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Sant'Orsola e compagne
Vissero probabilmente nel IV secolo e non nel V come vuole la leggenda. Una Passio del X secolo, infatti, narra di una giovane bellissima, Orsola, figlia di un re bretone, che accettò di sposare il figlio di un re pagano con la promessa che si sarebbe convertito alla fede cristiana. Partì con 11.000 vergini per raggiungere lo sposo, ma l'incontro con gli Unni di Attila provocò il loro martirio. Orsola fu trafitta da una freccia perché non aveva voluto sposare lo stesso Attila. Questa leggenda, comunque, ha una base storica, come ha dimostrato il ritrovamento di una iscrizione presso una chiesa di Colonia. L'iscrizione parla del martirio di Orsola e di altre dieci vergini (divenute 11.000 per un piccolo segno sul numero romano XI), martirio avvenuto probabilmente sotto Diocleziano.
Ragazze, Scolare
Orsola = piccola orsa, forte
Donna sotto un mantello, Palma
Presso Colonia in Germania, commemorazione delle sante vergini, che terminarono la loro vita con il martirio per Cristo nel luogo in cui fu poi costruita la basilica della città dedicata in onore della piccola Orsola, vergine innocente, ritenuta di tutte la capofila.

Beato Giuseppe Puglisi
Divenuto sacerdote della Chiesa Palermitana, era ben conscio della pessima situazione della città, dilaniata dall'azione delle cosche mafiose in cui è suddivisa oltre che dalla microcriminalità, e si diede subito a operare nel tessuto sociale, particolarmente in quelli più diseredati o in cui comunque la macchia della delinquenza è più radicata, portando ovunque buoni risultati. Attivo con speciale attenzione nella pastorale giovanile, riusciva a coinvolgere nei gruppi parrocchiali un sempre crescente numero di ragazzi togliendoli dalla strada (e quindi dalla criminalità) e mettendoli in guardia egli stesso della reale natura maligna delle organizzazioni da cui erano manovrati, oltre che dei pericoli in cui incorrevano. La sua fu una lotta aperta e dichiarata alla mafia che, sentendosi punta e minacciata da questo prete esemplare e dalla sua opera che si diffondeva rapidamente, commissionò così il suo massacro.

Sant'Ilarione di Gaza
Nacque da genitori pagani verso il 291, a Tabata, piccola città della Palestina. Fu mandato ad Alessandria d'Egitto per compiere gli studi. Si distinse da subito grazie a un ingegno particolarmente vivo e un'integrità morale che applicò con maggior fervore dopo la conversione al cristianesimo. Abbandonata l'opulenta città egiziana si ritirò in Tebaide presso sant'Antonio abate. Nel 307, però, fece ritorno alla casa paterna dove venne a conoscenza della morte dei genitori. Decise così di donare parte dei suoi beni ai fratelli e parte ai poveri e di ritirarsi definitivamente a Maiumma, in Palestina, zona frequentata da malviventi. I suoi giorni era divisi tra la preghiera, lo studio delle Scritture e il lavoro manuale. Nonostante la rigidità delle condizioni di vita che si impose arrivò all'età di 80 anni. Morì a Pafo, nel 372. Il suo corpo fu riportato al monastero di Maiumma dal discepolo Eusebio.
Ilarione = gaio, allegro, dal latino
Nell'isola di Cipro, sant'Ilarione, abate, che, seguendo le orme di sant'Antonio, dapprima condusse vita solitaria vicino a Gaza e fu poi fondatore e modello di vita eremitica in questa provincia.

Santa Celina di Meaux
Nata da nobile famiglia, desiderò consacrarsi a Dio, malgrado l'ambiente che la circondava. L'occasione di abbracciare la vita religiosa le fu offerta dall'incontro con santa Genoveffa, che era di passaggio nella sua città, Meaux. Celina, dopo aver vinto la resistenza del suo fidanzato, si rifugiò con Genoveffa nella cattedrale, le cui porte miracolosamente si aprirono e si richiusero dietro di loro. Da allora Celina, preso l'abito delle vergini, si consacrò interamente alle opere di carità. Nessun documento contemporaneo, però, ci permette di verificare l'autenticità di questi episodi biografici che furono dapprima raccolti da Usuardo, ripresi poi da Fulcanio di Meaux nell'undicesimo secolo e, infine, citati dal Tillemont. Morì dopo il 480 e fu sepolta presso Meaux. Le sue reliquie, che durante la Rivoluzione francese furono nascoste al riparo, si trovano attualmente nella cattedrale di Meaux.
Celina = abitatore del cielo, dal latino

Santa Laura di Santa Caterina da Siena (Maria Laura di Gesù Montoya y Upegui)
Colombiana, nata nel 1874. Seguendo la sua vocazione di maestra nel 1914 fonda le 'Missionarie di Maria Immacolata e Santa Caterina da Siena' e con il gruppo delle 'Missionarie catechiste degli indios' si reca presso le popolazioni indigene, superando le discriminazioni razziali del tempo. Muore a Medellín nel 1949. Durante la sua vita furono aperte altre cento case nei territori della Colombia, Ecuador e Venezuela.Nel villaggio di Belencito vicino a Medellín in Colombia, beata Laura di Santa Caterina da Siena Montoya y Upeguí, vergine, che si dedicò con grande profitto ad annunciare il Vangelo tra le popolazioni indigene ancora prive della fede in Cristo e fondò la Congregazione delle Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena.

Beato Piero Capucci
Si offrì a Dio fin dalla giovinezza, entrando a quindici anni nel convento di Città di Castello, sua città natale. Studiò a Cortona, forse a Fiesole e a Foligno, avendo come condiscepolo s. Antonino. Fu religioso osservante e predicatore genuino, come li voleva san Domenico: nutrito alla meditazione dei misteri e formato nella penitenza, alieno da ricercatezze e leziosità, annunciatore convinto ed efficace della Parola di Dio. Nella sua meditazione e nella sua predicazione insisteva particolarmente sui "novissimi". Morì nel convento di san Domenico di Cortona.
A Cortona in Toscana, beato Pietro Capucci, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che, meditando sulla morte, guidò se stesso alle realtà celesti e nella sua attività di predicazione esortò i fedeli a non cadere nella morte eterna.

Beato Carlo I d'Asburgo
Nacque nel 1887 in Austria, Carlo ebbe un grande amore per la Santa Eucaristia e per il Cuore di Gesù. Nel 1911 sposò la Principessa Zita di Borbone e, mentre imperversava la Prima Guerra Mondiale, con la morte dell'Imperatore Francesco Giuseppe, divenne Imperatore d'Austria. Anche questo compito venne visto da Carlo come una via per seguire Cristo: nell'amore per i popoli a lui affidati, nella cura per il loro bene e nel dono della sua vita per loro.
Corona, Scettro, Globo, Spada

Beato Giuliano Nakaura
Sacerdote gesuita indigeno del Giappone, Giuliano Nakaura subì il martirio nella sua patria nel contesto di feroci ondate persecutorie contro i cristiani. In seguito ad un rapido processo iniziato con il Nulla Osta della Santa Sede concesso in data 2 settembre 1994, è stato riconosciuto il suo martirio il 1° luglio 2007 ed è stato beatificato il 24 novembre 2008, sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI, unitamente ad altri 187 martiri giapponesi.

Sant'Ilarione di Moglena
Ilarione visse nel XII secolo e combattè contro gli eretici, specialmente i bogomili e i manichei, stabilitisi nella parte montagnosa della sua regione. Morì il 21 ottobre 1164 e viene onorato come santo specialmente dalle Chiese slave. La Vita di Ilarione è stata scritta da Eutimio Vulgaris (1375-1393) e la sua commemorazione cade il 21 ottobre, giorno in cui, secondo M. Langhis, morì e in cui sarebbe stata fatta la traslazione delle reliquie.

Beati Raimondo e Guglielmo da Granada
Questi validi mercedari, Beati Raimondo e Guglielmo da Granada, redentori, si offrirono spontaneamente al pericolo esponendo le loro vite senza temere per la difesa dei cristiani. Tuttavia morirono confessori testimoniando la fede cattolica verso l'unico e vero Dio.
L'Ordine lo festeggia il 21 ottobre.

Beato Guglielmo da Montreal
Cavaliere laico spagnolo d'Aragona, il Beato Guglielmo da Montreal, fu uno dei primi nobilissimi cavalieri che formarono e diedero vita all'Ordine Mercedario. Santamente terminò i suoi giorni nel convento di Sant'Eulalia in Barcellona.
L'Ordine lo festeggia il 21 ottobre.

Beato Ponzio de Clariana
Entrato nell'Ordine Mercedario fra i cavalieri laici, il Beato Ponzio de Clariana, si rese famoso per molte virtù della vita e imprese.
Colmo di meriti terminò i suoi giorni nel convento di Sant'Antonio Abate in Tarragona (Spagna).
L'Ordine lo festeggia il 21 ottobre.

San Dasio, Zotico e Caio (Gaio)
A Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, santi Dasio, Zotico e Caio, che, domestici di Diocleziano, ingiustamente accusati dell'incendio del palazzo imperiale, furono condannati a morte e affogati in mare con pesanti massi legati al collo.

San Pietro Yu Tae-ch'ol
A Seul in Corea, san Pietro Yu Tae-ch'ol, martire, che, a tredici anni, esortò nel carcere i compagni di prigionia a sopportare i supplizi e, dopo essere stato crudelmente fustigato, portò a termine il suo martirio per strangolamento.

San Viatore di Lione
A Lione ancora in Francia, commemorazione di san Viatore, lettore, che, discepolo e ministro di san Giusto vescovo di Lione, lo seguì nella vita eremitica in Egitto e nella morte.

San Severino di Bordeaux
A Bordeaux in Aquitania, ora in Francia, san Severino, vescovo, che, venuto dall'Oriente, fu accolto con onore dal vescovo sant'Amando, che lo volle suo successore.

San Malco
Commemorazione di san Malco, monaco, il cui spirito ascetico e la cui insigne vita a Maronia vicino ad Antiochia in Siria furono celebrate da san Girolamo.

Santa Celina
Celina = abitatore del cielo, dal latino
Presso Laon sempre in Francia, santa Cilinia, madre dei santi vescovi Princípio di Soissons e Remigio di Reims.

San Mauronto di Marsiglia
A Marsiglia nella Provenza in Francia, san Mauronto, vescovo, che fu anche abate della chiesa di San Vittore.

San Vendelino
Nei pressi di Treviri in Austrasia, nel territorio dell'odierna Germania, san Vendelino, eremita.

Sant'Odilia
Principessa. Amica di Sant'Orsola, ha viaggiato e fu martirizzata con lei.

San Bertoldo di Parma
Bertoldo = famoso, illustre, splendente, dall'antico germanico

Sant'Agatone d'Egitto
Agatone = buono, dal greco

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