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Pentecoste
Per gli Ebrei è la festa che ricorda il giorno in cui sul Monte Sinai, Dio diede a Mosè le tavole della Legge.
Per la Chiesa Cattolica è la festa che ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli.Giorno di Pentecoste, in cui si conclude il tempo sacro dei cinquanta giorni di Pasqua e, con l'effusione dello Spirito Santo sui discepoli a Gerusalemme, si fa memoria dei primordi della Chiesa e dell'inizio della missione degli Apostoli fra tutte le tribù, lingue, popoli e nazioni.

San Bonifacio
Senza l'opera missionaria di Bonifacio non sarebbe stata possibile l'organizzazione politica e sociale europea di Carlo Magno. Bonifacio o Winfrid sembra appartenesse a una nobile famiglia inglese del Devonshire, dove nacque nel 673 (o 680). Professò la regola monastica nell'abbazia di Exeter e di Nurslig, prima di dare inizio all'evangelizzazione delle popolazioni germaniche oltre il Reno. Dopo le prime difficoltà in tre anni percorse gran parte del territorio germanico. Convocato a Roma, ebbe dal papa l'ordinazione episcopale e il nuovo nome di Bonifacio. Prima di organizzare la Chiesa sulla riva destra del Reno pensò alla fondazione, tra le regioni di Hessen e Turingia, di un'abbazia, che divenisse il centro propulsore della spiritualità e della cultura religiosa della Germania. Nacque così la celebre abbazia di Fulda. Come sede arcivescovile scelse la città di Magonza. Morì nel 754.
Bonifacio = che ha buona fortuna, dal latino
Ascia, Bastone pastorale, Spada con infilzato il libro del vangelo
Memoria di san Bonifacio, vescovo e martire. Monaco di nome Vinfrido, giunto a Roma dall'Inghilterra fu ordinato vescovo dal papa san Gregorio II e, preso il nome di Bonifacio, fu mandato in Germania ad annunciare la fede di Cristo a quelle genti, guadagnando moltitudini alla religione cristiana; resse la sede di Magonza e da ultimo a Dokkum tra i Friosoni, nell'odierna Olanda, trafitto con la spada dalla furia dei pagani, portò a compimento il martirio.

San Franco da Assergi
Nato a Roio (L'Aquila) tra il 1154 e il 1159, san Franco entrò nel monastero benedettino di San Giovanni Battista a Lucoli, nel quale rimase venti anni. Poi si diede alla vita eremitica, cibandosi di quello che la terra offriva nei boschi presso Lucoli. In seguito cominciò a errare sulla catena centrale dell'Appennino abruzzese. Infine, visse sui monti di Assergi. Nel luogo in cui avrebbe miracolosamente fatto scaturire acqua da una roccia esiste ancora una fonte detta "l'acqua di san Franco", che i devoti bevono. Ma non solo. Con essa si aspergono, infatti, per curare le malattie della pelle. Volendo isolarsi ulteriormente, il santo fu guidato a una grotta da un'orsa con tre piccoli. A lui sono attribuiti miracoli, come l'aver salvato un bimbo in fasce dalle grinfie di un lupo. Nel 1757 il vescovo dell'Aquila ottenne l'estensione del culto a tutta la diocesi.
Presso Assergi in Abruzzo, san Franco, eremita, che si costruì una stretta cella in una grotta tra le rocce, dove condussse una vita aspra e umile.

Beata Margherita Lucia Szewczyk
Margherita Lucia Szewczyk, fu la fondatrice della Congregazione delle Figlie della Beata Maria Vergine Addolorata, dette Serafitki, nel XIX secolo. Nata a Szepetówka (Ucraina) nel 1828, era conosciuta comela "madre dei poveri e degli orfani". Durante la sua intera esistenza, infatti, si dedicò coraggiosamente e con profondo amore alle necessità degli altri, in particolare dei bambini negli orfanotrofi, degli anziani nei ricoveri e dei malati negli ospedali. Per due anni lavorò in Terra Santa dove si occupò della cura disinteressata dei pellegrini malati. Gli ultimi mesi della sua vita li trascorse nel convento di Nieszawa, in Polonia. Lì morì il 5 giugno 1905, all'età di 77 anni. Papa Benedetto XVI in data 20 dicembre 2012 ha riconosciuto un miracolo a lei attribuito ai fini della sua beatificazione, che è stata celebrata il 9 giugno 2013.

San Doroteo di Gaza
Monaco di Gaza e scrittore ascetico del VI secolo. Nacque ad Antiochia all'inizio del VI sec. da famiglia benestante e veramente cristiana. L'unica passione della sua gioventù fu quella per lo studio. Verso il 525 decise di abbracciare la vita religiosa ed entrò nel monastero fondato e diretto dall'abate Seridos nei pressi di Gaza dove si trovavano i celebri Barsanufio e Giovanni il Profeta, grandi maestri di vita spirituale. Verso il 540, dopo la reclusione totale di Barsanufio e il trapasso dell'abate Seridos e di Giovanni il Profeta, Doroteo lasciò il monastero e poco dopo ne fondò un altro tra Gaza e Maiuma, ove trascorse il resto della vita.

San Doroteo di Tiro
San Doroteo, vescovo di Tiro in Fenicia, non appena ordinato presbitero, subì innumerevoli sofferenze al tempo dell'imperatore Diocleziano ed infine, sopravvissuto fino al tempo di Giuliano, poté coronare in Tracia col martirio la sua veneranda vecchiaia, all'età di centosette anni compiuti.
A Tiro in Fenicia, oggi Libano, san Doroteo, vescovo, che già da sacerdote patì molto sotto l'imperatore Diocleziano e, sopravvissuto fino ai tempi di Giuliano, sotto l'impero di quest'ultimo, all'età di centosette anni, si dice abbia onorato la sua veneranda vecchiaia con il martirio in Tracia.

Beato Rodolfo Sanz
Gentiluomo originario di Morella (Spagna), il Beato Rodolfo Sanz, fu uno dei religiosi mercedari più eminenti del suo secolo.Prese l'abito dell'Ordine nel convento di San Lazzaro in Saragozza dove condusse una vita crocifissa al seguito del Figlio di Dio. Scrisse molti libri sulla fede e dopo una lunga esistenza consumata nell'ardore della carità, famoso per i miracoli si addormentò nel Signore nell'anno 1310 sotto il generalato del Beato Arnaldo di Rossinol, lasciando alla sua morte un soave profumo di santità.
L'Ordine lo festeggia il 5 giugno.

Beato Adamo Arakava
Laico della diocesi giapponese di Funai, coniugato, catechista, Adamo Arakava subì il martirio nella sua patria nel contesto di feroci ondate persecutorie contro i cristiani. In seguito ad un rapido processo iniziato con il Nulla Osta della Santa Sede concesso in data 2 settembre 1994, è stato riconosciuto il suo martirio il 1° luglio 2007 ed è stato beatificato il 24 novembre 2008, sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI, unitamente ad altri 187 martiri giapponesi.
Adamo = nato dalla terra, dall'ebraico

Santi Domenico Toai e Domenico Huyen
Nella città di Tang Gia sempre nel Tonchino, santi Domenico Toại e Domenico Huyên, martiri, che, padri di famiglia e pescatori, benché sottoposti al tempo dell'imperatore Tự Đức a vari generi di tortura durante la loro lunga prigionia, con grande forza d'animo esortarono i compagni di carcere a conservare la fede, concludendo poi sul rogo il proprio martirio.

Santi Marciano, Nicandro, Apollonio e compagni
In Egitto, santi Marciano, Nicandro, Apollonio e compagni, martiri, che come si tramanda, per aver professato la fede cristiana, dopo atroci supplizi, furono rinchiusi in un recinto murario ed esposti al sole ardente, morendo infine estenuati dal calore, dalla sete e dalla fame.

Sant'Illidio di Clermont
Bastone pastorale
A Clermont-Ferrand in Aquitania, in Francia, sant'Illidio, vescovo, che, chiamato dall'imperatore a Treviri perché liberasse sua figlia da uno spirito immondo, durante il viaggio di ritorno passò al Signore.

San Sancio
A Córdova nell'Andalusia in Spagna, beato Sancio, martire, che adolescente, condotto prigioniero dalla cittadina di Albi e istruito alla corte del re, durante la persecuzione dei Mori non esitò a patire il martirio per la fede in Cristo.

Santi Eobano, Adelario e nove compagni
A Dokkum tra i Frisoni, nell'odierna Olanda, santi Eobáno, vescovo, Adelario e nove compagni, martiri, che ricevettero la corona insieme a san Bonifacio nel suo stesso glorioso combattimento.

San Luca Vu Ba Loan
Decapitato ad Hanoi in Vietnam, nella persecuzione dell'imperatore Minh Mang.
Ad Hanoi nel Tonchino, oggi Viet Nam, san Luca Vũ Bá Loan, sacerdote e martire, decapitato per Cristo sotto l'imperatore Minh Mạng.

San Pietro Spanò (Spina)
A Ciano vicino a Mileto in Calabria, san Pietro Spanò, eremita, insigne per povertà e spirito di compunzione.

Sant'Eutichio di Como
A Como, sant'Eutichio, vescovo, insigne per la dedizione alla preghiera e per amore della solitudine con Dio.

Sante Valeria e compagne
Valeria = che sta bene, forte, robusto, dal latino
Palma

San Gregorio di Lilibeo
Bastone pastorale, Palma

Sant'Igor di Russia
Igor = Gregorio, in russo

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