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Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei
Supplica
La devozione alla Vergine del Rosario nella cittadina di Pompei risale all’arrivo, come amministratore dei beni della contessa Marianna Farnararo vedova De Fusco, dell’avvocato Bartolo Longo, tornato alla fede dopo un lungo periodo di crisi. Per offrire un riscatto civile e morale a popolazioni abbandonate da secoli nella loro miseria, decise di propagare la preghiera del Rosario. Per questo scopo, ricevette in dono un quadro raffigurante la Madonna in trono con Gesù Bambino sulle ginocchia, in atto di consegnare la corona del Rosario a santa Caterina da Siena e a san Domenico di Guzman. Il dipinto, inizialmente conservato nella piccola chiesa parrocchiale, fu poi trasferito nella nuova chiesa, in seguito diventata Santuario e Basilica Pontificia. Al Santuario sono annesse numerose opere caritative, tutte ideate da Bartolo Longo, che la Chiesa onora come Beato dal 1980. I giorni che vedono il maggior afflusso di pellegrini a Pompei sono l’8 maggio e la prima domenica di ottobre, quando viene solennemente recitata la Supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pompei, composta dallo stesso Beato Bartolo Longo.

Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza
Il Santuario di Cussanio dedicato a Maria Madre della Divina Provvidenza, eretto a memoria delle apparizioni del 1521: e la Vergine che appare a Bartolomeo Coppa e gli dona tre miracolosi pani.

Beata Vergine Maria dello Sterpeto
Barletta (BA), Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie

Beata Ulrica Nisch
Francesca Nisch nacque ad Oberdorf-Mittelbiberach (diocesi di Rottenburg-Stuttgart) il 18 settembre 1882 in Germania, prima di undici figli di una famiglia estremamente povera. Terminata la scuola dovette aiutare nel sostenere la famiglia, andando a servizio in varie famiglie. Nel 1903 fu colpita da una grave forma di erisipela e ricoverata nell'ospedale di Rorschach dove conobbe le Suore di Carità della Santa Croce di Ingenbohl, scoprendo così la vocazione religiosa. Accolta nella loro Casa provinciale di Hegne presso Costanza, cambiò il nome di Francesca in Ulrica e il 24 aprile 1907 emise la professione religiosa. Fu mandata come addetta alla cucina nell'ospedale di Bühl nel Mittelbaden, poi come seconda cuoca nella Casa di San Vincenzo di Baden-Baden dove rimarrà per quattro anni fino all'agosto 1912. Lavori pesanti e una vita di rinuncia esaurirono le forze di suor Ulrica, colpita dalla tubercolosi nel maggio 1912 fu ricoverata nell'ospedale di Santa Elisabetta presso la Casa di Hegne, dove all'età di 31 anni, morì l'8 maggio 1913. È stata proclamata beata da Giovanni Paolo II nel 1987.
Ulrica = ricca di beni, dal tedesco
Nel territorio di Hegne nel Baden in Germania, beata Ulderica (Francesca) Nisch, vergine, delle Suore della Carità della Santa Croce, che nei servizi più umili, specialmente nelle mansioni di aiuto cuoca, si dimostrò instancabile ancella del Signore.

San Vittore il Moro
Le notizie più antiche su di lui le abbiamo da Sant’Ambrogio nell’Explanatio evangelii secundum Lucam e soprattutto nell’Inno in onore dei martiri Vittore, Narbore e Felice, soldati originari della Mauritania, di stanza a Milano, che morirono a Lodi in difesa della fede. Negli Atti, invece che risalgono al VIII secolo, si tramanda che Vittore si rifiutò di continuare a prestare servizio militare. Trascinato nell’ippodromo del Circo alla presenza di Massimiano Erculeo e del suo consigliere Anulino, rifiutò di tradire la fede nonostante tormenti a cui fu sottoposto. Flagellato e incarcerato, dopo un’evasione quasi miracolosa, fu di nuovo catturato e decapitato. Il suo corpo sarebbe stato ritrovato dal vescovo S. Materno.
Vittore = vincitore, dal latino
Palma
A Milano, commemorazione di san Vittore, martire, che, di origine mora, mentre era soldato nell'esercito imperiale, all'imposizione da parte di Massimiano di sacrificare agli idoli depose le armi e, condotto a Lodi, morì decapitato con la spada.

Beato Luigi Rabatà
Della sua vita non si hanno molte notizie. Di certo si sa che Luigi Rabatà era nato ad Erice, nel Trapanese, probabilmente nel 1443 e che entrò presto nel Carmelo di Trapani, dedicato all'Annunziata. Fu poi priore del convento carmelitano riformato di Randazzo (nel Catanese), dove morì nel 1490. Secondo la tradizione la sua morte fu causata da una ferita alla testa procuratagli da una freccia scagliata da un prepotente signorotto locale, tal Antonio Cataluccio, di cui padre Luigi aveva condannato fermamente e ripetutamente i costumi. Padre Luigi agonizzò per diversi mesi, ma nonostante ciò perdonò il suo feritore. Il suo corpo fu dapprima sepolto nel convento della cittadina siciliana e fu poi traslato "nel 1913" sotto l'altare dell'Assunzione nella basilica di Santa Maria. È beato dal 1841.
A Randazzo in Sicilia, beato Luigi Rabata, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani, fedelissimo nell'obbedienza alla regola e fulgido esempio di carità verso i nemici.

Beato Raimondo da Tolosa
Figlio del conte de Montfort e cugino del Beato Giorgio da Lauria, il Beato Raimondo da Tolosa di Francia, passando per la Spagna fece visita al santuario di Montserrat e qui davanti alla Vergine Santa decise di entrare nell'Ordine Mercedario. Prese l'abito nel convento di Sant'Eulalia in Barcellona ed in breve tempo si sparse la notizia che il giovane conte si era fatto religioso. Appena saputo ciò, il ventiquattrenne Beato Giorgio lo raggiunse e vani furono tutti i suoi tentativi minacciosi per fare uscire il cugino dalla vita religiosa. Fu zelante predicatore e virtuoso pieno di meriti, nel 1335 Papa Benedetto XII° lo nomina cardinale Prete di Santa Romana Chiesa del titolo di Santo Stefano in Monte Clelio, lavorò instancabilmente per la redenzione degli schiavi e convertì molti giudei a Cristo che tanto rifulse nell'Ordine. Avvertito divinamente della sua morte, in pace si addormentò nel Signore. L'Ordine lo festeggia l'8 maggio.

Sant'Amato Ronconi
Amato Ronconi nacque a Saludecio da una ricca famiglia verso il 1225. Rimasto presto orfano, trascorse la sua giovinezza con la famiglia del fratello Giacomo. Deciso a vivere secondo il Vangelo si dedicò in un primo tempo all'accoglienza dei poveri e dei pellegrini costruendo per loro un ospizio sul Monte Orciale. Donate poi tutte le sue sostanze ai poveri si ritirò ad una vita di rigorosissima penitenza. Compì ben quattro pellegrinaggi alla tomba dell'apostolo Giacomo a Compostela. Morì nel 1292 all'età di sessantasei anni. Papa Pio VI ne confermò il culto nel 1776. Il 9 ottobre 2013 Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche del Beato Amato e lo ha infine canonizzato il 23 novembre 2014.
A Saludecio, oggi in Romagna, beato Amato Ronconi, insigne per lo spirito di ospitalità e l'assistenza ai pellegrini.

Beata Maria Teresa Demjanovich
Teresa Demjanovich, nata negli Stati Uniti da genitori emigrati dalla Slovacchia, aspirava diventare monaca carmelitana, ma le fu impedito da problemi alla vista e dal dover assistere la madre malata. Alla morte del padre e dopo aver riconosciuto che il suo servizio poteva essere prestato tramite l’insegnamento, per cui era molto dotata, entrò tra le Suore della Carità di Santa Elisabetta, col nome di suor Miriam Teresa. Scrisse testi teatrali, poesie e meditazioni spirituali. Ammalatasi gravemente, morì nell’ospedale della città di Elizabeth, nel New Jersey, a 26 anni. È stata beatificata a Newark il 4 ottobre 2014. I suoi resti mortali attualmente riposano presso la cappella della Sacra Famiglia, adiacente alla Casa Madre delle Suore della Carità di Santa Elisabetta.

Sant'Agazio (Acacio)
Sant'Acacio (o Agazio) morì martire intorno al 304. Centurione cappadoce dell'esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal Proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano. L'imperatore Costantino il Grande costruì una chiesa-santuario in suo onore alla Karìa di Costantinopoli. Da almeno tredici secoli (dopo l'introduzione del rito bizantino nella diocesi di Squillace a seguito della soggezione della stessa al patriarcato di Costantinopoli) è Patrono della città e della diocesi di Squillace (ora arcidiocesi di Catanzaro-Squillace).
Squillace (CZ), Guardavalle (CZ)
Agazio = buono, dal greco
Palma
A Bisanzio, sant'Acacio, soldato, martire.

Beata Maria Caterina di Sant'Agostino (Catherine Simon de Longpré)
La beata francese Maria Caterina di Sant’Agostino (al secolo Catherine Simon de Longpré), Suora Ospedaliera della Misericordia dell’Ordine di Sant’Agostino, si dedicò alla cura degli infermi confortandoli ed infondendo speranza nei loro cuori. Giovanni Paolo II la beatificò il 23 aprile 1989.
Nel Québec in Canada, beata Maria Caterina di Sant'Agostino (Caterina) Symon de Longprey, vergine delle Suore Ospedaliere delle Misericordia dell'Ordine di Sant'Agostino, che, dedita alla cura degli infermi, si distinse nel dare loro speranza e consolazione.

Sant'Ida (Ita)
Sposa di Pipino di Landen, madre di Gertrude di Nivelles e di Begge, costruí nel 640 il monastero di Nivelles, per consiglio di s. Amando. ponendovi la propria figlia Gertrude come badessa. Morì dodici anni piú tardi (l'8 magg. 652) e fu sepolta nella chiesa di S. Pietro. La sua festa si celebra l'8 maggio.
Ida = battaglia, guerriera, dall'anglosassone

Beati Domenico di San Pietro e Pietro de Alos
Esempio di vita dedita tutta al Signore, i Beati Domenico di San Pietro e Pietro de Alos, mercedari redentori, vennero inviati in Africa per redimere, liberarono 187 schiavi dal duro giogo dei mori. Pieni di virtù e con una santa morte andarono in paradiso.
L'Ordine li festeggia l'8 maggio.

Beato Antonio (Antonin Jan Eugeniusz) Bajewski
Nel campo di sterminio di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, beato Antonio Bajewski, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, durante l'imperversare della guerra, crudelmente torturato in carcere per la sua fede raggiunse la gloria di Dio.

San Benedetto II
(Papa dal 26/06/684 al 8/05/685)
Romano, durante il suo pontificato l'imperatore rinunciò al privilegio di confermare l'elezione del pontefice.
Sempre a Roma, san Benedetto II, papa, che fu amante della povertà, umile e mansueto e rifulse per la pazienza e per le elemosine.

San Wirone (Wiro)
A Roermond sulla Mosa nel Brabante in Austrasia, nel territorio dell'odierna Olanda, san Viro, che insieme ai suoi compagni Plechelmo e Odgero si ritiene si sia adoperato per l'evangelizzazione di questa regione.

Sant'Arsenio
Presso il monte Scete in Egitto, sant'Arsenio, che fu, secondo la tradizione, diacono della Chiesa di Roma; ritiratosi a vita solitaria al tempo dell'imperatore Teodosio, pieno di ogni virtù rese lo spirito a Dio.

Sant'Odgero
A Roermond sulla Mosa nel Brabante in Austrasia, nel territorio dell'odierna Olanda, san Viro, che insieme ai suoi compagni Plechelmo e Odgero si ritiene si sia adoperato per l'evangelizzazione di questa regione.

Beato Angelo di Massaccio
Nel monastero di Santa Maria della Serra nelle Marche, beato Angelo da Massaccio, sacerdote dell'Ordine dei Camaldolesi e martire, strenuo difensore dell'osservanza del giorno del Signore.

San Desiderato di Bourges
A Bourges nella regione dell'Aquitania, in Francia, san Desiderato, vescovo, che fu dapprima guardasigilli del re e dotò questa Chiesa di reliquie dei martiri.

San Gibriano
Nel territorio di Châlons in Francia, san Gibriano, sacerdote, che, venuto dall'Irlanda, fu pellegrino per Cristo in Francia.

San Martino di Saujon
A Saujon nel territorio di Saintes sempre in Francia, san Martino, sacerdote e abate.

San Metrone
A Verona, san Metrone, eremita, che si dice abbia condotto un'austera vita di penitenza.

Sant'Elladio di Auxerre
Ad Auxerre nella gallia lugdunense, in Francia, sant'Elladio, vescovo.

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