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Santi Simone e Giuda
Il primo era soprannominato Cananeo o Zelota, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo.
Nei vangeli i loro nomi figurano agli ultimi posti degli elenchi degli apostoli e le notizie che ci vengono date su di loro sono molto scarse. Di Simone sappiamo che era nato a Cana ed era soprannominato lo zelota, forse perché aveva militato nel gruppo antiromano degli zeloti. Secondo la tradizione, subì un martirio particolarmente cruento. Il suo corpo fu fatto a pezzi con una sega. Per questo è raffigurato con questo attrezzo ed è patrono dei boscaioli e taglialegna.
L’evangelista Luca presenta l’altro apostolo come Giuda di Giacomo. I biblisti sono oggi divisi sul significato di questa precisazione. Alcuni traducono con fratello, altri con figlio di Giacomo.
Matteo e Marco lo chiamano invece Taddeo, che non designa un personaggio diverso. È, invece, un soprannome che in aramaico significa magnanimo. Secondo san Giovanni, nell’ultima cena proprio Giuda Taddeo chiede a Gesù: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». Gesù non gli risponde direttamente, ma va al cuore della chiamata e della sequela apostolica: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». L’unica via per la quale Dio giunge all’uomo, anzi prende dimora presso di lui è l’amore. Non è un caso che la domanda venga da Giuda. Il suo cuore magnanimo aveva, probabilmente, intuito la risposta del Maestro. Come Simone, egli è venerato come martire, ma non conosciamo le circostanze della sua morte. Secondo gli Atti degli Apostoli, però, sappiamo che gli apostoli furono testimoni della resurrezione, e questa è la gloria maggiore dell’apostolo e di ogni discepolo di Gesù.Festa dei santi Simone e Giuda, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o "Zelota", e l'altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell'ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

San Simone
Simone, da Luca soprannominato Zelote, forse perché aveva militato nel gruppo antiromano degli Zeloti, da Matteo e Marco è chiamato Cananeo (Mt 10, 4; Mc 3,18). Secondo la tradizione, subì un martirio particolarmente cruento. Il suo corpo fu fatto a pezzi con una sega. Per questo è raffigurato con questo attrezzo ed è patrono dei boscaioli e taglialegna.
Pescatori
Simone = Dio ha esaudito, dall'ebraico
Barca
Festa dei santi Simone e Giuda, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o "Zelota", e l'altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell'ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

San Giuda Taddeo
Il santo che si festeggia oggi assieme a Simone «il cananeo», pur appartenendo al gruppo dei 12 apostoli, non va confuso con l'omonimo apostolo traditore di Gesù, l'Iscariota. Si tratta infatti di Giuda fratello di Giacomo, detto Taddeo, che significa «magnanimo». Un nome ben conosciuto dalla tradizione ebraica quello di Giuda: era stato, infatti, di uno dei figli di Giacobbe e dalla tribù di Giuda sarebbe uscita la stirpe dello stesso Messia. Inoltre, nel secondo secolo avanti Cristo, Giuda Maccabeo era stato un eroe della rivolta giudaica contro Antioco IV. Secondo il racconto dell'evangelista Giovanni al capitolo 14 durante l'ultima cena Giuda Taddeo domanda a Gesù: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui», è la risposta di Gesù. Dopo l'Ascensione, anche Giuda Taddeo, secondo la tradizione, andò a portare nel mondo l'annuncio di Cristo. Secondo qualcuno, egli avrebbe evangelizzato la Mesopotamia; secondo altri la Libia. Forse anch'egli è morto martire e sarebbe stato sepolto in Persia.
Casi disperati
Giuda = zelatore di Dio, lodata, dall'ebraico
Barca, Bastone, Lancia
Festa dei santi Simone e Giuda, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o "Zelota", e l'altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell'ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

San Ferruccio di Magonza
Militava nell'esercito imperiale romano di stanza a Magonza, quando, convertitosi al cristianesimo e deposte le armi, fu arrestato, torturato e lasciato morire lentamente di fame in carcere in una località sulle rive del Reno, corrispondente all'odierna Kastel. L'epoca del suo martirio rimane, comunque, sconosciuta, anche se si collocherebbe ipoteticamente attorno agli inizi del IV secolo durante la persecuzione di Diocleziano. Sepolto sul luogo stesso della sua morte, il corpo di Ferruccio fu traslato nel 778 dall'arcivescovo di Magonza, san Lullo, nella chiesa del neo-eretto monastero benedettino di Bleidenstadt, da lui stesso fondato a pochi chilometri dalla città. Un successore, l'arcivescovo Riculfo, provvide, nell'812, a far ornare il sepolcro e lo arricchì di una iscrizione, con un elogio del martire a cui venne intitolata la chiesa. Ancora oggi la parrocchia locale, pur avendo perso le reliquie del santo tra la Guerra dei Trent'anni e un incendio nel 1793. Anche l'arcivescovo Rabano Mauro (IX sec.) compose successivamente un epigramma laudativo in onore di Ferruccio.
Ferruccio =  uomo tutto di un pezzo.
Palma.
A Magonza nella Gallia belgica, nell'odierna Germania, san Ferruccio, martire, che, lasciato l'esercito per servire Cristo più liberamente e opportunamente, si tramanda sia morto martire.

Beato Salvatore Damiano (Salvador Damian) Enguix Garès
Fedele laico dell'arcidiocesi di Valencia, in Spagna, Salvador Damian Engiux Garès, nacque il 27 settembre 1862 ad Alcira e fu battezzato il giorno seguente nella chiesa parrocchiale di santa Caterina. Fu un uomo di grande fede, generoso nel lavoro e buono di carattere. Membro dell'Azione Cattolica, fondò l'adorazione notturna nella sua città. Vedovo con cinque figli, ex-veterinario ormai in pensione, allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, il 6 agosto 1936 venne incarcerato. Fu poi liberato per un breve periodo prima di essere nuovamente bloccato e imprigionato. Ha vissuto i giorni di prigionia nella fede e nella preghiera. Il 28 ottobre 1936 venne assassinato. Il papa Giovanni Paolo, II l'11 marzo 2001, ha elevato agli onori degli altari 233 vittime della stessa persecuzione, tra cui il beato Salvador Damian Engiux Garès, che viene festeggiato nell'anniversario del suo martirio.
Ad Alzira nel territorio di Valencia in Spagna, beato Salvatore Damiano Enguix Garés, martire, che, padre di famiglia, durante la persecuzione, portò a termine il combattimento per la fede.

San Gioacchino Royo Perez
Padre Gioacchino Royo Perez nacque a Hinojosa, diocesi di Teruel in Aragona, il 4 ottobre 1691 e a 18 anni, entrò fra i domenicani del convento di Nostra Signora del Pilar di Valenza, facendovi la professione un anno dopo. Prima ancora di ricevere l'ordinazione sacerdotale, a ventun anni il domenicano Royo venne destinato come missionario alle missioni cinesi. Qui lavorò alacremente, evangelizzando la popolazione del Fukien per trentatré anni, finché a seguito della persecuzione anticristiana in atto, fu arrestato e processato insieme a quattro confratelli. Furono condannati alla pena capitale il 18 dicembre 1746; restarono in carcere circa due anni, perché la sentenza fu eseguita nell'ottobre 1748 mediante soffocamento. Le reliquie dei martiri della fede, furono raccolte dai fedeli e portate a Manila nelle Filippine, dove si venerano nella Chiesa di San Domenico.
Palma
Nel Fujian in Cina, santi martiri Francesco Serrano, vescovo, e Gioacchino Royo, Giovanni Alcober e Francesco Díaz del Rincón, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori, che confermarono la stessa fede affrontando lo stesso martirio.

Beata Maria Asumpta (Juliana) Gonzalez Trujillano
Suor María Asumpta Gonzalez Trujillano, al secolo Juliana, era una suora Francescana Missionaria della Madre del Divino Pastore. Fu un’apprezzata educatrice nelle svariate comunità di cui fece parte. Trascorse il suo ultimo periodo di vita nella Casa generalizia di Madrid, come sacrestana ed economa. Per mettere in salvo la dote sua e delle consorelle, dopo essersi rifugiata in un appartamento si diresse presso un’ambasciata, ma venne arrestata e, il 28 ottobre 1936, uccisa. Insieme alle consorelle Isabel (María del Consuelo) Remiñán Carracedo e Gertrudis (Dorotea) Llamazares Fernández, è stata beatificata il 13 ottobre 2013 a Tarragona, inserita nel gruppo di cinquecentoventidue martiri caduti durante la guerra civile.

Beato Bononato de Prexano
Insigne mercedario per pietà e scienza, il Beato Bononato de Prexano, religioso del convento di Sant'Eulalia in Barcellona (Spagna), ne fu anche il priore per ben 41 anni. Nel 1343 riunì il capitolo dove fu nominato Maestro Generale il Venerabile Vincenzo Riera suo compatriota.
La sua vita non fu altro che un seguito di azioni sante e meritorie fino alla morte che giunse in età avanzata sotto il generalato di Nicola Perez, il quale gli testimoniò sempre una grande venerazione per tutti i buoni esempi che ne ebbe.Inoltre negli antichi codici dell'Ordine si legge che non si é mai trovato nessuno come lui che conservasse la legge dell'Altissimo.
L'Ordine lo festeggia il 28 ottobre.

San Farone di Meaux
Persuaso da sua sorella, Santa Fara, abbandonò la corte per servire solamente Dio. Nominato vescovo di Meaux in Francia, si dedicò alla conversione dei pagani, eresse parrocchie e fondò monasteri.
A Meaux ancora in Neustria, san Farone, vescovo, che, dopo essere stato domestico del re, indotto da sua sorella santa Fara a servire Dio in pienezza, persuase sua moglie a prendere il velo delle consacrate, per potere essere così lui stesso ammesso nel clero; chiamato al governo pastorale, dotò la Chiesa di generose donazioni, eresse parrocchie e sostenne i monasteri.

San Francesco Diaz del Rincón
Nel Fujian in Cina, santi martiri Francesco Serrano, vescovo, e Gioacchino Royo, Giovanni Alcober e Francesco Díaz del Rincón, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori, che confermarono la stessa fede affrontando lo stesso martirio.

San Rodrigo Aguilar Aleman
Palma
Nel villaggio di Ejutla in Messico, san Roderico Aguilar, sacerdote e martire, che, impiccato dai soldati a un albero nel corso della persecuzione, portò gloriosamente a compimento il martirio che tanto aveva desiderato.

San Francesco Serrano
Nel Fujian in Cina, santi martiri Francesco Serrano, vescovo, e Gioacchino Royo, Giovanni Alcober e Francesco Díaz del Rincón, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori, che confermarono la stessa fede affrontando lo stesso martirio.

San Giovanni Alcober
Nel Fujian in Cina, santi martiri Francesco Serrano, vescovo, e Gioacchino Royo, Giovanni Alcober e Francesco Díaz del Rincón, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori, che confermarono la stessa fede affrontando lo stesso martirio.

Beato Giuseppe Ruiz Bruixola
Nel villaggio di Gilet nello stesso territorio in Spagna, beato Giuseppe Ruiz Bruixola, sacerdote e martire, che nella stessa circostanza meritò di portare davanti a Dio onnipotente la palma della vittoria.

Santi Vincenzo, Sabina e Cristeta
Ad Ávila in Spagna, passione dei santi Vincenzo, Sabina e Cristeta, martiri, che furono crudelmente uccisi mentre fuggivano da Talavera de la Reina in questa città.

San Salvio di Amiens
Ad Amiens in Neustria, sempre in Francia, san Salvio, vescovo, dedito fin dalla giovinezza agli studi teologici e insigne per integrità di costumi.

San Germano di Talloires
Ad Annecy nella Savoia, commemorazione di san Germano, abate, che, insigne per amore di solitudine, fondò e resse il priorato di Talloires.

San Genesio di Thiers
A Thiers in Aquitania, ora in Francia, san Genesio, che si tramanda abbia lasciato questo mondo da martire, avvolto in bianche vesti.

San Giovanni Dat
Nel territorio di Chợ-Rạ nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giovanni Đạt, sacerdote e martire, che fu decapitato per Cristo.

Sant'Elio di Lione
Elio = come il sole, splendente, dal greco
Bastone pastorale

San Fedele di Como
Palma
Nei pressi di Como, san Fedele, martire.

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