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Santi Filippo e Giacomo il Minore
L'apostolo Filippo e Giacomo il minore vengono ricordati lo stesso giorno, poiché le loro reliquie furono deposte insieme nella chiesa dei Dodici Apostoli a Roma.
Filippo (primo secolo) era originario della città di Betsaida, la stessa degli apostoli Pietro e Andrea. Discepolo di Giovanni Battista, fu tra i primi a seguire Gesù e, secondo la tradizione, evangelizzò gli Sciti e i Parti.
Giacomo (primo secolo) era figlio di Alfeo e cugino di Gesù. Ebbe un ruolo importante nel concilio di Gerusalemme (50 circa) divenendo capo della Chiesa della città alla morte di Giacomo il Maggiore. Scrisse la prima delle Lettere Cattoliche del Nuovo Testamento. Secondo Giuseppe Flavio (37 circa - 103) fu lapidato tra il 62 e il 66. Tuttavia l'attendibilità del racconto è dubbia.

San Filippo
Filippo, nato a Betsaida, fu tra i primi ad essere chiamato da Gesù. Spesso confuso con il diacono Filippo, al di là delle notizie forniteci dal quarto Vangelo, la tradizione e su di lui non è sempre concorde. Sicuramente evangelizzò, sotto Domiziano, la Frigia, dove sembra sia morto crocifisso a testa in giù.
Filippo = che ama i cavalli, dal greco
Croce, Pani e pesciFesta dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli. Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell'antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.

San Giacomo il Minore
Giacomo, detto il Minore per distinguerlo dal fratello di Giovanni, divenne vescovo di Gerusalemme dopo la morte di Giacomo il Maggiore e la partenza di Pietro. Occupò una posizione di rilievo negli Atti degli Apostoli ed è autore di una lettera “ cattolica “ alle “ dodici tribù della diaspora “, che è come un’eco del “Discorso della montagna”. Il suo ascetismo gli conquistò la stima anche di ebrei ortodossi, molti dei quali si convertirono. Sembra sia stato lapidato nel 62 d.C..
Giacomo = che segue Dio, dall'ebraico
Festa dei santi Filippo e Giacomo, Apostoli. Filippo, nato a Betsaida come Pietro e Andrea e divenuto discepolo di Giovanni Battista, fu chiamato dal Signore perché lo seguisse; Giacomo, figlio di Alfeo, detto il Giusto, ritenuto dai Latini fratello del Signore, resse per primo la Chiesa di Gerusalemme e, durante la controversia sulla circoncisione, aderì alla proposta di Pietro di non imporre quell'antico giogo ai discepoli convertiti dal paganesimo, coronando, infine, il suo apostolato con il martirio.

San Giovenale di Narni
Pochi i dati biografici su Giovenale, mentre sicure sono quelle che riguardano il suo culto. Il codice Bernense del Martirologio Geronimiano lo ricorda il 3 maggio unito ai tre martiri della via Nomentana e nelle Homiliae in Evangelium ricorda un vescovo di Narni, di nome Giovenale, qualificandolo martire. I Martirologi di Floro e di Adone lo menzionano con questa indicazione: «Natale sancti Juvenalis episcopi et confessoris». Di Giovenale esiste inoltre una «Vita» scritta dopo il secolo VII di scarso valore storico, secondo cui, egli era di origine africana e, ordinato da papa Damaso, fu primo vescovo di Narni. Sempre secondo questa «Vita», fu sepolto alla Porta Superiore della città sulla via Flaminia. Il sepolcro di Giovenale, su cui fu costruito un oratorio attribuito al suo successore Massimo, fu molto onorato nell'antichità e si conserva tuttora nella cattedrale di Narni. L'iscrizione non è antica, forse è contemporanea alla «Vita». Nel IX secolo il corpo di Giovenale fu trafugato insieme con quello dei santi Cassio e Fausta e trasportato a Lucca, ma in seguito fu restituito a Narni.
Fossano, Narni
Bastone pastorale
A Narni in Umbria, san Giovenale, venerato come primo vescovo di questa città.

Beato Edoardo Giuseppe Rosaz
Il beato Edoardo Giuseppe Rosaz fu vescovo di Susa. Era nato nella cittadina piemontese il 15 febbraio 1830, penultimo di sette figli di una famiglia benestante. Entrato in seminario quindicenne, fu ordinato sacerdote nel 1854. Canonico del Capitolo della Cattedrale, si fece presto conoscere per la sua attenzione verso i più poveri. E fu proprio questo grande attenzione per la carità che lo portò a entrare in contatto, a Torino, con san Giovanni Bosco e col canonico Anglesio, successore del Cottolengo alla Piccola Casa della Divina Provvidenza. Per dare risposte alle tante ragazze che chiedevano aiuto promosse la nascita delle Suore francescane missionarie di Susa. Nel 1877, Pio IX lo chiamò alla guida della diocesi. Morirà il 3 maggio 1903 dopo un episcopato segnato dalle sue visite, compiute anche a piedi, alle più sperdute parrocchie di montagna. Giovanni Paolo II l'ha proclamato beato a Susa il 14 luglio 1991.
A Susa in Piemonte, beato Edoardo Giuseppe Rosaz, vescovo, che tenne per venticinque anni la cura apostolica del popolo a lui affidato, e soprattutto dei poveri, e fondò la Congregazione delle Suore del Terz'Ordine di San Francesco.

Beato Arnaldo de Rossinol
Appartenente alla famiglia spagnola dei Rossinol e degli Olivella, il Beato Arnaldo rimase orfano e lo zio, arcivescovo di Tarragona, lo prese nel suo palazzo, poi lo fece ammettere alla corte di Re Pietro III° il quale gli fece un ricco dono. Ma il giovane ben presto abbandonò la corte e staccò il cuore dalle grandezze mondane per entrare nell'Ordine Mercedario come cavaliere laico. Si distinse così grandemente per la pratica di tutte le virtù che lo inviarono in redenzione prima in Andalusia poi a Tunisi in Africa dove, donandosi anche come ostaggio, liberò molti schiavi. Per lo zelo e la prudenza dimostrata nel trattare i riscatti, al suo ritorno fu nominato commendatore del convento di Lerida ricevendo così una grande stima da tutti i cavalieri che il 12 novembre 1308 lo proclamarono Maestro Generale.
Governò l'Ordine fino alla morte avvenuta a causa di una grave malattia nel convento di Santa Maria degli Angeli in El Puig presso Valenza, il 3 maggio 1317 e santamente andò nella pace del Signore.
L'Ordine lo festeggia il 3 maggio.

San Guglielmo da Firenze
Nato a Firenze dalla famosa famiglia dei conti di Gueda, San Guglielmo Novelli, chiamato anche con il nome di Fiorentino, avendo conosciuto un religioso mercedario di Napoli, decise di entrare nell'Ordine della Mercede. Nominato redentore e inviato in Africa, fu colui che trovò San Pietro Armengol appeso ad un albero con una corda al collo ma conservato vivo dalla Vergine Maria. Fu procuratore generale dell'Ordine e riconciliò in Italia molte lotte tra Guelfi e Ghibellini tanto che il Papa Alessandro IV° per riconoscenza accordò grandi privilegi all'Ordine. Inviato nuovamente in redenzione ad Algeri fu tenuto in ostaggio per i cristiani ed infine a causa della difesa cattolica fu crocifisso nell'anno 1330. L'Ordine lo festeggia il 3 maggio.

San Teodosio di Pecersk
Teodosio fu, dopo Barlaam, il secondo successore di sant'Antonio Peciersckij. È ritenuto, però, il vero fondatore del più importante monastero russo, la «lavra» di Kiev, e il promotore della vita cenobitica in Russia. Nato nel 1029 nei pressi di Kiev da famiglia agiata, dopo aver tentato un pellegrinaggio in Terra Santa si fece monaco. Fu uno dei primi discepoli di Antonio e, poi, igumeno del monastero. Con lui la comunità si allargò e assunse una regola. Morì nel 1074. Riposa nella basilica dell'Assunzione, da lui fatta costruire.
A Kiev nell'odierna Ucraina, san Teodosio, abate, che fondò il monastero 'delle Grotte', nel quale si tramanda che abbia dato inizio alla vita cenobitica in questa regione.

Beata Emilia Bicchieri
Fondò con l'eredità paterna il monastero domenicano di Santa Margherita a Vercelli, ove sin dall'età di 18 anni volle servire il Redentore seguendo l'austero itinerario che Egli stesso le aveva indicato. La rettitudine d'intenzione che esclude dal nostro agire fini secondi mantenendoci costantemente protesi verso Dio e la filiale gratitudine per i doni ricevuti sono le due doti dominanti della sua vita spirituale.
A Vercelli, beata Emilia Bicchieri, vergine dell'Ordine di san Domenico, che, sebbene nominata più volte priora, svolse con letizia di spirito tra le sue consorelle i più umili servizi domestici.

San Stanislao Kazimierczyk
Il polacco San Stanislao Kazimierczyk, sacerdote professo dell’Ordine dei Canonici Regolari Lateranensi, spinto dalla carità pastorale fu diligente dispensatore della parola di Dio, maestro di spirito ed assai richiesto per le confessioni. Giovanni Paolo II confermò il suo culto “ab immemorabili” il 21 dicembre 1992. Benedetto XVI lo ha canonizzato il 17 ottobre 2010.
A Kazimierz in Polonia, beato Stanislao, sacerdote e canonico regolare, che, mosso da carità pastorale, fu solerte ministro della parola di Dio, maestro di vita spirituale e ambíto confessore.

Beata Maria Leonia Paradis
Nella città di Sherbrooke nel Québec in Canada, beata Maria Leonia (Alodia) Paradis, vergine, che fondò la Congregazione delle Piccole Suore della Santa Famiglia per assistere i sacerdoti nel loro operato e nella vita ordinaria.

San Conlaedo
A Kildare in Irlanda, san Conlaédo, vescovo, che fu compagno di santa Brigida nella cura spirituale del suo monastero e degli altri posti sotto la sua giurisdizione ed ebbe grande autorità presso i prelati del luogo.

Sant'Ansfrido di Utrecht
Nel monastero di Fohorst nelle Fiandre, nel territorio dell'odierno Belgio, transito di sant'Ansfrido, vescovo di Utrecht, che, colpito da cecità, si ritirò in questo luogo.

San Pietro di Argo
Ad Argo in Grecia, san Pietro, vescovo, che si adoperò con somma carità per i poveri e gli schiavi e per la fede provvide incessantemente alla composizione di ogni dissidio.

Santi Evenzio, Alessandro e Teodulo
A Roma al settimo miglio della via Nomentana, santi Evenzio, Alessandro e Teodúlo, martiri.

Santi Timoteo e Maura
Ad Antinoe nella Tebaide in Egitto, santi Timoteo e Maura, martiri.

Beato Adamo di Cantalupo in Sabina
Adamo = nato dalla terra, dall'ebraico

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