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San Mattia
Di Mattia si parla nel primo capitolo degli Atti degli apostoli, quando viene chiamato a ricomporre il numero di dodici, sostituendo Giuda Iscariota. Viene scelto con un sorteggio, attraverso il quale la preferenze divina cade su di lui e non sull'altro candidato - tra quelli che erano stati discepoli di Cristo sin dal Battesimo sul Giordano -, Giuseppe, detto Barsabba. Dopo Pentecoste, Mattia inizia a predicare, ma non si hanno più notizie su di lui. La tradizione ha tramandato l'immagine di un uomo anziano con in mano un'alabarda, simbolo del suo martirio. Ma non c'è evidenza storica di morte violenta. Così come non è certo che sia morto a Gerusalemme e che le reliquie siano state poi portate da sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, a Treviri, dove sono venerate.
Mattia = uomo di Dio, dall'ebraico
Festa di san Mattia, apostolo, che seguì il Signore Gesù dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui Cristo fu assunto in cielo; per questo, dopo l'Ascensione del Signore, fu chiamato dagli Apostoli al posto di Giuda il traditore, perché, associato fra i Dodici, divenisse anche lui testimone della resurrezione.

San Michele Garicoits
Nato a Ibarre, nei Bassi Pirenei, in Francia, il 15 aprile 1797 era pecoraio, al servizio di un possidente, ma i suoi discorsi erano da adulto ponderato e sicuro, tanto da meritarsi il titolo di «dottorino». Eppure aveva fatto pochi studi, perché i suoi genitori avevano cinque figli e pochi beni. Nel 1819 entrò in seminario a Dax; nel 1823 fu ordinato sacerdote e due anni dopo divenne insegnante di filosofia nel seminario maggiore di Bétharram. Di fronte a un clero impreparato e disorientato decide di cambiare questa situazione. Ebbe così l'idea di creare un istituto per sacerdoti da inviare come collaboratori del clero nelle parrocchie, nei collegi e nei seminari: voleva farne elementi di stimolo creativo, spirituali vitamine nell'impoverito organismo del clero. Fondò così l'istituto dei Preti del Sacro Cuore di Gesù (noti come Preti di Bétharram). Nata nel 1835, l'iniziativa fu poi approvata nel 1841, mentre intorno al fondatore si andava formando un alone di santità. Nel 1853, però, lo coplisce una paralisi, poi superata. Dopo un anno, è di nuovo a letto per altri nove anni, fino alla morte, avvenuta a Bétharram, il 14 maggio 1863.
Michele = chi come Dio?, dall'ebraico
Nel territorio di Bétharram vicino a Pau sul versante francese dei Pirenei, san Michele Garicoïts, sacerdote, fondatore della Società dei Sacerdoti Missionari del Sacro Cuore di Gesù.

Santa Maria Domenica Mazzarello
Nacque il 9 maggio 1837 a Mornese (Al). Nel 1860 il paese fu colpito da un'epidemia di tifo e il parroco chiese a Maria di assitere i parenti ammalati. Dopo aver assistito gli zii nella frazione dei Mazzarelli, Maria contrasse la malattia il 15 agosto. Potè rialzarsi soltanto il 7 ottobre. Indebolita dalla malattia, non poté più lavorare nei campi. Decise così di aprire un piccolo laboratorio di sartoria per le ragazze di Mornese. Realizzò questo desiderio insieme all'amica Petronilla. Grazie all'intervento del parroco alcune giovani, fra le quali anche Maria e Petronilla, si consacrarono a Maria come «Figlie dell'Immacolata». Nell'ottobre 1867 le giovani fondarono una loro comunità che nel 1872 si trasferì il collegio di Mornese, destinato loro da Don Bosco. Qui Maria Mazzarello e 10 sue compagne diedero inizio all'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, consacrandosi a Dio con i voti. Nel 1879 la Casa Madre venne trasferita a Nizza Monferrato. Qui Madre Mazzarello morì il 14 maggio 1881.
Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico - Domenica = consacra
Giglio
A Nizza Monferrato in Piemonte, santa Maria Domenica Mazzarello, che insieme a san Giovanni Bosco fondò l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice per l'educazione delle ragazze povere e rifulse per umiltà, prudenza e carità.

Santa Teodora (Anna-Teresa) Guerin
Anna Teresa Guerin nacque a Etables in Bretagna il 2 settembre 1798, da genitori profondamente religiosi.
Un suo parente, giovane chierico, le insegnò scienze e lettere. Sentendosi chiamata allo stato religioso desiderò entrare nel Carmelo ma i disegni di Dio la vollero nell'Istituto delle Suore della Divina Provvidenza di Ruillé-sur-Loire con il nome di Teodora, questo avvenne nel 1823. Dopo la professione religiosa, divenne superiora a Rennes e poi a Laulaines; nel 1840 fu inviata a Vincennes nello Stato dell'Indiana (USA) insieme a cinque suore per fondare nuove comunità; la prima scuola si aprì a S. Maria del Bosco (Saint Mary of the Woods). Si dedicò con grande prudenza negli affari di gestione e con ammirabile carità verso le sue suore ed i suoi collaboratori. Dovette sopportare incomprensioni, umiliazioni e sofferenze di ogni genere. Morì a S. Maria del Bosco - Nemus il 14 maggio del 1856.
Teodora / Teodoro deriva dal greco Theodoros
Nella cittadina di Saint Mary of the Woods vicino a Indianapolis negli Stati Uniti d'America, beata Teodora (Anna Teresa) Guérin, vergine della Congregazione delle Suore della Provvidenza, che, nata in Francia, pur tra grandissime difficoltà, confidando sempre nella divina Provvidenza, si prese misericordiosamente cura della nascente comunità del luogo.

Beato Egidio di Santarem (da Vaozela)
Nato nel 1190 a Vaozela in Portogallo da una nobile famiglia, Egidio fu presto avviato alla carriera ecclesiastica, cumulando diversi benefici e spendendone le rendite in una vita tutt'altro che religiosa. Studiò a Parigi medicina e, in questa attività, acquistò una notevole fama. Nel 1220 o nel 1225 distribuì tutti i suoi averi ai familiari e ai poveri ed entrò nell'Ordine dei Frati Predicatori. Compì i suoi studi filosofici e teologici e conobbe da vicino il beato Giordano di Sassonia e Umberto de Romans. Nel 1229 fece ritorno in patria dove si dedicò all'insegnamento e alla predicazione. Nel 1233 fu eletto provinciale di Spagna, ufficio che ricoprì due volte. Ancora in vita acquistò fama di santità. Morì a Santarem il 15 maggio 1265. Benedetto XIV lo ha proclamato beato il 9 maggio 1748.
A Santarém in Portogallo, beato Egidio da Vaozela, sacerdote, che, docente di medicina a Parigi, abbandonò la sua vita di dissolutezze e, entrato nell'Ordine dei Predicatori, respinse tutte le tentazioni con le lacrime, la preghiera e i digiuni.

Beato Carlo Jeong Cheol-sang
Carlo Jeong Cheol-sang, vissuto nella Corea del Sud del XVII secolo, apprese i primi elementi del cattolicesimo da suo padre, Agostino Jeong Yak-jong. Lo stesso giorno in cui lui fu decapitato per via della sua fede, anche Carlo venne arrestato. Poiché non rivelò il nascondiglio del primo missionario in Corea, padre Giacomo Zhou Wen-mo, fu condannato a morte: la sentenza venne eseguita il 14 maggio 1801. Inserito col padre, il missionario e i suoi compagni Pietro Choe Pilje e Lucia Yun Unhye nel gruppo di 124 martiri capeggiato da Paolo Yun Ji-chung, è stato beatificato da papa Francesco il 16 agosto 2014, nel corso del viaggio apostolico in Corea del Sud. Altri membri della sua famiglia, ossia la seconda moglie di Agostino, Cecilia Yu So-sa, e i figli nati dal loro matrimonio, Elisabetta Jeong Jeong-hye (o Chong Chong-hye) e Paolo Jeong Ha-sang (o Chong Hasang), sono stati canonizzati il 6 maggio 1984, compresi nel primo gruppo di 103 martiri coreani.

Sant'Ampelio
Ampelio è il protettore dei fabbri-ferrai e della città di Bordighera, in Liguria. Visse probabilmente al tempo degli imperatori Teodosio I (329-395) e di Onorio (395-423), prima nella Tebaide e poi in Liguria. Ampelio era un fabbro che si ritirò a condurre vita eremitica nella Tebaide "antica regione dell'Alto Egitto con capitale Tebe"; qui il demonio prese a tentarlo sotto forma di una donna impudica. Ma l'anacoreta, che continuava il suo lavoro, scacciò il demonio brandendo un ferro rovente; da allora ottenne il dono di essere insensibile alle scottature. Come sia giunto in Liguria è sconosciuto; stabilitosi nelle vicinanze di Bordighera continuò nella sua vita di preghiera, operando numerosi miracoli; morì il 5 ottobre attorno al 410. Le sue reliquie nel 1140 furono portate al convento degli Olivetani di Sanremo. Nel 1258 furono traslate a Genova nel convento di Santo Stefano. (Avv.)
Ampelio = vignaiolo, dal greco

Beato Diego da Narbona
Di origine francese, il Beato Diego da Narbona, ricevette un'educazione cristiana e da giovane volle farsi religioso nell'Ordine della Mercede. Con una vita esemplare e umiltà profonda, fu ricompensato da più miracoli tanto che la gente lo chiamava Diego il Buono e per questo, per restare più riservato, per un certo periodo si ritirò nel convento di El Puig presso Valenza in Spagna. Partito per l'Africa in missione di redenzione, nella città di Bonne fu flagellato più volte per il suo zelo e per la fede in Cristo, sopportò per un anno intero, legato con catene mani e piedi, un duro carcere; tuttavia liberò 108 schiavi. Ritornato in patria, morì nel convento di Barcellona mentre era in coro per l'ufficio divino e fu sepolto vicino all'altar maggiore.
L'Ordine lo festeggia il 14 maggio.

Santi Felice e Fortunato
Già in S. Cromazio, i due martiri sono ricordati come ‘ornamento’ della città di Aquileia per i loro glorioso martirio. Ai due santi era dedicata una basilica aquileiese, sorta fra il IV e V secolo, a sud della città antica, in un’area cimiteriale. In una composizione di Venanzio Fortunato (sec. VI) Felice è detto vicentino e Fortunato aquileiese. Sono ricordati anche dal Martirologio geronimiano.
Vicenza, Chioggia
Ad Aquileia, oggi in Friuli, santi Felice e Fortunato, che onorarono questa città con il loro glorioso martirio.

San Costanzo di Vercelli
San Costanzo, tredicesimo vescovo di Vercelli, successore di Sant'Eusebio II, fu insigne poeta e cultore della memoria dei santi locali. San Flaviano promosse inoltre la decorazione con particolari ornamenti, dell'antica basilica eusebiana.
Costanzo = che ha fermezza, tenace, dal latino
Mitra, Pastorale

Sant'Isidoro di Chio
Sant’Isidoro, odiato per la sua intrepida fede cristiana, venne perciò arrestato e gettato in un pozzo presso l’isola greca di Chio nel mar Egeo e morì per annegamento.
Sull'isola di Chio, nel mare Egeo, sant'Isidoro, martire, che si ritiene sia stato gettato in un pozzo.

Sant'Abruncolo di Langres
A Clermont-Ferrand nella regione dell'Aquitania, in Francia, sant'Abrúncolo, vescovo, che, scacciato dalla sede di Langres da parte di Gundobaldo re dei Burgundi, giunto a Clermont-Ferrand, fu posto a capo di quella Chiesa.

San Ponzio di Pradleves
Venerato a Pradleves (CN), ove è festeggiato il 14 maggio. Con San Costanzo avrebbe collaborato all'evangelizzazione della zona compresa tra i torrenti Grana e Maira.
Pradleves (CN)
Palma, Stendardo, Lancia, Scudo

San Massimo
Nella provincia d'Asia, nell'odierna Turchia, san Massimo, martire, che si racconta abbia reso lo spirito a Dio durante la persecuzione dell'imperatore Decio patendo la lapidazione.

Sant'Eremberto di Tolosa
Nel monastero di Fontenelle nel territorio della Neustria, in Francia, sant'Eremberto, già vescovo di Tolosa, che visse seguendo la regola monastica.

San Gallo
Nello stesso luogo (Clermont Ferrand), san Gallo, vescovo, che fu uomo umile e mite, zio di san Gregorio di Tours.

Sante Giusta ed Enedina (Eredina)
In Sardegna, commemorazione delle sante Giusta ed Eredina, martiri.

Santi Vittore e Corona
In Siria, santi Vittore e Corona, martiri, che subirono insieme il martirio.

San Ponzio di Cimiez
A Cimiez in Provenza, in Francia, san Ponzio, martire.

San Cartaco di Lismore
A Lismore in Irlanda, san Cartáco, vescovo e abate.

San Costanzo di Capri
Capri (NA)

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