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San Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)
(Papa dal 22/10/1978 al 02/04/2005 ).
Nato a Wadovice, in Polonia, è il primo papa slavo e il primo Papa non italiano dai tempi di Adriano VI. Nel suo discorso di apertura del pontificato ha ribadito di voler portare avanti l'eredità del Concilio Vaticano II. Il 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro, anniversario della prima apparizione della Madonna di Fatima, fu ferito gravemente con un colpo di pistola dal turco Alì Agca. Al centro del suo annuncio il Vangelo, senza sconti. Molto importanti sono le sue encicliche, tra le quali sono da ricordare la "Redemptor hominis", la "Dives in misericordia", la "Laborem exercens", la "Veritatis splendor" e l'"Evangelium vitae". Dialogo interreligioso ed ecumenico, difesa della pace, e della dignità dell'uomo sono impegni quotidiani del suo ministero apostolico e pastorale. Dai suoi numerosi viaggi nei cinque continenti emerge la sua passione per il Vangelo e per la libertà dei popoli. Ovunque messaggi, liturgie imponenti, gesti indimenticabili: dall'incontro di Assisi con i leader religiosi di tutto il mondo alla preghiere al Muro del pianto di Gerusalemme. Così Karol Wojtyla traghetta l'umanità nel terzo millennio. La sua beatificazione ha luogo a Roma il 1° maggio 2011.

San Donato di Fiesole
Nacque in Irlanda negli ultimi anni del secolo VIII da nobili genitori cristiani. Spinto da un desiderio di perfezione cristiana nell'816 abbandonò la famiglia e la patria e si mise a peregrinare per varie regioni giungendo fino a Roma. Sulla strada del ritorno verso casa arrivò a Fiesole proprio mentre il clero ed il popolo trattavano dell'elezione del nuovo vescovo. Fu così che i fiesolani scelsero proprio lo sconosciuto pellegrino. Era l'anno 829. Il suo governo pastorale a Fiesole durò oltre 40 anni. Fu uomo di lettere e, se non vi insegnò, certo esercitò molta influenza sulla scuola eretta a Firenze da Lotario in seguito ai deliberati della assemblea di Olona dell'825. Scrisse diverse opere delle quali rimangono soltanto un epitafio dettato per la sua tomba, prezioso per le notizie autobiografiche; un Credo, poetico, recitato fra gli amici e discepoli prima di morire, e le Lodi di santa Brigida, patrona dell'Irlanda. Morì a Fiesole tra l'874 e l'877.
Donato = dato in dono, dal latino
Bastone pastorale
A Fiesole in Toscana, san Donato Scoto, vescovo, che, celebre per cultura e pietà, giunse pellegrino a Roma dall'Irlanda e fu dato al popolo di questa città come illustre pastore mandato da Dio.

Sant'Abercio di Geropoli
Fu vescovo di Gerapio, in Frigia. La tradizione su di lui è talmente leggendaria che a lungo si dubitò della sua esistenza. Nel 1882 presso l'antica Hieropolis, capitale della Frigia Salutare, un archeologo William Ramsay, scoprì i frammenti di un epitaffio che venne interamente ricostruito. Donato al papa Leone XIII, si trova oggi nella Galleria Lapidaria del Museo Lateranense a Roma. Il suo testo, definito "la regina delle iscrizioni cristiane", è uno dei documenti più preziosi per la storia del Cristianesimo, in quanto ne attesta alcune caratteristiche dogmatiche e liturgiche in un'epoca precedente al III secolo. L'epitaffio attesta come il vescovo Abercio sia andato a Roma per ragioni di fede e si sia, in seguito, recato in Siria e in Mesopotamia portando con sé la dottrina di San Paolo.Bastone pastoraleA Gerapoli in Frigia, nell'odierna Turchia, sant'Abercio, vescovo, che, discepolo di Cristo buon pastore, a quanto si narra, fu condotto dalla fede pellegrino per molte regioni, nutrendosi di mistico cibo.

San Moderano di Berceto (Moderanno di Rennes)
Fu un curioso evento a legare Moderano (o Moderanno) - vescovo di Rennes nell'VIII secolo - a Berceto, località dell'Appennino parmense di cui è patrono. Pellegrino verso Roma, si fermò a Reims ed ebbe delle reliquie di san Remigio da portare nell'Urbe. In sosta al Passo della Cisa, lungo la via Francigena (esiste ancora una Fonte di San Moderanno), le appese a un ramo e se le dimenticò. Tornò, ma l'albero era inspiegabilmente cresciuto e il prezioso bagaglio finito troppo in alto. La pianta si abbassò alla promessa di donare le reliquie alla vicina abbazia di Berceto. Moderano ne divenne priore e vi morì. I suoi resti furono poi portati in Francia. Senza intoppi.
Bastone pastorale
Nel monastero di Berceto in Lombardia, san Moderano, abate e un tempo vescovo di Rennes in Francia, insigne per amore di solitudine e pietà verso i luoghi dei santi.

San Simmaco di Capua
Nel 430 Simmaco fu vescovo di Capua, l'antica città fondata nel VI secolo a.C. dagli etruschi, poi dominata dai sanniti, che assimilò la cultura etrusca, greca ed ellenistica. Simmaco fu il fondatore della basilica di Santa Maria Maggiore, sopravvissuta alla distruzione dei saraceni e diventata il nucleo iniziale della nuova città, la futura Santa Maria Capua Vetere, divenendone la Cattedrale. Simmaco sarebbe morto nel 449, dopo 19 anni di episcopato a Capua e il suo culto si mantenne sempre vivo. Dal 1313 comparvero i primi calendari che portano inserito il suo nome, ed erano inoltre presenti nel territorio capuano, varie chiese a lui intitolate, anche nelle forme popolari, Simo, Simmio, Simbrico. È patrono di Santa Maria Capua Vetere.

San Bertario di Montecassino
Nobile di stirpe longobarda, Bertario visitò Montecassino e ne fu tanto impressionato che rimase come monaco. Divenne abate nell'856, succedendo al suo maestro Bassacio. Era tempo di incursioni saracene e allora fece fortificare l'abbazia, che ebbe anche, tra molte difficoltà e per un certo tempo, la protezione dell'imperatore Ludovico II. Con Bertario, uomo di lettere (promosse studi non solo sacri, ma anche di grammatica e medicina) il monastero si consolidò. Bonificò la vallata e fondò Eulogimenopoli (città di san Benedetto) poi divenuta San Germano e oggi Cassino. Fu ucciso dai saraceni con alcuni monaci nell'883. Riposa nell'abbazia.
Palma

Santi Filippo ed Ermete
A Edirne in Tracia, sempre in Turchia, santi martiri Filippo, vescovo di Marmara Ereğlisi, ed Ermete, diacono: il primo, agli inizi della persecuzione dell'imperatore Diocleziano, aveva ricevuto l'ordine di chiudere la chiesa e mostrare tutti i vasi sacri e i libri in essa contenuti; e avendo egli risposto al governatore Giustino che non era lecito né da parte sua consegnare quanto gli si chiedeva né a lui appropriarsene, dopo aver subito il carcere e la flagellazione, fu bruciato insieme al diacono sul rogo.

Sante Nunilone e Alodia
Sorelle di padre musulmano, educate dalla madre nella dottrina cristiana. Si rifiutarono di abbandonare la Fede in Cristo e per questo furono decapitate a Huesca in Spagna.
A Huesca nell'Aragona in Spagna, sante Nunilone e Alódia, vergini e martiri, che, nate da padre musulmano, ma istruite dalla madre nella dottrina cristiana, si rifiutarono di abbandonare la fede in Cristo e per questo, dopo lunga carcerazione, morirono trafitte con la spada per ordine del re di Córdova 'Abd ar-Rahman II.

San Marco di Gerusalemme
Commemorazione di san Marco, vescovo di Gerusalemme, che primo tra i gentili ebbe la guida della Chiesa della Città Santa, che, disgregatasi per paura delle persecuzioni, egli ricominciò a radunare con la sua fede e la sua operosità.

San Lupenzio
Nel territorio di Châlons in Neustria, sempre in Francia, san Lupenzio, abate della basilica di Saint-Privat-de-Javols, che, dopo avere ingiustamente patito molte vessazioni da parte di Innocenzo, conte della città, morì decapitato.

Sant'Apollo di Bawit
Vissuto tra il 316 e il 395. Eremita egiziano che, dopo quarant'anni di solitudine nella Tebaide, divenne abate di più di cinquecento monaci presso Hermopilis. Aveva lasciato il deserto per combattere Giuliano l'Apostata.

San Mallone di Rouen
A Rouen nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Mallone, vescovo, che si ritiene abbia annunciato in questa città la fede cristiana e costituito la sede episcopale.

San Valerio di Langres
Nel territorio di Besançon, ora in Francia, san Valerio, diacono della Chiesa di Langres, ucciso dai pagani.

San Benedetto
Nel territorio di Nantes nella Bretagna in Francia, san Benedetto, che condusse a Mézières vita eremitica.

San Leotaldo di Auch
A Auch in Aquitania, ora in Francia, san Leotaldo, vescovo.

Sant'Esclaramunda
Corona, Scettro

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