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Beato Damiano da Finale
Nacque dalla nobile famiglia dei Furcheri a Finale, in Liguria. Ancora bambino fu miracolosamente liberato dalle mani di un folle che lo aveva rapito. Appena adolescente, vincendo la resistenza dei parenti che non potevano rassegnarsi a perderlo, vestì l'abito da domenicano. Studiò con assiduità e amore la Sacra Scrittura, da cui seppe trarre una pura e sostanziosa dottrina in vista di un'efficace predicazione. Infaticabile evangelizzò la Liguria e la Lombardia, dove contribuì a diffondere la verità cristiana. Ma la divina parola la volle innanzi tutto incarnare in se stesso, con la santità di vita. Fu priore nella natia Finale. Appartenente alla corrente di riforma dell'Ordine, la introdusse nel convento di Reggio Emilia per ordine di Pio II. Negli ultimi anni si ritirò nel convento di Reggio Emilia per immergersi sempre più nel vivo contatto con Dio e prepararsi al suo abbraccio, che avvenne nel 1484. Scrisse molte opere pregiate. I suoi resti riposano nella chiesa di San Domenico a Reggio Emilia. Il Beato Papa Pio IX il 4 agosto 1848 ha confermato il culto proclamando Daminano beato.
A Reggio Emilia, beato Damiano Furcheri, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, insigne araldo del Vangelo.

Beata Celina Chludzinska Borzecka
Celina Chludzinska nacque il 29 ottobre 1833 ad Antowil (Polonia) e morì il 26 ottobre 1913 a Cracovia (Polonia). Come santa Rita, attraversò tutti gli stati di vita del cristiano. Vergine, sposa, madre di famiglia, vedova, religiosa e fondatrice, aspirò costantemente alla perfezione cristiana. Innamorata della sua patria, operò per l’innalzamento spirituale dei polacchi dispersi in Europa e America. Moglie esemplare e madre di 4 figli, si trasferì a Vienna per meglio curare il marito rimasto paralizzato. Nella capitale austriaca conobbe padre Pietro Semenenko, uno dei sostenitori della spiritualità risurrezionista e cofondatore della congregazione maschile della Risurrezione. Alla morte del marito, con la figlia Edvige si trasferisce a Roma dove può finalmente dedicarsi alla vita religiosa. Le due donne sono guidate dalla convinzione che Cristo è presente nelle anime, le libera dalla schiavitù presente e le rigenera a vita nuova.
Nel 1891 Celina può finalmente tornare in patria per aprirvi una casa del nuovo istituto. Presto seguiranno altre fondazioni a Czestochowa, a Varsavia, in Bulgaria. All’inizio del nuovo secolo, alcune consorelle si imbarcano per gli Stati Uniti, dove le nuove religiose hanno presto una rapida diffusione. Nel 1906 muore a Roma la figlia Edvige. Per madre Celina, che già deve affrontare numerose difficoltà connesse con la fondazione della congregazione, è una dura prova.
Nonostante tutto, intensifica la sua attività. Profondamente convinta della presenza di Cristo nella sua vita, porta la pesante croce per arrivare, come Gesù, alla resurrezione e alla gloria.
Dichiarata "venerabile" l’11 febbraio 1982, è stato riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione in data 16 dicembre 2006 e finalmente il 27 ottobre 2007 è stata beatificata a Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

San Cedda
San Cedda, fratello di San Chad, fu per un lungo periodo monaco a Lindisfarne in Inghilterra. Nel 653, con la conversione del re Peada, Cedda fu scelto per evangelizzare gli Angli centrali. Quando alcuni anni dopo anche san Sigeberto II, re dei sassoni orientali, abbracciò il cristianesimo, Cedda fu inviato con un altro compagno nell'odierna contea di Wessex per predicare e battezzare la popolazione locale. Esplorato l'intero territorio oggetto dell'opera missionaria, Cedda volle consultarsi con il suo superiore a Lindisfarne e questi fu così entusiasta che decise di consacrarlo primo vescovo della regione. Più volte Cedda fece ritorno a Lindisfarne e qui il re Etelwald, a conoscenza della sua fama di santità, gli donò un terreno per fondare un monastero nella selva dello Yorkshire. Il santo allora nel 658 vi fondò il monastero di Lastingham, poi anch'esso distrutto dagli invasori. Nel 664 Cedd partecipò al sinodo di Whitby, facendosi mediatore tra le due opposte fazioni, celta e romana, nella disputa sulla data della Pasqua. Ritornato poi a Lastingham, morì il 26 ottobre 644 a causa di un'epidemia.
A Lastingham nella Northumbria in Inghilterra, san Cedda, che, fratello di san Ceadda, fu ordinato da san Finnano vescovo dei Sassoni orientali e si adoperò per gettare tra costoro le fondamenta della Chiesa.

San Folco Scotti di Piacenza e Pavia
I resti di questo santo di origine irlandese sono custoditi nella cattedrale di Pavia, città della quale fu vescovo nel XIII secolo. Folco (o Fulco) nasce intorno al 1165 a Piacenza da una celebre famiglia, quella degli Scotti, originari dell'Irlanda, che viene identificata secondo la denominazione dell'epoca come patria degli «Scoti», scozzesi. Folco a 20 anni entra tra i canonici regolari di Sant'Eufemia. Viene inviato a Parigi a compiere gli studi di teologia a Parigi e al rientro viene eletto priore di Sant'Eufemia, poi canonico, poi arciprete della cattedrale. Infine viene consacrato vescovo di Piacenza. Sei anni più tardi, rimasta vacante la sede pavese, viene designato vescovo anche di questa città. Piacentino e vescovo di Pavia, Folco fu il grande paciere delle due città, allora divise da un'aspra rivalità. Dopo aver lavorato per la pacificazione interna delle città e delle contese tra i due centri muore nel 1229.
Bastone pastorale
A Pavia, san Folco Scotti, vescovo, uomo di pace, colmo di zelo e di carità.

Beato Bonaventura da Potenza
Nato a Potenza come Antonio Carlo Gerardo Lavanga nel 1651, entrò tra i Minori conventuali a 15 anni. Girò per tanti conventi campani: Aversa, Maddaloni, Amalfi, Ischia, Nocera Inferiore (vi fu maestro dei novizi), Sorrento, Napoli e, infine, Ravello, dove morì per una cancrena nel 1711. Fu esempio di umiltà. Ma, pur non essendo dotto, colpiva anche per la profondità teologica della sua predicazione. A lui sono attribuiti numerosi prodigi. Vide l'anima della sorella salire in cielo, guarì un lebbroso. A Napoli, nel convento di Sant'Antonio a Porta Medina, il suo misticismo si manifestò con numerose elevazioni da terra. Si prodigò anche per gli appestati. È beato dal 1775.
A Ravello presso Amalfi in Campania, beato Bonaventura da Potenza, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, che rifulse per obbedienza e carità verso tutti.

San Sigebaldo di Metz
Vescovo di Metz, Sigebaldo morì intorno all'anno 740 nell'abbazia di San Nabore, che lui stesso aveva fatto ristrutturare (oggi si chiama Saint Avold). Insieme a san Pirmino, il fondatore della celebre abbazia di Reichenau, diede vita al chiostro di Neuweiler (Neuwiller-les-Saverne) in Alsazia. Dal X secolo gran parte delle reliquie sono nella cattedrale di Metz.
A Metz in Austrasia, ora in Francia, san Sigebaldo, vescovo, fondatore di molti monasteri.

Beato Arnaldo da Queralt
Grande difensore delle verità del vangelo contro le eresie dei saraceni, il Beato Arnaldo da Queralt, dovette sopportare molte ingiurie da parte dei mussulmani. Fu cavaliere laico mercedario del convento reale di Santa Maria d'Ausonia in Spagna dove condusse una vita esemplare e nello stesso convento morì nel bacio del Signore circondato dalla venerazione popolare.
L'Ordine lo festeggia il 26 ottobre.

Beato Bernardo de Figuerols
Generoso cavaliere laico dell'Ordine Mercedario, il Beato Bernardo de Figuerols, combatté energicamente contro i mori in Almeria (Spagna). Grande il suo valore quanto le sue virtù, di una fede straordinaria con la quale meritò molti favori dal cielo. Il Signore accompagnò la sua morte con santi prodigi.
L'Ordine lo festeggia il 26 ottobre.

San Rustico di Narbonne
A Narbonne sulla costa della Francia meridionale, san Rustico, vescovo, che, mentre meditava di deporre il suo incarico e di ritirarsi a vita solitaria, fu richiamato dal papa san Leone Magno alla santa perseveranza e, così riconfortato, rimase nel ministero a lui affidato e negli impegni assunti.

Santi Rogaziano e Felicissimo
A Cartagine, nell'odierna Tunisia, commemorazione di san Rogaziano, sacerdote, al quale san Cipriano affidò l'amministrazione della Chiesa di Cartagine durante la persecuzione dell'imperatore Decio e che insieme a san Felicissimo patì tribolazioni e carcere per il nome di Cristo.

San Witta (o Vitta o Albino)
Nel monastero di Heresfeld in Germania, deposizione di san Vitta o Albino, primo vescovo di Buraburg, che, inglese di origine, fu chiamato insieme ad altri da san Bonifacio e mandato in Assia per spargere in questa terra il seme della parola di Dio.

Sant'Eata di Hexham
A Hexham sempre in Northumbria, sant'Eata, vescovo, che, uomo di grande mansuetudine e semplicità, resse molti monasteri e Chiese e, tornato ad Hexham, pur essendo al contempo abate e vescovo, non declinò mai da uno stile di vita ascetico.

Santi Luciano e Marciano
A Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, santi Luciano e Marciano, martiri, che si tramanda siano stati messi al rogo sotto l'imperatore Decio, per ordine del proconsole Sabino.

Sant'Amando di Strasburgo
Ad Strasburgo in Alsazia, nell'odierna Francia, sant'Amando, che si ritiene sia stato il primo vescovo di questa città.

Sant'Aptonio di Angouleme
Ad Angoulême in Aquitania, sempre in Francia, commemorazione di sant'Aptonio, vescovo.

San Gaudioso (Gaudino) di Salerno
Gaudino = potente nel bosco
Bastone pastorale

Sant'Alfredo il Grande
Alfredo = guidato dagli elfi, dall'anglosassone

San Beano di Mortlach
In Scozia, san Beano, vescovo di Mortlach.

Sant'Orsa
Ossola

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