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San Giovanni da Capestrano
Era nato a Capestrano, vicino all'Aquila, nel 1386, da un barone tedesco, ma da madre abruzzese. Studente a Perugia, si laureò e divenne ottimo giurista, tanto che Ladislao di Durazzo lo fece governatore di quella città. Ma caduto prigioniero, decise di farsi francescano, diventando amico di san Bernardino e difendendolo quando, a causa della devozione del Nome di Gesù, venne accusato d'eresia. Anch'egli così prese come emblema il monogramma bernardiniano di Cristo Re. Il Papa lo inviò suo legato in Austria, in Baviera, in Polonia, dove si allargava sempre di più la piaga degli Ussiti. In Terra Santa promosse l'unione degli Armeni con Roma. Aveva settant'anni, nel 1456, quando si trovò alla battaglia di Belgrado investita dai Turchi. Per undici giorni e undici notti non abbandonò mai il campo. Ma tre mesi dopo, il 23 ottobre, Giovanni moriva a Ilok, in Slavonia, oggi in Croazia orientale.
Giuristi
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
San Giovanni da Capestrano, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che difese l'osservanza della regola e svolse il suo ministero per quasi tutta l'Europa a sostegno della fede e della morale cattolica. Con il fervore delle sue esortazioni e delle sue preghiere incoraggiò il popolo dei fedeli e si impegnò nella difesa della libertà dei cristiani. Morì presso Ujlak sulla riva del Danubio nel regno di Ungheria.

San Severino Manlio Boezio
Anicio Manlio Torquato Severino Boezio per tutti rappresenta spesso solo un paragrafo del manuale di storia della filosofia. Dagli studiosi è visto come il filosofo che sintetizzò il pensiero classico e la cultura cristiana, lasciando l'unica eredità filosofica di rilievo della seconda metà del primo millennio. Boezio nasce a Roma, attorno al 475 da un patrizio della gens Anicia che fu console sotto Odoacre. È senatore a 25 anni e console unico nel 510. Sposa Rusticiana divenendo genero dell'imperatore Simmaco e cognato delle sante Proba e Galla; ebbe due figli che diventeranno consoli nel 522. Collaborò con Teodorico contribuendo a diffondere fra i Goti il pensiero romano e la fede cristiana. La sua integrità lo oppose però a Teodorico stesso che lo condannò ingiustamente. Esiliato a Pavia, fu chiuso da Eusebio, prefetto di quella città, nel battistero della vecchia cattedrale in Agro Calventiano e lì ucciso nel 524. L'opera più famosa di Boezio è quella da lui scritta in carcere nel 523-524: il «De consolatione philosophiae», scritto ben conosciuto, oltre che da Dante, anche dai letterati e dagli umanisti rinascimentali.
Manlio significa "Mattino" dal latino Mànius
Palma
A Pavia, commemorazione di san Severino Boezio, martire, che, illustre per la sua cultura e i suoi scritti, mentre era rinchiuso in carcere scrisse un trattato sulla consolazione della filosofia e servì con integrità Dio fino alla morte inflittagli dal re Teodorico.

Beato Giovanni Bono
Il beato Giovanni Bono, dopo una giovinezza spensierata, si convertì in  seguito ad un voto fatto durante una grave malattia. Ritiratosi nella  solitudine di un eremo, conosciuta la sua santità, alcuni discepoli si  unirono a lui. Nacque così l’Ordine dei Fratelli di Giovanni Bono o  Giamboniti, a Botriolo (Cesena). Giovanni morì a Mantova il 16 ottobre del 1249. Sisto IV lo dichiarò beato nel 1483. I suoi resti si  conservano nella chiesa cattedrale di Mantova. La sua famiglia religiosa  confluì nell’Ordine agostiniano nella Grande Unione del 1256. Nel 1672  fu concesso all’Ordine Agostiniano di celebrarne la memoria.
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
A Mantova, beato Giovanni Bono, eremita, che, da giovane, lasciata la madre, errò per varie regioni d'Italia esercitando il mestiere di giocoliere e di attore comico, ma all'età di quarant'anni, dopo essersi gravemente ammalato, fece voto a Dio di abbandonare il mondo per donarsi interamente in penitenza e amore a Cristo e alla Chiesa e fondò una Congregazione sotto la regola di sant'Agostino.

Beato Giovannangelo Porro
Il beato Giovannangelo Porro nacque nel 1451 a Seveso (Milano). Si fece frate dei Servi di Maria nel 1468, dopo la morte del padre. Fu dapprima nel convento di Milano, poi a Firenze dove venne ordinato sacerdote. Per quasi 20 anni visse in solitudine nell'eremo di Monte Senario, aperto nel 1240 dai Sette santi fondatori. Il priore generale lo rivolle a Milano come esempio di vita in un momento di crisi nell'osservanza del carisma. Morì nel 1505 e riposa nella chiesa milanese dei Servi. Nella festa vi si celebra la giornata del bambino ammalato. È beato dal 1737.
A Milano, beato Giovanni Angelo Porro, sacerdote dell'Ordine dei Servi di Maria, che, priore del convento, tutti i giorni di festa stava fermo sulla porta della chiesa o si aggirava tra i vicoli per radunare i fanciulli e insegnare loro la dottrina cristiana.

Beato Leonardo Olivera Buera
Padre Leonardo Olivera Buera nacque a Campo, nei pressi di Huesca in Spagna, il 6 marzo 1889. Divenuto sacerdote della diocesi di Zagaroza, fu cappellano della Scuola Nostra Signora del Carmelo a Bonanova. La scuola era gestita dai lasalliani e, allo scoppio della Guerra Civile Spagnola, Padre Leonardo andò coraggiosamente incontro al martirio insieme con questi religiosi. Fu ucciso ad El Saler, nei pressi di Valencia, il 23 ottobre 1936. Giovanni Paolo II lo ha beatificato l'11 marzo 2001 con altre 232 vittime della medesima persecuzione.In località detta El Saler vicino a Valencia sempre in Spagna, beato Leonardo Olivera Buera, sacerdote e martire, che, durante la stessa persecuzione contro la religione, imitando la passione di Cristo, meritò di conseguire il premio eterno.

Santi Giovanni e Giacomo
I santi martiri Giovanni, vescovo, e Giacomo, presbitero, sotto il re Sapore II di Persia vennero gettati in carcere, consumando il loro martirio dopo un anno, per decapitazione. Le loro icone sono distinguibili in quanto solo uno dei due veste le insegne episcopali.
In Persia, santi martiri Giovanni, vescovo, e Giacomo, sacerdote, che sotto il re Sabor II furono gettati in carcere e dopo un anno terminarono, trafitti con la spada, il loro glorioso combattimento.

Beati Ambrogio Leone Lorente Vicente, Fiorenzo Martino Ibanez Lazaro ed Onorato Andrea Zorraquino Herrero
Nella cittadina di Benimaclet sempre nel territorio di Valencia in Spagna, beato Ambrogio Leone (Pietro) Lorente Vicente, Fiorenzo Martino (Alvaro) Ibáñez Lázaro e Onorato (Andrea) Zorraquino Herrero, religiosi dell'Istituto dei Frati delle Scuole Cristiane e martiri, che sempre nella medesima persecuzione sparsero il sangue per Cristo.

Beate Maria Clotilde Angela di S. Francesco Borgia (Clotilde Giuseppa) Paillot e 5 compagne
A Valencienne in Francia, beate Maria Clotilde Angela di San Francesco Borgia (Clotilde Giuseppa) Paillot e cinque compagne, vergini e martiri, che, consacrate a Dio e condannate a morte in odio alla fede durante la rivoluzione francese, salirono piamente al patibolo sotto lo sguardo ammirato del popolo.

Beati Ildefonso della Croce (Anatolio Garcia Nozal) e 5 compagni
A Ciudad Real in Spagna, beati martiri Ildefonso García e Giustiniano Cuesta, sacerdoti ed Eufrasio de Celis, Onorino Carracedo, Tommaso Cuartero e Giuseppe Maria Cuartero, religiosi, della Congregazione della Passione, che, durante la persecuzione contro la religione, furono fucilati per Cristo e per la Chiesa.

Beato Arnoldo (Jules-Nicolas) Rèche
A Reims in Francia, beato Arnoldo (Giuliano Nicola) Rèche, fratello delle Scuole Cristiane, che, docile in tutto allo Spirito Santo, si adoperò con sommo zelo per i giovani, sempre assiduo nei suoi doveri di maestro e nella preghiera.

Sant'Ignazio
A Costantinopoli, sant'Ignazio, vescovo, che, reso oggetto di molti oltraggi da parte dell'imperatore Barda, al quale aveva rimproverato di aver ripudiato la moglie, fu mandato in esilio, ma, richiamato dal papa san Nicola I, riposò infine in pace.

San Romano di Rouen
A Rouen in Neustria, ora in Francia, san Romano, vescovo, che abbattè dalle fondamenta i templi dei pagani ancora molto frequentati nella città, incoraggiò i buoni a progredire nel bene e cercò di dissuadere i malvagi dal compiere il male.

San Teodoreto di Antiochia
Ad Antiochia in Siria, san Teodoreto, sacerdote e martire, che, come si tramanda, fu arrestato dall'empio Giuliano, imperatore d'Oriente, per aver perseverato nel professare la propria fede in Cristo e condotto, infine, al martirio.

Sant'Allucio di Campugliano in Valdinievole
Pescia (PT)
Allucio = nutrito di luce, antico nome medioevale
A Campugliano in Valdinievole in Toscana, sant'Allucio, che, vero uomo di pace, protesse i poveri e i pellegrini e liberò i prigionieri.

Sant'Elfleda (Etelfleda) di Ramsey
A Ramsey in Inghilterra, santa Etelfleda, che fin dall'infanzia si consacrò a Dio nel monastero fondato da suo padre Etelvoldo e, divenuta badessa, lo governò ottimamente fino ad avanzata vecchiaia.

Beato Tommaso Thwing
A York in Inghilterra, beato Tommaso Thwing, sacerdote e martire, che, sotto la falsa accusa di congiura, fu per ordine del re Carlo II impiccato e crudelmente sventrato, ottenendo così la palma del martirio.

San Giovanni di Siracusa
A Siracusa, san Giovanni, vescovo, di cui il papa san Gregorio Magnò lodò la condotta morale, il senso di giustizia, la saggezza, il provvido consiglio e la dedizione agli impegni della Chiesa.

San Paolo Tong Viet Buong
Nella città di Thọ-Đức in Annamia, ora Viet Nam, santi Paolo Tống Viết Buờng, martire, che, soldato, morì per Cristo sotto l'imperatore Minh Mạng.

Santi Servando e Germano
Vicino a Cádice nell'Andalusia in Spagna, santi Servando e Germano, martiri durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano.

San Severino di Colonia
A Colonia in Germania, commemorazione di san Severo, vescovo, degno di lode in ogni virtù.

San Benedetto di Poitiers
Nel territorio di Herbauge presso Poitiers in Francia, san Benedetto, sacerdote.

San Graziano di Amiens

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