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Santa Matilde di Germania
Da lei e da suo marito Enrico I (duca di Sassonia e più tardi re di Germania) discende la casata che conterà quattro imperatori: la famosa dinastia sassone. Educata nel monastero di Herford, in Westfalia, dove sua nonna era badessa, Matilde sa leggere e scrivere, un fatto non frequentissimo nelle grandi casate del tempo, e non si mantiene estranea alle vicende della politica. Quando nel 936 muore suo marito Enrico, lei non è molto favorevole al primogenito Ottone come successore e tenta di far proclamare re il più giovane Enrico. Si arriva a un conflitto tra i due fratelli. Dopo l'incoronazione imperiale di Ottone a Roma (962) la famiglia è riconciliata. Matilde si ritira nel monastero di Nordhausen, dove, dopo essersi spesa per i poveri e i malati, si ammala, e più tardi si trasferisce in un altro monastero: a Quedlimburgo, in Sassonia dove morirà.
Matilde = forte in guerra, dal tedesco
Corona, Globo, Scettro, Borsa di denaro, Modellino di chiesa
A Quedlinburg in Sassonia, in Germania, santa Matilde, che, moglie fedelissima del re Enrico, fu insigne per umiltà e pazienza e si prodigò generosamente nell'assistenza ai poveri e nella fondazione di ospedali e monasteri.

Beata Eva
Nacque tra il 1205 e 1210 in un ambiente certamente agiato, fu combattuta fra la vita civile e quella di reclusa, la sua vocazione, infatti, non fu subito chiara, Giuliana influì molto sulla sua scelta. Entrò nel monastero di San Martino a Liegi ove riceveva spesso la visita di santa Giuliana di Cornillon che le confidava le sue visioni e il suo grande desiderio di veder istituito un culto che glorificasse il Sacramento dell'Eucaristia. E proprio per questo scopo Eva si adoperò, presso il vescovo di Liegi, Enrico de Gueldre, affinché chiedesse a Urbano IV un decreto in merito. Il pontefice l'8 settembre 1264 le inviò una Bolla in cui le annunciava l'istituzione della festa del Corpus Domini per tutta la Chiesa Universale, chiedendole di diffonderne il testo proprio della ricorrenza. Eva morì a San Martino di Liegi verso il 1265, la sua tomba divenne rapidamente un luogo di pellegrinaggi. Il suo culto fu approvato nel 1902.
Eva = colei che dà vita, dall'ebraico
A Liegi in Lotaringia, nell'odierno Belgio, beata Eva da Cornillion, monaca di clausura nel monastero di San Martino, che insieme a santa Giuliana, priora dello stesso cenobio, si adoperò affinché il papa Urbano IV istituisse la solennità del Corpo di Cristo.

Santa Paolina
Dopo la morte del suo secondo marito, cavalier Ulrico De Scharaplan, decise di entrare in monastero e chiese consiglio al papa che la indirizzò da Udone, abate di St. Blasien. Purtroppo però in quel periodo morirono sia l'abate che Moricho, padre di Paolina e fratello converso a Hirsau. Paolina decise quindi di ritirarsi con alcune compagne in una foresta in Turingia, dove fondò il monastero di Paulinzelle. La direzione fu affidata ad un monaco mentre werner, figlio di Paolina, si occupava delle cose materiali come fratello converso. Paolina e le compagne lasciarono il monastero ai monaci e si ritirarono in un altro luogo. Nel 1107 Paolina si recò ad Hirsau per prendervi un gruppo di monaci riformati, ma durante il viaggio si ammalò e chiese di essere ricoverata nell'ospizio dei poveri di Munsterchwarzach. Qui ricevette la visita di 6 monaci destinati a Paulinzelle e del loro superiore Gerung che le diede i sacramenti. Morì il 14 marzo 1107.
Nel territorio di Fulda in Germania, santa Paolina, religiosa.

Beato Giacomo Cusmano
Il sacerdote palermitano Giacomo Cusmano è noto per aver fondato nel 1867 l'associazione del "Boccone del povero". Si era laureato in medicina a 21 anni ed era subito divenuto il "medico dei poveri" del capoluogo siciliano, dove era nato nel 1834. Il giovane dottore nel 1860 venne ordinato prete. Poi fondò il sodalizio caritativo, con l'appoggio del cardinale Naselli, e nel 1887 due congregazioni: le Serve e i Servi dei poveri. Morto nel 1888 è beato dal 1983.
Giacomo = che segue Dio, dall'ebraico
A Palermo, beato Giacomo Cusmano, sacerdote, che fondò l'Istituto Missionario dei Servi e delle Serve dei Poveri, insigne per il suo straordinario amore per i bisognosi e gli infermi.

Beato Filippo da Torino
Filippo Longo nacque a Torino. Quantunque analfabeta, ebbe dal Signore il dono di penetrare i sensi profondi della Sacra Scrittura.
Avuta notizia di san Francesco e del suo nuovo Ordine, si portò da lui per essere ricevuto tra i suoi primi dodici discepoli. Perseverò poi, dimostrando in particolare un grande zelo per la conversione dei fratelli.
Fu il primo confessore delle Povere Dame di Santa Chiara e in seguito si recò in Francia a predicare. Morì a Perugia il 14 marzo 1246 in concetto di grande santità.

Beato Tommaso Vives
Il Beato Tommaso Vives, inviato a Tunisi (Africa) per redimere, nel nome di Cristo soffrì numerosi tormenti. Rinchiuso dai nemici della fede in un tenebroso carcere vi passò cinque anni finchè condotto al suplizio fu lapidato mentre in orazione contemplava la visione del cielo e rifulse nelle aule celesti per la divina carità. L'Ordine Mercedario lo considera come un nuovo Santo Stefano.
L'Ordine lo festeggia il 14 marzo.

Sant'Alessandro di Pidna
Alessandro = protettore di uomini, dal greco
A Pidna in Macedonia, sant'Alessandro, martire.

San Leobino di Chartres
A Chartres in Francia, san Leobino, vescovo.

San Leone
Leone = leone, dal latino
Bastone pastorale, Palma

San Lazzaro di Milano
A Milano, san Lazzaro, vescovo.

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