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San Giovanni de Brebeuf
Nel Seicento i paesi europei interessati al vastissimo territorio a nord degli attuali Stati Uniti erano l’Inghilterra e la Francia. Fu un colono francese, Samuel de Champlain, a fondare la città di Québec nel 1608 e a dominare per alcuni decenni la scena canadese. Per il commercio delle pellicce, Chamblain aprì le ostilità contro gli indiani irochesi, che divennero i principali nemici della Francia, mentre si alleò con le tribù degli uroni, degli atapaskans e degli algonchini. A queste ultime tribù si rivolsero i primi missionari francesi del Canada. Giovanni di Brébeuf nacque nel 1593 nella diocesi di Bayeux in Francia. Fattosi gesuita, nel 1625 si imbarcò con un gruppetto di confratelli per il Canada.
Nel territorio degli Uroni in Canada, passione di san Giovanni di Brébeuf, sacerdote della Compagnia di Gesù, che, mandato dalla Francia in missione presso gli Uroni, dopo aver compiuto molte fatiche, morì per Cristo sotto le crudelissime torture di alcuni pagani del luogo. La sua memoria insieme a quella dei suoi compagni si celebra il 19 ottobre.

Beato Giovanni Cacciafronte de Sordi
Nato a Cremona verso il 1125 nella famiglia Sordi, alla morte del padre la madre si risposò con un esponente della famiglia dei Cacciafronte. Perciò il beato Giovanni è indicato con l'uno o l'altro cognome. Entrato nell'abbazia benedettina di San Lorenzo, ne divenne abate nel 1155. Cremona fu coinvolta nei disordini succedutisi all'elezione (appoggiata dal Barbarossa) dell'antipapa Vittore IV. Rimasto fedele al Papa legittimo, Alessandro III, Giovanni venne da questi nominato vescovo di Mantova. Poi divenne di Vicenza, per soli due anni. Fu, infatti, assassinato da una uomo che aveva sottratto dei beni alla Chiesa e perciò era stato da lui redarguito. E' sepolto nella cattedrale di Vicenza.
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
Bastone pastorale
A Vicenza, beato Giovanni Sordi o Cacciafronte, vescovo e martire, che, dapprima abate, fu condannato all'esilio per la sua fedeltà al papa; eletto poi vescovo di Mantova e trasferito infine alla sede di Vicenza, morì per la libertà della Chiesa trafitto con la spada da un sicario.

Beati Giovanni Amias e Roberto Dalby
Giovanni nacque presso Wakefield. Svolgeva la professione di fabbricante di tessuti ma alla morte della sua sposa decise di studiare a Reims per divenire sacerdote. Venne ordinato nel 1581 ma dopo pochi anni venne giustiziato a York il 16 marzo 1589. Suo compagno di martirio fu Roberto Dalby. Roberto nacque a Hemingborough intorno alla metà del XVI secolo. Per un certo tempo fu ministro protestante ma afflitto da una crisi religiosa arrivò fino al punto di tentare di uccidersi con una coltellata. Un sacerdote cristiano lo soccorse e lo confortò anche spiritualmente. Roberto decise di studiare a Reims per divenire sacerdote e venne ordinato nel 1588. Tornato in Patria venne arrestato a Scarborough e imprigionato e processato a York. Andò incontro al martirio con il suo volto illumiminato di gioia. Beatificati nel 1929 da Papa Pio XI.
A York in Inghilterra, beati Giovanni Amias e Roberto Dalby, sacerdoti e martiri, che, sotto la regina Elisabetta I, furono condannati a morte per il solo fatto di essere sacerdoti e si avviarono lieti all'impiccagione.

Santi Ilario e Taziano
Il nome di Ilario (Ilaro o Ellaro), associato a Taziano nel Martirologio geronimiano, coincide con quello del secondo vescovo dei catologhi aquileiesi. Un'antichissima tradizione vuole che il vescovo Ilario e il diacono Taziano abbiano subito il martirio sotto Numeriano il 16 marzo 284. In Aquileia era dedicato a Ilario un martyrium ottagonale, sorto probabilmente già nel IV secolo. Alla fine del VI secolo, per timore dei Longobardi, il patriarca Paolo si rifugiò a Grado, portandovi i corpi dei santi martiri, fra cui quello di Ilario e Taziano. A Gorizia era loro dedicata una chiesa già all'inizio del XIII secolo, che divenne chiesa parrocchiale della città verso il 1460, e, alla soppressione del patriarcato di Aquileia, fu eretta cattedrale della nuova arcidiocesi nel 1751. Gli stessi martiri sono venerati Patroni principali della città di Gorizia.
Ad Aquileia, ora nel Friuli, santi Ilario, vescovo, e Taziano, martiri.

San Giuliano di Anazarbo
Sin dal secolo IX è testimoniato a Rimini il culto di San Giuliano, giovane istriano del III secolo. Secondo la tradizione, risalente al X-XI secolo, fu martirizzato in Flaviade (Cilicia) dal proconsole Marciano. Nel 962 circa il sarcofago contenente le reliquie del Santo giunse sul litorale di Rimini, nella località successivamente denominata "Sacramora" e da qui venne traslato nell'antica abbazia benedettina dei Ss. Pietro e Paolo (oggi Parrocchia di San Giuliano Martire). Fu eletto Patrono del Comune e della Città di Rimini nel 1225. Il suo corpo, insieme al sarcofago del III secolo, è conservato nella suddetta chiesa parrocchiale.
Ad Ainvarza in Cilicia, nell'odierna Turchia, san Giuliano, martire, che, dopo essere stato a lungo torturato sotto il governatore Marciano, venne chiuso in un sacco pieno di serpenti e precipitato in mare.

Sant'Eriberto di Colonia
Nato intorno al 970 studiò nell'abbazia di Gorze e nella cattedrale di Worms, di cui divenne prevosto. Cancelliere di Ottone III divenne nel 999 arcivescovo di Colonia. Morto Ottone, cadde in disgrazia sotto Enrico II, vivendo nell'ombra fino alla morte, avvenuta intorno al 1021. È invocato per ottenere la pioggia.
Eriberto = guerriero illustre, dal tedesco
Bastone pastorale
A Colonia in Germania, sant'Eriberto, vescovo, che, cancelliere dell'imperatore Ottone III, eletto contro il suo volere alla sede episcopale, illuminò incessantemente il clero e il popolo con l'esempio delle sue virtù, alle quali esortava nella predicazione.

Beata Benedetta di Assisi
Entrata nelle Clarisse di S. Damiano nel 1214, si ritiene che sia stata badessa a Siena e a Vallegloria presso Spello. Fece in tempo ad assistere alla costruzione della basilica in onore di S. Chiara, e al trasferimento delle Clarisse nei locali annessi alla vecchia chiesa di S. Giorgio. Nella medesima fu seppellita, oltre a S. Chiara anche s. Benedetta. Oggi riposa anch’essa nella basilica di S. Chiara di Assisi.
Benedetta = che augura il bene, dal latino

Beato Ferdinando Valdes
Vescovo di Lugo (Spagna), il Beato Ferdinando Valdes, fu anche predicatore del Re di Castiglia. Onorò l'Ordine della Mercede poiché visse santamente testimoniando la fede cristiana con fede e sacrificio. Morì nel monastero di Santa Caterina in Toledo e qui fu sepolto, il suo corpo dopo tre secoli fu trovato integro.
L'Ordine lo festeggia il 16 marzo.

Sant'Eusebia
Nella regione dell'Artois in Neustria, nel territorio dell'odierna Francia, santa Eusebia, badessa di Hamay-sur-la-Scarpe, che, dopo la morte del padre, si diede insieme alla santa madre Rictrude alla vita monastica e ancor giovane fu eletta badessa, succedendo a sua nonna santa Geltrude.

San Papas
A Seleucia in Persia, san Papa, che, originario della Licaonia, nell'odierna Turchia, per la sua fede in Cristo, dopo molti supplizi, concluse la sua vita con il martirio.

San Serapione
San Serapione fu Arcivescovo di Novgorod ortodosso russo. E' festeggiato al 16 marzo.

Sant'Agapito di Ravenna
Agapito = amabile, dal greco
Bastone pastorale

Beato Eriberto di Namur
Eriberto = guerriero illustre, dal tedesco

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