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Sante Perpetua e Felicita
Chiusa in carcere aspettando la morte, una giovane tiene una sorta di diario dei suoi ultimi giorni, descrivendo la prigione affollata, il tormento della calura; annota nomi di visitatori, racconta sogni e visioni degli ultimi giorni. Siamo a Cartagine, Africa del Nord, anno 203: chi scrive è la colta gentildonna Tibia Perpetua, 22 anni, sposata e madre di un bambino. Nella folla carcerata sono accanto a lei anche la più giovane Felicita, figlia di suoi servi, e in gravidanza avanzata; e tre uomini di nome Saturnino, Revocato e Secondulo. Tutti condannati a morte perché vogliono farsi cristiani e stanno terminando il periodo di formazione; la loro «professione di fede» sarà il martirio nel nome di Cristo. Le annotazioni di Perpetua verranno poi raccolte nella «Passione di Perpetua e Felicita», opera forse di Tertulliano, testimone a Cartagine.
Perpetua = fede immutabile, dal latino - Felicita = contenta, dal latino
Palma
Memoria delle sante martiri Perpetua e Felicita, arrestate a Cartagine sotto l'imperatore Settimio Severo insieme ad altre giovani catecumene. Perpetua, matrona di circa ventidue anni, era madre di un bambino ancora lattante, mentre Felicita, sua schiava, risparmiata dalle leggi in quanto incinta affinché potesse partorire, si mostrava serena davanti alle fiere, nonostante i travagli dell'imminente parto. Entrambe avanzarono dal carcere nell'anfiteatro liete in volto, come se andassero in cielo.

Beato Leonida (Leonid) Fedorov
Nacque il 4 novembre 1879 a San Pietroburgo da una famiglia ortodossa russa. Nel 1902 lasciò il seminario ortodosso e fece un viaggio a Roma, dove si convertì al cattolicesimo. Terminati gli studi, il 25 marzo 1911 ricevette l'ordinazione presbiterale in Bosnia come greco-cattolico, cioè di rito bizantino. Due anni dopo divenne monaco nel monastero di San Teodoro lo Studita. Tornato a San Pietroburgo venne deportato in Siberia, ma già nel 1917 fu liberato e ricevette la nomina ad Esarca dei Cattolici russi di rito bizantino. Nel 1923 fu arrestato una seconda volta e condannato a dieci anni di prigionia e inviato alle isole Solovky sul Mar Bianco ed a Vladka. Fu pioniere dell'ecumenismo insieme con gli ortodossi con i quali condivise la dura prigionia. Morì il 7 marzo 1935 presso Kirov. Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme ad altre 24 ucraini vittime del regime sovietico, primo beato russo dei tempi moderni.
Nella città di Kirov in Russia, beato Leonida Fëdorov, vescovo e martire, che ricoprì l'incarico di esarca apostolico dei cattolici Russi di Rito bizantino e, sotto un regime ostile alla religione, meritò di essere discepolo fedele di Cristo fino alla morte.

Santa Teresa Margherita (Redi) del Cuore di Gesù
Al secolo Anna Maria Redi, nacque ad Arezzo il 15 luglio 1747. Frequentò come educanda il monastero di Santa Apollonia di Firenze fino al 1764. Decisiva per la sua vocazione fu l'ispirazione attribuita a santa Teresa d'Avila, grazie alla quale scelse il Carmelo. Entrò nel monastero carmelitano di Firenze il 1 settembre 1764 e vestì l'abito delle Carmelitane scalze l'11 marzo 1765, prendendo il nome di suor Teresa Margherita del Cuore di Gesù. La seconda grande ispirazione della sua vita fu il passo della prima lettera di Giovanni, «Dio è amore» (1 Gv 4,16) e cercò di vivere improntata a questo concetto. Si dedicò quindi alla preghiera e all'assistenza delle consorelle anziane fino a che, molto giovane (neppure 23 anni), morì a causa di una peritonite, il 7 marzo 1770. Il suo corpo emanava un profumo soave e ancora oggi è conservato incorrotto nella chiesa del monastero delle Carmelitane scalze di Firenze, dove fu sepolta. Fu canonizzata dal Papa Pio XI il 19 marzo 1934.
A Firenze, santa Teresa Margherita Redi, vergine, che, entrata nell'Ordine delle Carmelitane Scalze, percorse un arduo cammino di perfezione e fu colta da prematura morte.

Santi Simeone Berneux, Giusto Ranfer de Bretenières, Ludovico Beaulieu e Pietro Enrico Dorie
Monsignor Simeon-Francios Berneux, entrato nella Società Parigina per le Missioni Estere, fu nominato vicario apostolico di Corea, ove dovette affrontare il martirio con tre sacerdoti suoi confratelli: Simon-Marie-Just Ranger de Bretenières, Pierre-Henry Dorie e Bernard-Louis Beaulieu. Decapitati per avere confessato con fede intrepida ai loro persecutori di essere venuti in Corea per salvare anime in nome di Cristo, Giovanni Paolo II li ha canonizzati il 6 maggio 1984 con altri 99 martiri che effusero con il loro sangue la terra coreana.In località Sai-Nam-Hte sempre in Corea, santi martiri Simeone Berneux, vescovo, Giusto Ranfer di Bretenières, Ludovico Beaulieu e Pietro Enrico Dorie, sacerdoti della Società per le Missioni Estere di Parigi, che, per avere risposto fiduciosi ai loro persecutori di essere venuti in Corea per salvare le anime nel nome di Cristo, morirono decapitati.

Beato Enrico d'Austria
Cavaliere laico, il Beato Enrico d’Austria, fu chiamato all’Ordine Mercedario dalla Beata Vergine. A Tunisi dove si trovava per redenzione fu flagellato per la grande testimonianza che mostrava alla fede in Cristo e con amore sopportò ogni tormento. Famoso per la preghiera, illibato nella castità, forte nella penitenza e amabile nella conversazione. Dopo aver preannunziato l’ora della morte, spirò in queste parole: tu sei o Signore la mia speranza, restituisco la mia anima a Dio; dalla sua cella si udiva un coro di angeli. E’ sepolto nella chiesa della Mercede di Barcellona.
L’Ordine lo festeggia il 7 marzo.

Beato Giuseppe Olallo Valdes
Fra Jose' Olallo Valdés, religioso dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli, nacque a L'Avana nell'isola di Cuba il 12 febbraio 1820 e morì a Camaguey il 7 marzo 1889. E' il secondo beato per la Chiesa cubana ed il primo ad essere beatificato a Cuba il 29 novembre 2008 nella città ove il religioso morì. Il 15 marzo 2008 è infatti stato riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione. Era "venerabile" dal 16 dicembre 2006.

Santi Saturo, Saturnino, Revocato e Secondino
Sempre a Cartagine, nell'odierna Tunisia, passione dei santi Satiro, Saturnino, Revocato e Secondino, dei quali, durante la medesima persecuzione, l'ultimo morì in carcere, gli altri invece, dopo essere stati straziati da varie belve, morirono sgozzati con la spada mentre si scambiavano il bacio santo.

Beati Giovanni Larke, Giovanni Ireland e Germano Gardiner
A Londra in Inghilterra, beati martiri Giovanni Larke e Giovanni Ireland, sacerdoti e Germano Gardiner, che per la loro fedeltà al Romano Pontefice morirono impiccati a Tyburn, sotto il re Enrico VIII.

San Paolo il Semplice
Fu discepolo di Sant'Antonio abate, il quale mise alla prova in varie forme la sua obbedienza e pazienza, rimanendo commosso per la sua grande virtù.
Nella Tebaide in Egitto, san Paolo, detto il Semplice, discepolo di sant'Antonio.

Sant'Ardone di Aniano
Nel monastero di Aniane nel territorio della Septimania, nell'odierna Francia, sant'Ardone Smaragdo, sacerdote, che fu compagno di san Benedetto di Aniane nella vita cenobitica.

Santi Basilio, Eugenio, Agatodoro, Elpidio, Etereo, Capitone ed Efrem
Nel Chersoneso, in Grecia, santi vescovi Basilio, Eugenio, Agatodoro, Elpidio, Eterio, Capitone ed Efrem, martiri.

San Paolo di Plousias
A Prusa in Bitinia, nell'odierna Turchia, san Paolo, vescovo, che, scacciato dalla sua patria per aver difeso il culto delle sacre immagini, morì in esilio.

Sant'Eubulio
A Cesarea in Palestina, passione di sant'Eubulio, che, compagno di sant'Adriano, fu due giorni dopo di lui sbranato dai leoni e trafitto con la spada.

San Giovanni Battista Nam Chong-sam
A Seul in Corea, san Giovanni Battista Nam Chong-sam, martire.

San Gaudioso di Brescia
A Brescia, san Gaudioso, vescovo.

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