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Domenica della Divina Misericordia
"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa." (Gesù a S. Faustina)

Santa Bernardetta Soubirous
Quando, l'11 febbraio del 1858, la Vergine apparve per la prima volta a Bernadette presso la rupe di Massabielle, sui Pirenei francesi, questa aveva compiuto 14 anni da poco più di un mese. Era nata, infatti, il 7 gennaio 1844. A lei, povera e analfabeta, ma dedita con il cuore al Rosario, appare più volte la «Signora». Nell'apparizione del 25 marzo 1858, la Signora rivela il suo nome: «Io sono l'Immacolata Concezione». Quattro anni prima, Papa Pio IX aveva dichiarato l'Immacolata Concezione di Maria un dogma, ma questo Bernadette non poteva saperlo. La lettera pastorale firmata nel 1862 dal vescovo di Tarbes, dopo un'accurata inchiesta, consacrava per sempre Lourdes alla sua vocazione di santuario mariano internazionale. La sera del 7 Luglio 1866, Bernadette Soubirous decide di rifugiarsi dalla fama a Saint-Gildard, casa madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers. Ci rimarrà 13 anni. Costretta a letto da asma, tubercolosi, tumore osseo al ginocchio, all'età di 35 anni, Bernadette si spegne il 16 aprile 1879, mercoledì di Pasqua.
Pastori
Bernardetta = ardita come orso, dal tedesco
Giglio
A Nevers sempre in Francia, santa Maria Bernarda Soubirous, vergine, che, nata nella cittadina di Lourdes da famiglia poverissima, ancora fanciulla sperimentò la presenza della beata Maria Vergine Immacolata e, in seguito, preso l'abito religioso, condusse una vita di umiltà e nascondimento.

San Benedetto Giuseppe Labre
Portato alla contemplazione, desidero diventare trappista ma, per il suo spirito inquieto, ebbe difficoltà a restare nei monasteri. Partì per Roma e lungo il percorso scoprì la sua vera vocazione: Dio lo aveva messo sulla strada e qui sarebbe rimasto. Divenne "il vagabondo di Dio" in compagnia dell’Imitazione di Cristo, del breviario, di un Crocifisso e della corona del rosario, compì pellegrinaggi in Italia e Francia, vivendo di carità che distribuiva i bisognosi. Morì a Roma nel retrobottega del macellaio che lo aveva raccolto per strada svenuto, dopo tredici anni vissuti pellegrinando, testimone, come soleva dire, del fatto che "in questo mondo siamo tutti pellegrini verso il Paradiso".
Mendicanti, Senzatetto
Benedetto = che augura il bene, dal latino
A Roma, san Benedetto Giuseppe Labre, che, preso fin dall'adolescenza dal desiderio di un'aspra vita di penitenza, intraprese faticosi pellegrinaggi a celebri santuari, coperto soltanto di una povera e lacera veste, nutrendosi soltanto del cibo che riceveva in elemosina e dando ovunque esempio di pietà e penitenza; fece di Roma la meta ultima dei suoi viaggi, vivendo qui in estrema povertà e in preghiera.

San Magno di Orkney (delle Orcadi)
Nasce attorno al 1075 da Erling, uno dei due gemelli vichinghi che furono conti delle Isole Orcadi nella seconda metà del secolo XI. Viene coinvolto nelle battaglie causate, assieme ai norvegesi, dal cugino esiliato, Haakon. Magno, però, non vuole combattere e viene fatto prigioniero. Riesce però a fuggire in Scozia dove inizia un cammino di conversione e di penitenza. Quando Haakon tenta ancora di impadronirsi illegittimamente del potere Magno guida un esercito contro di lui. Per breve tempo i due riescono a coabitare in una tregua. Ma Haakon, pur sempre intenzionato ad eliminare il cugino, lo invita ingannevolmente ad una conferenza di pace. Riesce così a farlo uccidere ad Egilsay e Magno, rifiutando di difendersi, muore pregando per i suoi assassini.
Isole Orcadi
Palma, Nave
In Scozia, san Magno, martire, che, conte delle isole Orcadi, abbracciò la fede cristiana; respinto dal re di Norvegia per aver protestato contro l'arroganza del suo popolo, fu poi trucidato con malvagio inganno mentre si recava inerme a trattare la pace con il cugino suo rivale nel dominio dell'isola.

San Leonida e VII donne
Leonida era un vescovo di Atene arrestato insieme con sette donne cristiane e condotto a Corinto dove subì il martirio dopo essere stato sottoposto a feroci torture. L'attribuzione del titolo di vescovo deve probabilmente essersi verificata molto tardivamente, forse in seguito alla scoperta, avvenuta nel nostro secolo, di una basilica dedicata a San Leonida in un'isola dell'Ilinos, che diede l'occasione di trasformare il martire in un vescovo della città. I Martirologi antichi, invece, non attribuiscono mai la qualifica di vescovo a San  Leonida. Parlano di un giovane che con sette fanciulle si presentò davanti al governatore di Corinto e poiché si rifiutò di apostatare fu bastonato e quindi gettato in mare con al collo una grossa pietra. I fedeli recuperarono i corpi dei martiri egli seppellirlo sulla spiaggia dove fu costruito una chiesa in loro onore.
Leonida = simile al leone, forte, dal greco
Palma
A Corinto nella regione dell'Acaia in Grecia, santi Leonida e sette compagne, martiri, che, dopo aver patito vari supplizi, furono annegati in mare.

Beato Arcangelo Canetoli
Arcangelo Canetoli, nato a Bologna nel 1460, subì le amare vicissitudini della rivalità fra i Canetoli e i Bentivoglio. Ancora fanciullo sopravvisse provvidenzialmente allo sterminio dell’intera famiglia. Da giovane entrò fra i Canonici Regolari di Santa Maria di Reno, detti "renani". Per l’estrema umiltà e l’amore alla solitudine ricusò a lungo ogni dignità ecclesiastica e solo per obbedienza accettò l’ordinazione presbiterale. Dal 1498 dimorò nel convento di sant'Ambrogio di Gubbio, amato e venerato dagli umili e dai potenti, fra cui gli Acquisti di Arezzo e i Medici di Firenze. Rifiutò con costanza la nomina ad arcivescovo della Città Medicea propostagli da papa Leone X. Morì il 16 aprile 1513 e il corpo incorrotto è tuttora venerato nel suo monastero di Gubbio.

Beati Pietro Delepine, Giovanni Menard e ventiquattro compagne
I laici Pierre Delépine, nato a Marigné il 24 maggio 1732, e Jean Ménard, nato ad Andigné il 16 novembre 1736, insieme ad altre ventiquattro donne, quasi tutti contadini, caddero vittime della Rivoluzione Francese in odio alla loro fede cristiana. Furono beatificati il 19 febbraio 1984 insieme ad una folta schiera di martiri della diocesi di Angers.
Ad Avrillé presso Angers in Francia, beati martiri Pietro Delépine, Giovanni Ménard e ventiquattro compagne, che, quasi tutti contadini, furono fucilati durante la rivoluzione francese in odio alla fede cristiana.

Beato Ugo de Mataplana
Il Beato Ugo de Mataplana, fu uno fra i primi compagni di San Pietro Nolasco, che il giorno stesso della fondazione dell'Ordine vestì l'abito mercedario come cavaliere laico. Il suo nome e le sue eroiche virtù hanno veramente fatto onore all'esordio dell'Ordine, egli prese parte a fianco del Re, Beato Giacomo I°, a numerose battaglie contro i mori. Il convento di Sant'Eulalia in Barcellona (Spagna), fu testimone della sua vita umile, austera e piena di preghiera e la sua parola toccò molti cuori induriti. Fu unito così alla gloria celeste dei santi cavalieri.
L'Ordine lo festeggia il 16 aprile.

San Fruttuoso di Braga
Mitra, Pastorale
A Braga in Portogallo, san Fruttuoso, vescovo, che dapprima fu monaco e fondatore di cenobi, poi vescovo di Dume e, eletto infine vescovo metropolita di Braga dai Padri del decimo Concilio di Toledo, resse con prudenza al contempo sia questa Chiesa sia i suoi monasteri.

Santi Ottato, Engrazia, Caio, Crescenzio e compagni
Palma
A Saragozza in Spagna, commemorazione dei santi Ottato e diciassette compagni, martiri, che durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano furono sottoposti a tortura e uccisi; il loro nobile martirio fu celebrato in versi da Prudenzio.

San Turibio di Astorga
Ad Astorga nel regno di Svevia sempre in Spagna, san Turibio, vescovo, che, su mandato del papa san Leone Magno, si adoperò per combattere vigorosamente la setta dei priscillianisti che si andava diffondendo nella Spagna.

San Drogone
A Sebourg nell'Hainault, nel territorio dell'odierna Francia, san Drogone, che, desideroso di una vita semplice e solitaria, visse come pastore e pellegrino per il Signore, finendo i suoi giorni rinchiuso in una piccola cella.

Santa Engrazia
Palma
Sempre a Saragozza, commemorazione di santa Engrazia, vergine e martire, che, crudelmente torturata, sopravvisse ad ogni supplizio, recando per qualche tempo ancora sulle sue membra i segni di quelle ferite.

Beato Gioacchino da Siena
A Siena, beato Gioacchino, religioso dell'Ordine dei Servi di Maria, che rifulse per singolare devozione verso la beata Vergine e adempì i precetti di Cristo portando su du sé gli affanni dei poveri.

Santi Caio e Cremenzio di Saragozza
Nello stesso luogo (Saragozza), commemorazione dei santi Caio e Cremenzio, che nella medesima persecuzione vinsero i supplizi perseverando nella fede in Cristo.

San Contardo d'Este
A Broni presso Pavia, commemorazione di san Contardo, pellegrino, che scelse una vita di estrema povertà e morì colpito da una malattia mentre era in cammino per Compostela.

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