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San Giorgio martire
Giorgio, il cui sepolcro è a Lidda (Lod) presso Tel Aviv in Israele, venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno. La sua memoria è celebrata in questo giorno anche nei riti siro e bizantino. (Mess. Rom.)
Arcieri, Cavalieri, Soldati, Scout, Esploratori/Guide AGESCI
Giorgio = che lavora la terra, dal greco
Drago, Palma, Stendardo
San Giorgio, martire, la cui gloriosa lotta a Diospoli o Lidda in Palestina è celebrata da tutte le Chiese da Oriente a Occidente fin dall'antichità.

Santi Giorgio, martire e Adalberto di Praga, Vescovo e martire
Il 23 di aprile la Chiesa ricorda la memoria liturgica di due santi: San Giorgio, martire, e Sant'Adalberto di Praga, vescovo e martire.

Adalberto = di illustre nobiltà, dal tedesco

Sant'Adalberto di Praga
Boemo di origine, aveva un nome slavo: Voytèch. Poi, studente a Magdeburgo, è stato cresimato dall'arcivescovo locale Adalberto, sicché ha deciso di chiamarsi come lui. A 27 anni è già arcivescovo di Praga. È il secondo pastore della città. Ma in questa terra ancora pagana Adalberto vede fallire il suo sforzo di evangelizzazione, e nel 988 abbandona Praga per Roma, dove si fa benedettino. Ma papa Giovanni XV lo rimanda a Praga. Ma è ancora un fallimento. Nel 994 torna al suo monastero sull'Aventino. Qui viene a trovarlo Ottone III. Ma per Adalberto giunge anche una notizia terribile: in Boemia c'è stato un massacro di suoi congiunti. In più papa Gregorio V lo rimanda a Praga, dove però per volere del duca di Boemia non può entrare in città. Si dirige così al nord, missionario tra i prussiani. Il re di Polonia, Boleslao il Valoroso, lo aiuta con una scorta a penetrare in Prussia, fino a Danzica. Di là egli prosegue inerme con pochi monaci, ma il suo lavoro missionario dura appena pochi giorni: nella primavera del 997 Adalberto e i suoi compagni vengono trucidati presso la costa baltica.
Adalberto = di illustre nobiltà, dal tedesco
Sant'Adalberto (Vojtech), vescovo di Praga e martire, che affrontò molte difficoltà nella sua Chiesa e intaprese numerosi viaggi in nome di Cristo, adoperandosi con tutte le forze per estirpare i costumi pagani; accortosi però di trarre poco profitto, recatosi a Roma si fece monaco; giunto da ultimo in Polonia per portare alla fede i vicini Prussiani, nel villaggio di Tenkitten alle foci della Vistola fu trafitto con le lance da alcuni pagani.

Beata Elena Valentini da Udine
Tra le penitenze che la beata friulana Elena Valentini si infliggeva vi erano trentatré sassolini messi nelle scarpe. Il numero simbolico rimanda già alla spiegazione che lei dava: «Per amore de' balli che in lo secolo faceva (io facevo ndr), offendendo el mio Signore, e per amore che il mio dolze Iesu trentatré anni per mio amore per lo mondo caminò». La donna, nata a Udine nel 1396 nella famiglia dei signori di Maniago, era divenuta terziaria agostiniana dopo essere rimasta vedova. A 18 anni infatti era andata in sposa al nobile Antonio Cavalcanti, al quale aveva dato sei figli. Poi la scelta religiosa, sollecitata dalla predicazione dell'Agostiniano Angelo di San Severino. Elena visse 12 anni in casa con la sorella Perfetta, anch'ella terziaria agostiniana, nella più stretta penitenza: usciva solo per andare a pregare nella chiesa di Santa Lucia. Morì, dopo essere rimasta a lungo a letto per la frattura di entrambi i femori, nel 1458. È venerata nel duomo di Udine.
A Udine, beata Elena Valentini, vedova, che, per servire Dio solo, operò laboriosamente nell'Ordine secolare di Sant'Agostino, dedicandosi alla preghiera, alla lettura del Vangelo e alle opere di misericordia.

Beata Maria Gabriella Sagheddu
La beata Maria Sagheddu nacque a Dorgali, in Sardegna, nel 1914, da una famiglia di pastori. Dopo aver fatto parte dell'Azione Cattolica, entrò tra le Trappiste di Grottaferrata (Roma). La sua vita religiosa durò solo tre anni e mezzo. Offerti per l'unità dei cristiani. La badessa, infatti, era sensibile al tema e - su sollecitazione del sacerdote francese Paul Couturier, uno dei primi alfieri dell'ecumenismo - presentò alle claustrali una richiesta di preghiere e offerte perché il desiderio di Gesù («che siano una sola cosa») si avverasse. Gabriella vi si spese con tutta la sua esistenza. Che volgeva al termine. Morì di tubercolosi nel 1939. Riposa nel monastero di Vitorchiano (Viterbo). Giovanni Paolo II l'ha beatificata nel 1983, alla fine dell'ottavario per l'unità dei cristiani.
Nel monastero cistercense di Grottaferrata nel territorio di Frascati vicino a Roma, beata Maria Gabriella Sagheddu, vergine, che in tutta semplicità offrì la sua vita, terminata all'età di venticinque anni, per l'unità dei cristiani.

Beato Egidio d'Assisi
Egidio fu il terzo compagno di san Francesco e si associò a lui nel 1208. Condusse una vita semplice e mite. Spinto da vera devozione peregrinò ai più noti santuari, tra cui quello del sepolcro di Cristo. Nei viaggi a piedi, si guadagnava da vivere prestando la sua opera ai contadini. In seguito si ritirò nei romitori dell’Umbria e da ultimo in quello di Monteripido fuori Perugia. Fu consigliere di Papi e di prelati.
Papa Pio VI ne approvò il culto.
A Perugia, beato Egidio da Assisi, religioso dell'Ordine dei Minori, che fu compagno di san Francesco e rifulse nelle sue peregrinazioni per la fede intrepida e la mirabile semplicità.

Beato Sebastiano de Riccafont
Missionario infaticabile, il Beato Sebastiano de Riccafont, combatté il demonio che spadroneggiava fra gli indios idolatri, convertendone un numero incalcolabile. Distrusse gli idoli, piantò la Santa Croce, fondò alcuni conventi e pieno di sante opere lasciando di sé un buon nome, morì nel bacio del Signore.
L'Ordine lo festeggia il 23 aprile.

San Gerardo di Toul
A Toul in Lotaringia, nell'odierna Francia, san Gerardo, vescovo, che per trentuno anni dotò la città di ottime leggi, nutrì i poveri, venne in soccorso del popolo in tempo di peste con preghiere e digiuni, dedicò la cattedrale e aiutò i monasteri non solo materialmente, ma popolandoli anche di santi discepoli.

Santi 48 Martiri Mercedari Francesi
Il Linguadoca, Francia, 48 Santi padri dell'Ordine Mercedario, per la difesa della fede cattolica, furono uccisi in diversi modi dagli eretici Ugonotti nell'anno 1563. Con il martirio effusero così il loro sangue ed ora con Cristo esultano per l'eternità.
L'Ordine li festeggia il 23 aprile.

Beata Teresa Maria della Croce (Teresa Manetti)
A Campi Bisenzio in Toscana, beata Teresa Maria della Croce Manetti, vergine, fondatrice della Congregazione delle Carmelitane di Santa Teresa.

Sant'Eulogio di Edessa
A Edessa nell'antica Siria, sant'Eulogio, vescovo, che si dice sia morto il Venerdì Santo.

San Marolo di Milano
A Milano, san Marólo, vescovo, che fu amico del papa Innocenzo I.

San Giorgio di Suelli
A Suelli in Sardegna, commemorazione di san Giorgio, vescovo.

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