TuttoSchermo       Chiudi      

Santi Nereo
Nereo e Achilleo, secondo la tradizione riferita da Papa Damaso, erano due militari conquistati alla fede dalla fortezza dei martiri cristiani. Decapitati a Roma sotto Diocleziano (304), furono sepolti nel cimitero di Domitilla sull'Ardeatina e onorati anche in una basilica presso le terme di Caracalla. (Mess. Rom.)
Nereo = gran nuotatore, da Nereo, dio marino greco
Palma
Santi Néreo e Achílleo, martiri, che, come riferisce il papa san Damaso, si erano arruolati come soldati e, spinti da timore, erano pronti ad obbedire agli empi comandi del magistrato, ma, convertitisi al vero Dio, gettati via scudi, armature e lance, lasciarono l'accampamento e, confessando la fede in Cristo, godettero del suo trionfo. In questo giorno a Roma i loro corpi furono deposti nel cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina.

Sant'Achilleo
Nereo e Achilleo, secondo la tradizione riferita da Papa Damaso, erano due militari conquistati alla fede dalla fortezza dei martiri cristiani. Decapitati a Roma sotto Diocleziano (304), furono sepolti nel cimitero di Domitilla sull'Ardeatina e onorati anche in una basilica presso le terme di Caracalla. (Mess. Rom.)
Achille = bruno, scuro, dal greco
Palma
Santi Néreo e Achílleo, martiri, che, come riferisce il papa san Damaso, si erano arruolati come soldati e, spinti da timore, erano pronti ad obbedire agli empi comandi del magistrato, ma, convertitisi al vero Dio, gettati via scudi, armature e lance, lasciarono l'accampamento e, confessando la fede in Cristo, godettero del suo trionfo. In questo giorno a Roma i loro corpi furono deposti nel cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina.

San Pancrazio
Sull'Ardeatina e sull'Aurelia sono stati sepolti i tre martiri Nereo e Achilleo, e Pancrazio. Benchè ricordati tutti e tre al 12 maggio, il loro culto è stato sempre separato, come precisano gli estensori del nuovo calendario: «La memoria dei santi Nereo e Achilleo e la memoria di san Pancrazio vengono celebrate separatamente con formulari propri secondo l'antica tradizione romana». La storia di san Pancrazio, morto in giovane età sotto Diocleziano, è stata arricchita di tanti elementi leggendari dalla sua tardiva «Passio» che è ben difficile isolare le reali vicende storiche di questo che è stato uno dei santi più popolari non solo a Roma e in Italia, ma anche all'estero: è patrono dei Giovani di Azione Cattolica. A lui sono stati dedicati chiese e monasteri: quello di Roma venne fondato da san Gregorio Magno e quello di Londra da sant'Agostino di Canterbury. Il suo sepolcro si trova a Roma nel cimitero di Ottavilla al secondo miglio della via Aurelia, dove Papa Simmaco costruì una basilica in suo onore.
Pancrazio = lottatore, dal tipo di sport greco
Palma
San Pancrazio, martire, che, si dice sia morto ancora adolescente per la fede in Cristo a Roma al secondo miglio della via Aurelia; presso il suo sepolcro il papa san Simmaco innalzò una celebre basilica e il papa Gregorio Magno vi convocò frequentemente il popolo, perché da quel luogo ricevesse testimonianza del vero amore cristiano. In questo giorno si celebra la sua deposizione.

San Filippo di Agira
San Filippo di Agìra, tra i santi dell’Alto Medioevo dell’Italia meridionale è uno dei più popolari, è anche noto e venerato in terra macedone nel IX secolo, in Palestina nel XI e dagl’inizi del XIV secolo a Zebbug nell’isola di Malta. E’ detto di Agira e per distinguerlo dagli altri santi di nome Filippo e perché svolse la sua missione in questa cittadina del centro della Sicilia. Cittadino dell’impero bizantino, santo italogreco, a seconda del centro in cui è venerato  è inoltre indicato come San Filippo il Costantinopolitano, il Trace, il Grande (per distinguerlo da San Filippo diacono palermitano, detto San Filippo il Giovane ), il Siriaco, ‘u niuru (nero). Figlio di ricchi proprietari di armenti, venne in Sicilia per incarico di un papa romano durante la diaspora dall’Oriente verso l’Italia meridionale di monaci ed eremiti verificatisi tra VII e VIII sec. e ha avuto da Dio il dono del miracolo e la forza di vincere le forze del male simboleggiate dal demonio. La sua visione universale di cristianesimo, le sue caratteristiche di vita che ci sono state tramandate, come ha affermato San Giovanni Paolo II, lo pongono nella «lunga ieratica teoria di uomini e donne, che» in terra di Sicilia «in mezzo a difficoltà e persecuzioni, hanno vissuto in semplicità ed integralità il Vangelo», che non fa distinzione alcuna tra gli uomini. Assieme a tantissimi altri santi della Magna Grecia, Filippo di Agira è, come il patriarca ecumenico Bartolomeo I lo ha definito, palese esempio di unità «avendo vissuto l’esperienza meravigliosa e indicibile che la Santa Chiesa di Cristo era universalmente una ed indivisa».
Agira, Calatabiano, Aci San Filippo
Filippo = che ama i cavalli, dal greco
Diavolo sconfitto
Ad Agíra in Sicilia, san Filippo, sacerdote, originario della Tracia.

Beata Imelda Lambertini
Quella di Imelda Lambertini, al secolo Maria Maddalena, è una vicenda che si iscrive nel capitolo della santità dei bambini e degli adolescenti. Nata a Bologna intorno al 1320, morì nel monastero domenicano di Santa Maria Maddalena in Val di Pietra nel 1333, quindi a soli 13 anni circa. Era entrata nel monastero ancora bambina, desiderosa di ricevere l'Eucaristia. Ciò avvenne per via miracolosa, come attesta la tradizione. Questo prodigio l'ha resa modello di devozione eucaristica. Fu Papa Leone XII a confermare nel 1826 il culto della beata, già attestato nel catalogo dei santi e dei beati della Chiesa bolognese del 1582. Il Domenicano Giocondo Pio Lorgna (1870-1928) mise sotto la protezione della beata la Congregazione da lui fondata, le Suore domenicane della beata Imelda, oggi presenti in Italia, Albania, Filippine, Camerun, Brasile e Bolivia. Si occupano di pastorale parrocchiale, scolastica e giovanile. Per «Amare e far amare Gesù Eucaristia», secondo il detto del fondatore.
Imelda = (forse) attiva in battaglia, dall'antico tedesco
A Bologna, beata Imelda Lambertini, vergine, che, accolta fin da piccola come monaca nell'Ordine dei Predicatori, ancor giovinetta, dopo aver ricevuto l'Eucaristia con straordinaria devozione, d'un tratto emise il suo spirito.

Sant'Epifanio di Costanza di Cipro
Nacque ad Eleuteropoli in Palestina verso l'anno 310 da genitori cristiani. Alla morte del padre sarebbe stato adottato da un ricco ebreo, Tryphone. Rinunciò all'eredità lasciandone una parte alla sorella e distribuendo il resto ai poveri. Quindi entrò in monastero. L'esperienza monastica segnò profondamente Epifanio. Conservò lo stile del monaco anche dopo l'ordinazione episcopale. Nel 376 infatti fu nominato vescovo di Salamina, sull'isola di Cipro, dieci chilometri a nord di Famagosta. Durante il suo ministero fondò monasteri e si impegnò in prima persona nella disputa contro lo scisma di Antiochia e le deviazioni dell'origenismo segnalandosi come campione dell'ortodossia ma anche come uomo equilibrato e comprensivo. Una fama che superò i confini di Cipro e resistette anche dopo la sua morte, diffondendosi soprattutto nelle Chiese d'Oriente. Morì nel 403 mentre era in viaggio in mare.
A Salamina sull'isola di Cipro, sant'Epifanio, vescovo, che, insigne per l'ampiezza di erudizione e la conoscenza della letteratura sacra, rifulse anche per la santità di vita, lo zelo per la fede cattolica, la generosità verso i poveri e il dono dei miracoli.

Beato Giovanni de Segalars
Originario di Barcellona, il Beato Giovanni de Segalars, entrò nel convento mercedario della stessa città dove ne fu anche il XXI° priore. Come procuratore generale dell'Ordine nel 1439, fu inviato al concilio di Basilea per trattare diverse questioni, passò poi a Napoli per parlare con il Re Alfonso V° e l'anno seguente fu inviato nuovamente a Basilea; da questa città fece visita più volte al papa. Nel 1447, mentre andava come redentore a Tunisi in Africa, la nave fece naufragio; morirono molte persone dell'equipaggio ed egli si salvò quasi per miracolo però perdendo tutto il capitale della redenzione. Morì in pace nella sua città il 24 ottobre 1466 e fu sepolto nella chiesa del suo convento vicino all'altare maggiore.
L'Ordine lo festeggia il 12 maggio.

Beata Giovanna di Portogallo
Figlia del re Alfonso V di Portogallo, fin da bambina manifestò un'ardente sete di santità e il desiderio di consacrarsi a Cristo. Ma solo dopo aver vinto le forti opposizioni del padre e della corte, poté entrare nel monastero di Aveiro. Il fratello e il padre la costrinsero ripetutamente e con prepotenza a lasciare il monastero, per proporle dei matrimoni a scopo politico. Giovanna riuscì sempre a ritornare nel monastero di Aveiro, dove condusse una vita di austera penitenza e di umiltà.
Ad Aveiro in Portogallo, beata Giovanna, vergine, che, figlia del re Alfonso V, rifiutate più volte le nozze, preferì servire nell'Ordine dei Predicatori, divenendo rifugio per i poveri, gli orfani e le vedove.

San Crispolto (Crispolito) e compagni
Una favolosa passio del XII sec. racconta che Crispolito, oriundo di Gerusalemme, fu mandato da san Pietro a predicare il Vangelo in Italia. Giunto a Bettona (Umbria), operò anche dei miracoli e fu consacrato vescovo da san Brizio. Arrestato dai soldati dell'imperatore Massimiano, fu ucciso tra aspri tormenti. Sua sorella Tutela,insieme con altre dodici donne, voleva seppellire il suo corpo e quelo di un certo Baronzio, ucciso con lui, ma furono arrestate e anch'esse uccise.

San Germano
Il patriarca di Costantinopoli San Germano, insigne per dottrina e virtù, riprese l'imperatore iconoclasta Leone l'Isaurico, autore di un editto contro le sacre immagini.
A Costantinopoli, san Germano, vescovo, insigne per dottrina e virtù, che con il coraggio della fede rimproverò l'imperatore Leone l'Isaurico per aver promulgato l'editto contro le sacre immagini.

San Domenico della Calzada
Nella Castiglia in Spagna, in una località poi insignita del suo nome, san Domenico, detto della Calzada, sacerdote, che costruì ponti e strade ad uso dei pellegrini di Santiago di Compostela e provvide con amore alle loro necessità nelle celle e nella foresteria che in questo luogo aveva fatto costruire.

Santa Rictrude
Nel monastero di Marchiennes vicino a Cambrai in Austrasia, nel territorio dell'odierna Francia, santa Rictrude, badessa, che, dopo la morte violenta di suo marito Adalbaldo, su consiglio di sant'Amando prese il sacro velo e con grande rettitudine governò le vergini consacrate.

San Modoaldo
A Treviri nella Renania in Austrasia, nel territorio dell'odierna Germania, san Modoaldo, vescovo, che costruì e ornò chiese e monasteri, istituì molte comunità di vergini e fu sepolto accanto alla sorella Severa.

Santi Cirillo e sei compagni
A Galatz nella Mesia, nell'odierna Romania, san Cirillo, che subì il martirio insieme a sei compagni.

       Chiudi