio.

San Niceta di Apolloniade
Commemorazione di san Niceta, vescovo di Pojani in Macedonia, che fu mandato in esilio dall'imperatore Leone l'Armeno a motivo del culto delle sacre immagini.

Santi Paolo, Cirillo, Eugenio e compagni
Ad Antiochia di Siria, oggi in Turchia, santi Paolo, Cirillo e altri, martiri.

Sant'Urbicio di Metz
A Metz nella Gallia belgica, nell'odierna Francia, sant'Urbizio, vescovo.

Santa Claudia e compagne
Claudia = zoppa, dal latino

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