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San Giacomo della Marca
E' nato a Monteprandone (Ascoli Piceno) nel 1394, fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale ricevette a 22 anni il saio francescano. Come il maestro, anch'egli si diede alla predicazione, in Italia, Polonia, Boemia, Bosnia e in Ungheria dove si recò per ordine del Papa. Oratore ardente, si scagliò soprattutto contro i vizi dell'avarizia e dell'usura. Proprio per combattere quest'ultima, san Giacomo della Marca ideò i Monti di Pietà, dove i poveri potevano impegnare le proprie cose, non più all'esoso tasso preteso dai privati usurai ma ad un interesse minimo. Già debilitato per la vita di penitenza e colpito da coliche fortissime, morì a Napoli, nel 1476. Le sue ultime parole furono: «Gesù, Maria. Benedetta la Passione di Gesù».

Giacomo = che segue Dio, dall'ebraico
A Napoli, deposizione di san Giacomo della Marca, sacerdote dell'Ordine dei Minori, insigne per la predicazione e per l'austerità di vita.

Santo Stefano il Giovane
Monaco orientale, visse nell'VIII secolo, durante la lotta iconoclasta, di cui fu vittima e martire. Nato a Costantinopoli nel 715, Stefano si mise dapprima sotto la direzione di un eremita, poi entrò nel monastero di Monte Sant'Aussenzio, in Bitinia, dove divenne abate. Qui visse pregando e svolgendo il lavoro di copiatura di testi. In quel periodo l'imperatore iconoclasta Costantino Copronimo nella sua battaglia contro le immagini sacre aveva preso di mira in particolare i monaci. In seguito al concilio di Hiera, che nel 753 condannò i difensori delle icone, Stefano si schierò apertamente contro l'imperatore. Questo gli costò lunghe vessazioni, prigionie, ingiurie e incarcerazioni. Il 28 novembre 764 Stefano fu ucciso da alcuni ufficiali di palazzo a Costantinopoli, senza l'ordine dell'imperatore.
 
A Costantinopoli, santo Stefano il Giovane, monaco e martire, che, sotto l'imperatore Costantino Coprónimo, sottoposto a vari supplizi per aver difeso il culto delle sacre immagini, confermò con l'effusione del suo sangue la verità cattolica.

Santi Papiniano di Vita, Mansueto di Uruci e compagni
Questi due prelati africani furono bruciati in tutto il corpo con lame di ferro incandescenti, per aver difeso la Fede cattolica contro il re ariano Genserico.In Africa settentrionale nell'odierno territorio libico e tunisino, commemorazione dei santi martiri Papiniano di Vita e Mansueto di Urusi, vescovi, che, durante la persecuzione vandalica, portarono a compimento il loro glorioso combattimento bruciati in tutto il corpo con lamine di ferro incandescenti per aver difeso la fede cattolica contro il re ariano Genserico. In quel tempo, anche i santi vescovi Urbano di Djerba, Crescente di Bizacio, Habetdéus di Teudala, Eustrazio di Sufes, Cresconio di Tripoli, Vice di Sabrata, Felice di Sousse, e infine, sotto Unnerico figlio di Genserico, i vescovi Ortolano di Bennefa e Florenziano di Mdila, condannati all'esilio, terminarono il corso della loro vita come confessori della fede.

Sant'Irenarco
A Sebaste, in Armenia, si celebra oggi il ricordo di Sant'Irenarco che, addetto alle torture, si convertì a Cristo per l'esemplare forza d'animo delle donne cristiane e venne per questo decapitato sotto l'imperatore Diocleziano e il governatore Massimo. A Sivas nell'antica Armenia, sant'Irenarco, martire, che, addetto alle torture, si tramanda si sia convertito a Cristo dinanzi alla fermezza di fede delle donne cristiane e sia stato poi ucciso con un colpo di scure sotto l'imperatore Diocleziano e il governatore Massimo.

Beati Giovanni Gesù (Mariano) Adradas Gonzalo e 14 compagni
In località Paracuellos del Jarama presso Madrid in Spagna, beati martiri Giovanni Gesù (Mariano) Adradas Gonzalo, sacerdote, e quattordici compagni, martiri, che, religiosi dell'Ordine di San Giovanni di Dio, in tempo di persecuzione furono coronati da gloriosa passione.

Nostra Signora del Dolore di Kibeho (Rwanda)
Le apparizioni della Vergine a Kibeho (28 novembre 1981 - 28 novembre 1989) sono le prime che si verificano in terra d'Africa e su cui la Chiesa ha espresso il suo riconoscimento, giudicandole autentiche, al termine di una lunga inchiesta e di un rigoroso processo canonico.

Santa Fausta Romana
Di lei c'è solo un accenno nell'agiografia cristiana. Lo si trova nella Passione di sant'Anastasia, dove si legge "Benché mio padre fosse un idolatra, mia madre Fausta è vissuta sempre fedele e casta. Essa mi ha fatto cristiana nella culla".
Fausta = propizia, favorevole, dal latino

Beato Luigi Campos Gorriz
Nel villaggio di Picadero de Paterna nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beato Luigi Campos Górriz, martire, che, nella stessa persecuzione religiosa, coronò con una morte gloriosa una vita instancabilmente dedicata all'apostolato e alle opere di carità.

Sant'Andrea Tran Van Trong
Nel territorio di Khám Đường in Annamia, ora Viet Nam, sant'Andrea Trần Văn Trǒng, martire, che, dopo aver patito il carcere e atroci torture per essersi rifiutato di recare oltraggio alla croce, fu decapitato sotto l'imperatore Minh Mạng.

Beato Giacomo Thompson
A York in Inghilterra, beato Giacomo Thomson, sacerdote e martire, che, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per aver riconciliato molti con la Chiesa cattolica, subì il supplizio del patibolo.

Santa Teodora di Rossano
Vicino a Rossano in Calabria, santa Teodora, badessa, discepola di san Nilo il Giovane e maestra di vita monastica.

Beato Giovanni Giuseppe Caballero Rodríguez
Beatificato il 17 dicembre 2011.

Beato Angel Francisco Bocos Hernandez
Beatificato il 28 ottobre 2007.

Beato Clemente Rodriguez Tejerina
Beatificato il 28 ottobre 2011.

Beato Eleuterio Prado Villarroel
Beatificato il 28 ottobre 2007.

Beato Publio Rodríguez Moslares
Beatificato il 17 dicembre 2011.

Beato Giusto Fernández González
Beatificato il 28 ottobre 2007.

Beato Vincenzo Blanco Gaudilla
Beatificato il 17 dicembre 2011.

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