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San Cleto (Anacleto)
Terzo papa dopo Pietro e Lino, Anacleto ebbe un singolare destino: sdoppiato in due persone distinte, Cleto e Anacleto, aveva due feste diverse nel Martirologio Romano, una quella odierna, l'altra il 13 luglio. L'errore sembra sia dovuto a un antico copista che stilando una lista dei papi inserì entrambi i nomi. Cleto in realtà è solo un abbreviativo. Studi moderni, poi, hanno chiarito l'equivoco. Sulla base degli studi del Duchesne, infatti, l'orientamento attuale è che Anacleto e Cleto siano una sola persona: perciò la Congregazione dei riti nel 1960 abolì la festa del 13 luglio, lasciando solo quella del 26 aprile. Pochi i dati biografici di questo pontefice (ritratto qui a alto con il Pallio nella forma antica, la stessa usata domenica da Benedetto XVI durante la Messa di inizio pontificato). Di origine ateniese, fu papa dal 79 al 90, e si rese benemerito per aver edificato una «memoria», un sepolcro a san Pietro, presso il quale fu poi sepolto egli stesso. Altro personaggio con cui in passato si è confuso Anacleto è anche Marcellino, che però fu papa quasi due secoli più tardi e il cui martirio sembra fu aggiunto per motivi apologetici.
Anacleto = invocato, chiamato, dal greco
A Roma, commemorazione di san Cleto, papa, che resse la Chiesa di Roma per secondo dopo l'apostolo Pietro.

San Ricario di Celles
San Ricario, in francese saint Riquier, nacque a Celles, nei pressi di Amiens, nella Francia settentrionale. A quel tempo tale zona era ancora prevalentemente pagana ed egli fu istruito nella fede cristiana da due missionari irlandesi, che era riuscito miracolosamente a salvare dalla ferocia omicida del popolo. Divenne sacerdote e intraprese con successo una campagna missionaria. In seguito si trasferì in Inghilterra per espandere il raggio d'azione della sua opera di evangelizzazione, ma soprattutto per riscattare e rimpatriare alcuni prigionieri. Secondo alcune leggende, il santo fondò anche un'abbazia nel suo paese natale sullo stile monastico di san Colombano. Ciò risulta però storicamente poco credibile e pare dunque più probabile che abbia fondato solo una chiesa, attorno alla quale in un'epoca successiva si sviluppo poi l'abbazia. Invecchiando intraprese una vita solitaria, ritirandosi nella foresta di Crécy: qui fondò una comunità monastica, ove trascorse il resto dei suoi giorni. Morì il 26 aprile di un anno imprecisato, che la tradizione identifica con il 645.
Bastone pastorale
Nell'eremo della selva di Crecy presso Amiens nel territorio della Neustria in Francia, san Ricario, sacerdote, che, mosso dalla predicazione dei monaci scozzesi, si convertì a una vita di penitenza.

Beato Giulio (Julio) Junyer Padern
Il sacerdote salesiano spagnolo Julio Junyer Padern era nato in Villamaniscle (nella Gerona) il 30 ottobre 1892, ed entrò sin da piccolo in una delle case di Don Bosco. Passò a Campello (Alicante) e Carabanchel (Madrid), facendo la sua professione come salesiano nel 1912. Lavorò poi a Baracaldo (Vizcaya) e Campello, prima di essere ordinato sacerdote nel 1921. Si dedicò sempre alla formazione dei giovani salesiani. Amava la musica e la letteratura. Iniziata la guerra civile, si nascose a Gerona, da dove organizzò spedizioni attraverso la frontiera francese per salvare i giovani salesiani. Ad un certo punto fu arrestato e giudicato nel tribunale per spionaggio ed alto tradimento e condannato a morte. Dopo aver dato un grande esempio di fede nella prigione di Barcellona, venne fucilato il 26 aprile 1938.
Nel villaggio di Montjuic vicino a Gerona sempre in Spagna, beato Giulio Junyer Padern, sacerdote della Società Salesiana e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, meritò di conseguire mediante il martirio la gloria della vita eterna.

Beato Stanislaw Kubista
«La tua vita non vale più niente». Pronunciando queste parole sprezzanti un nazista soffocò il già agonizzante sacerdote verbita polacco Stanislaw Kubista nel lager di Sachsenhausen. Era il 26 aprile 1940. Nato in Alta Slesia (allora Prussia), nel 1898, Kubista era divenuto prete nel 1927. Le sue attività di apostolato principali furono la letteratura e il giornalismo sulle riviste «Il piccolo missionario», «Il tesoro familiare» e «Il Messaggero di san Giuseppe», santo di cui era molto devoto.
Nel campo di prigionia di Sachsenhausen in Germania, beato Stanislao Kubista, sacerdote della Società del Verbo Divino e martire, che, durante l'occupazione militare della Polonia in tempo di guerra da parte di un regime nemico di Dio, in questo carcere esalò il suo spirito tra atroci torture. Insieme a lui si commemora il beato Ladislao Goral, vescovo ausiliare di Lublino, che nello stesso luogo e durante la medesima persecuzione difese con coraggio la dignità umana e della fede, morendo in prigione di malattia in un giorno sconosciuto.

Beato Ladislao (Wladyslaw) Goral
Wladyslaw Goral, vescovo ausiliare di Lublin, cadde vittima dei nazisti in odio alla sua fede cristiana. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.Nel campo di prigionia di Sachsenhausen in Germania, beato Stanislao Kubista, sacerdote della Società del Verbo Divino e martire, che, durante l'occupazione militare della Polonia in tempo di guerra da parte di un regime nemico di Dio, in questo carcere esalò il suo spirito tra atroci torture. Insieme a lui si commemora il beato Ladislao Goral, vescovo ausiliare di Lublino, che nello stesso luogo e durante la medesima persecuzione difese con coraggio la dignità umana e della fede, morendo in prigione di malattia in un giorno sconosciuto.

Beata Alda (Aldobrandesca) da Siena
Nacque a Siena il 28 febbraio 1245 dal nobile Pietro Francesco Ponzi e da Agnese Bulgarini. Alda, dopo una buona educazione, fu data in sposa al concittadino Bindo Bellanti, uomo «virtutibus ornatissimus», dal quale, però, non ebbe figli. Dopo la morte prematura del marito, Alda vestì l'abito del Terz'ordine degli Umiliati e si diede a vita penitente nella solitudine di una sua piccola proprietà. Passò gli ultimi anni nell'ospedale di Sant'Andrea, in seguito detto di Sant'Onofrio, dedicandosi al servizio dei poveri, degli infermi e dei pellegrini. Morì il 26 aprile 1309 e fu sepolta nella chiesa di San Tommaso in Siena, appartenente agli Umiliati. Il suo culto ebbe diffusione nell'Ordine degli Umiliati. (Avv.)
Alda = estremamente bella, dal celtico

Santo Stefano di Perm
Nel monastero della Trasfigurazione di Mosca, in Russia, ricorre oggi l'anniversario della morte di Santo Stefano, vescovo di Perm. Evangelizzò gli indigeni, si industriò nel cercare nuove forme per i caratteri dell'alfabeto, celebrò la liturgia in lingua volgare, distrusse i falsi idoli, costruì chiese e confermò soprattutto la verità della fede. Fu canonizzato dalla Chiesa Ortodossa Russa e, riconosciuto ciò da parte cattolica, è commemorato anche dal Martyrologium Romanum.
Nel monastero della Trasfigurazione a Mosca in Russia, deposizione di santo Stefano, vescovo di Perm, che per evangelizzare gli indigeni Zyrjani ideò per loro un alfabeto, celebrò la liturgia nella loro lingua nativa, abbattè gli idoli, costruì chiese e soprattutto confermò le verità di fede.

Beato Ramón Oromí Sullà
Sacerdote, consulente per molti anni e anche segretario generale dell'Istituto. È stato direttore dell'Associazione della Sacra Famiglia della rivista Sacra Famiglia. Autore della prima biografia di San Giuseoppe Manyanet e altri scritti. Ha dedicato molti anni alla formazione scientifica e religiosa dei giovani. Predicatore zelante e propagatore delle glorie della Sacra Famiglia a favore delle famiglie. La rivoluzione lo ha sorpreso a Balneario de Vallfogona de Riucorp, ma da qui si rifugia a Barcellona. Qui il 26 aprile 1937 firma una dichiarazione confessando la sua identità sacerdotale. Deportato a S. Elia è poi ucciso Moncada, il 26 aprile 1937. I suoi resti sono stati gettati nella fossa comune.

San Raffaele Arnaiz Baron
Nel monastero di sant’Isidoro di Duenas il beato spagnolo Raffaele Arnàiz Baròn, fratello dell’Ordine dei Cistercensi Riformati o di Stretta Osservanza, colpito ancora novizio da grave malattia, sopportò con grande pazienza l’infermità, confidando sempre nel Signore. Giovanni Paolo II lo beatificò il 27 settembre 1992. Benedetto XVI lo ha canonizzato in Piazza San Pietro l'11 ottobre 2009.
Nel monastero di Sant'Isidoro di Dueñas in Spagna, beato Raffaele Arnáiz Barón, religioso dell'Ordine Cistercense, che, colpito ancora novizio da una grave malattia, con strenua pazienza sopportò la malferma salute confidando sempre in Dio.

San Pascasio Radberto
«Figlio di nessuno», viene raccolto e cresciuto dalle monache di Soissons. Divenuto religioso e abate di Corbie, ha lasciato numerose opere ascetiche e teologiche.
Nel monastero di Corbie sempre in Neustria, san Pascasio Radberto, abate, che espose con lucidità e chiarezza la dottrina del vero Corpo e Sangue del Signore nel mistero dell'Eucaristia.

Santi 38 Martiri Mercedari di Auterive
Nel convento di Sant'Eulalia di Auterive in Francia, 38 Santi mercedari furono uccisi con crudeli torture dagli Ugonotti e confessarono con il loro sangue la verità della fede cattolica unendosi alla corona dei martiri di Cristo nell'anno 1570.
L'Ordine li festeggia il 26 aprile.

Beati Domenico e Gregorio
In Aragona, in Spagna, beati Domenico e Gregorio, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori, che, viaggiando insieme senza oro né argento e mendicando ogni giorno il cibo, annunciavano a tutti la parola di Dio.

San Primitivo
Nel territorio di Gabi al trentesimo miglio della via Prenestina, san Primitivo, martire.

San Basileo di Amasea
Ad Amasea nel Ponto, san Basiléo, vescovo e martire sotto l'imperatore Licinio.

Santi Guglielmo e Pellegrino
A Foggia, santi Guglielmo e Pellegrino, eremiti.

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