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San Gerardo di Potenza
Gerardo, vescovo del XII secolo, è il patrono della città e dell'arcidiocesi di Potenza. Nato a Piacenza in una famiglia di nobili origini, si diresse verso l'Italia Meridionale probabilmente con l'intenzione di imbarcarsi insieme ai crociati verso i Luoghi Santi. Giunto però a Potenza iniziò a dedicarsi all'apostolato. E il suo impegno gli attirò a tal punto l'ammirazione della gente che, quando morì il vescovo, il clero e il popolo lo scelsero come successore. Ordinato vescovo ad Acerenza, resse la Chiesa di Potenza per otto anni. Anche da vescovo «era di tanta sobrietà - scrive il biografo e successore Manfredi - da sembrare un monaco». Morì nel 1119. Trascorso un solo anno papa Callisto II lo proclamò santo a furor di popolo.
Gerardo = valoroso con la lancia, dal tedesco
Bastone pastorale
A Potenza, san Gerardo, vescovo.

San Marcello di Tangeri
Secondo la «passio» di san Marcello il 21 luglio del 298 si celebrava la festa «augusti imperatori» e in quella data il santo, centurione ordinario di stanza a Tangeri, gettò le sue armi alla presenza della truppa riunita e proclamò la sua rinuncia al servizio militare per servire nella milizia di Cristo. Il 28 luglio fu interrogato dal preside Fortunato, il quale considerando la gravità del delitto, decise di rimandarlo al suo superiore gerarchico, Aurelio Agricolano di Tangeri. Il 30 ottobre Marcello fu di nuovo interrogato, questa volta a Tangeri, e condannato a morte. La devozione che, in seguito, aveva fatto di Marcello il patrono principale della città spagnola di León, si sviluppò lontano dai suoi resti mortali che si conservavano a Tangeri, per cui, subito dopo la liberazione di questa città, ad opera del re del Portogallo, León richiese le spoglie del suo martire. Il 29 marzo 1493 i resti di Marcello fecero il loro ingresso in città e vennero collocati nella chiesa a lui dedicata.
Marcello, diminutivo di Marco = nato in marzo, sacro a Marte, dal latino
A Tangeri in Mauritania, nell'odierno Marocco, passione di san Marcello, centurione, che nella festa dell'imperatore, mentre tutti sacrificavano agli dei, gettò la cintura militare, le armi e la vita stessa davanti alle insegne, professando di essere cristiano e di non poter più obbedire adeguatamente al giuramento militare, ma solo a Gesù Cristo, subendo per questo il martirio per decapitazione.

Beato Alessio (Oleksa) Zaryckyj
Oleksa Zaryckyj nacque il 17 ottobre 1912 nel villaggio di Bilch, nella regione ucraina di Lviv (Leopoli). Nel 1931 entrò nel seminario di Lviv e cinque anni dopo ricevette l'ordinazione presbiterale dal metropolita Sheptytsky, quale sacerdote diocesano dell'Arcieparchia di Lviv degli Ucraini. Nel 1948 fu catturato dai bolscevichi, condannato a dieci anni di carcere e deportato a Karagandà in Kazakistan. Liberato in anticipo nel 1957, Oleksa Zaryckyj fu nominato Amministratore Apostolico del Kazakistan e della Siberia, ma non fece in tempo a ricevere la consacrazione episcopale. Poco dopo venne infatti nuovamente internato nel campo di concentramento di Dolinka, presso Karagandà, ove morì martire della fede il 30 ottobre 1963. Fu beatificato da Giovanni Paolo II il 27 giugno 2001, insieme con altre 24 vittime del regime sovietico di nazionalità ucraina.
Alessio = protettore, difensore, dal greco
Nella cittadina di Dolinka vicino a Karaganda nel Kazakistan, beato Alessio Zaryckyj, sacerdote e martire, che, deportato sotto un regime ostile a Dio in un campo di prigionia, nel combattimento per la fede conquistò la vita eterna.

Beato Terenzio O'Brien
Discendente dagli antichi re d'lrlanda e nato a Limerick, a 21 anni divenne domenicano. Fu inviato a studiare in Spagna dove ricevette anche il sacerdozio. Ritornato in Irlanda fu più volte priore di alcuni conventi e poi provinciale. Nel 1647 divenne vescovo di Emly, dedicandosi interamente al bene spirituale dei suoi fedeli e difendendo coraggiosamente la Chiesa cattolica contro Cromwell che aveva occupato il paese. Nel giugno del 1651 i protestanti iniziarono l'assedio della città di Limerick ed egli incitò i suoi concittadini alla più strenua difesa e a conservare intatta la fede cattolica. Dopo alcuni mesi di assedio Limerick dovette arrendersi a causa della fame e della peste. Il b. Terenzio venne arrestato, quindi impiccato e poi decapitato.
Bastone pastorale, Palma
A Limerick in Irlanda, passione del beato Terenzio Alberto O'Brien, vescovo e martire, che, membro dell'Ordine dei Predicatori, posto a capo della Chiesa di Emly, si adoperò intensamente per l'assistenza agli appestati, ma arrestato dai soldati sotto il governo di Oliviero Cromwell, fu condotto al patibolo in odio al sacerdozio e alla fede cattolica.

San Germano di Capua
Nato nel V secolo da famiglia agiata, Germano si privò dei suoi beni per darli ai poveri. Condusse poi vita ascetica fino al 516 quando venne eletto vescovo di Capua. Amato nella sua diocesi, svolse una missione diplomatica particolarmente delicata. Su mandato di papa Ormisda si recò a Costantinopoli per cercare di mettere termine allo scisma iniziato dal patriarca Acacio. Nel tentativo di giungere all’unità con quanti si rifiutavano di accettare il concilio di Calcedonia, il patriarca aveva composto una formula di unione respinta da papa Felice II e dalle chiese d’occidente. La trattativa cui partecipò Germano andò a buon fine. L’imperatore Giustino e il patriarca Giovanni sottoscrissero il documento proposto da papa Ormisda e venne superata una divisione che durava ormai da due generazioni. Ritornato nella sua diocesi, il vescovo condusse vita ascetica fino alla morte avvenuta nel 541. Per gratitudine i fedeli lo seppellirono nella Chiesa di santo Stefano e lo venerarono come santo.
A Capua sempre in Campania, san Germano, vescovo, di cui scrisse il papa san Gregorio Magno.

Beato Angelo d'Acri
Nato nel 1669 ad Acri (Cosenza), Lucantonio Falcone ebbe un cammino vocazionale singolarmente travagliato. Entrò e uscì dal noviziato cappuccino per ben due volte. Il terzo tentativo fu decisivo. Venne ordinato sacerdote nel 1700 nella cattedrale di Cassano. Esercitò il suo apostolato come padre provinciale e, soprattutto, come predicatore in tutto il Mezzogiorno per 40 anni. Era conosciuto come l'«Angelo della pace». In vita e dopo la morte, avvenuta nel 1739, compì numerosi miracoli. Il suo corpo è venerato nella basilica di Acri, che è a lui dedicata. È stato beatificato da Papa Leone XII nel 1825.
Ad Acri in Calabria, beato Angelo, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che, percorrendo instancabilmente il regno di Napoli, predicò la parola di Dio con un linguaggio adatto ai semplici.

Beata Benvenuta Boiani
Benvenuta Boiani visse a Cividale, dove era nata nel 1255, ed entrò ancor giovane nel terz'ordine secolare domenicano. Nel suo itinerario di esperienza ascetica, di contemplazione e di solitudine superò tentazioni e prove di ogni genere. Guarita da una grave malattia, visitò la tomba di S. Domenico a Bologna. Restò in famiglia, vivendo appartata e umile fino alla morte, avvenuta il 30 ottobre 1292. Fu sepolta nella chiesa di S. Domenico a Cividale. Il culto, di origine popolare, fu riconosciuto nel 1765 da Clemente XIII che la proclamò beata e permise all'ordine domenicano di celebrarne la festa, che in seguito si diffuse in diocesi.
A Cividale del Friuli, beata Benvenuta Boiani, vergine, suora della Penitenza di San Domenico, che si consacrò totalmente alla preghiera e a una vita di mortificazione.

Beato Giovanni Slade
Il 30 ottobre 1583 fu arrestato il B. Giovanni Slade, maestro di scuola di Dorset, perché "papista molto pericoloso". Condotto dalla prigione di Wenchester sulla pubblica piazza, si inginocchiò accanto alla forca che vi era stata eretta, tracciò su di essa il segno della croce, la baciò e poi disse, mentre saliva la scala: "Sono venuto qui a morire per la fede di tutte le generazioni". Pochi giorni dopo fu impiccato il B. Giovanni Bodey, anche lui maestro di scuola, nato nel 1549 nella contea di Somerset. Prima di morire baciò la corda che gli era stata posta al collo esclamando: "Gesù! Gesù! Gesù!".
A Winchester in Inghilterra, beato Giovanni Slade, martire, che fu appeso al patibolo e crudelmente sventrato per aver ricusato il potere della regina Elisabetta I in materia spirituale.

San Marciano di Siracusa
Le fonti che parlano del vescovo e martire Marciano sono del VII secolo, mentre lui è vissuto nel primo: difettano, dunque, di certezza storica. Secondo esse Marciano fu discepolo di san Pietro ad Antiochia e fu da lui inviato in Sicilia a predicare il Vangelo. Operò molte conversioni e per questa sua attività fu ucciso. È ritenuto il primo vescovo di Siracusa. La sua più antica raffigurazione si trova nelle catacombe di Santa Lucia. Alcune sue reliquie sono giunte nel Lazio, nella cattedrale di Gaeta, di cui è compatrono.
A Siracusa, san Marciano, ritenuto primo vescovo di questa città.

Santi Zenobio e Zenobia
Zenobio e Zenobia, la cui festa ricorre il 30 ottobre, sono due fratelli martiri morti tra il 285 e il 290. Zenobio era medico e fu nominato vescovo ad Aega (ora Alessandretta) sulla costa dell’Asia Minore. Alcuni pensano sia identico allo Zenobio di Antiochia, la cui ricorrenza è al 29 ottobre.  I due fratelli però furono martirizzati sotto Massimiano, mentre l’altro Zenobio, lo fu precedentemente sotto Diocleziano. Zenobia è citata solo come sorella di Zenobio.

Beato Giovanni Michele Langevin
Ad Angers in Francia, beato Giovanni Michele Langevin, sacerdote e martire, ghigliottinato per il suo sacerdozio, primo di una schiera di circa cento tra uomini e donne, che, durante l'epoca del terrore nel corso della rivoluzione francese, rimasero fermamente e coraggiosamente uniti fino alla morte nel professare la fede in Cristo.

Beato Raimondo da Cardona
Commendatore fino alla morte del convento di San Martino in Perpignano (Francia), il Beato Raimondo da Cardona, fu elevato da un'angelica purezza.Famoso per la santità della vita non mancò di essere ricompensato da Dio con favori straordinari e felicemente salì alla patria celeste.
L'Ordine lo festeggia il 30 ottobre.

Santi Claudio, Luperco e Vittorico
Claudio = zoppo, dal latino
Palma
A León in Spagna, santi Claudio, Lupercio e Vittorio, martiri, che subirono la passione in quanto cristiani durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano.

Sant'Eutropia di Alessandria
Ad Alessandria d'Egitto, santa Eutropia, martire, che rese lo spirito tra crudelissimi supplizi per essersi rifiutata di rinnegare Cristo.

San Serapione di Antiochia
Commemorazione di san Serapione, vescovo di Antiochia, che, rinomato per erudizione e dottrina, lasciò non minore fama di santità.

San Saturnino di Cagliari
Saturnino = di carattere malinconico, dal latino

San Massimo di Apamea
A Cuma in Campania, san Massimo, martire.

San Teonesto (o Teonisto o Tonisto)
Bastone pastorale, Palma

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