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Santa Margherita Maria Alacoque
Nata in Borgogna nel 1647, Margherita ebbe una giovinezza difficile, soprattutto perché dovette vincere la resistenza dei genitori per entrare, a ventiquattro anni, nell'Ordine della Visitazione, fondato da san Francesco di Sales. Margherita, diventata suor Maria, restò vent'anni tra le Visitandine, e fin dall'inizio si offrì «vittima al Cuore di Gesù». Fu incompresa dalle consorelle, malgiudicata dai superiori. Anche i direttori spirituali dapprima diffidarono di lei, giudicandola una fanatica visionaria. Il beato Claudio La Colombière divenne preziosa guida della mistica suora della Visitazione, ordinandole di narrare, nell'autobiografia, le sue esperienze ascetiche. Per ispirazione della santa, nacque la festa del Sacro Cuore, ed ebbe origine la pratica dei primi Nove Venerdì del mese. Morì il 17 ottobre 1690.
Margherita = perla, dal greco e latino
Giglio
Santa Margherita Maria Alacoque, vergine, che, entrata tra le monache dell'Ordine della Visitazione della beata Maria, corse in modo mirabile lungo la via della perfezione; dotata di mistici doni e particolarmente devota al Sacratissimo Cuore di Gesù, fece molto per promuoverne il culto nella Chiesa. A Paray-le-Monial nei pressi di Autun in Francia, il 17 ottobre, si addormentò nel Signore.
(17 ottobre: A Paray-le-Monial nel territorio di Autun in Francia, transito di santa Margherita Maria Alacoque, vergine, la cui memoria si celebra il giorno precedente a questo).

Sant'Edvige
Nata nel 1174 nell’Alta Baviera, fu duchessa della Slesia, sposa di Enrico I detto il Barbuto. La sua condizione nobile non le vietò di vivere a fondo la propria fede, dando prova di profonda devozione ed esprimendo in diversi modi la carità verso gli ultimi e l’intenzione totale di porre tutta la sua persona a servizio degli altri. Provata da diverse sventure familiari e addolorata dalla rivalità tra i due figli, seppe mostrare sempre la mitezza e la saggezza di chi vive un profondo desiderio di pace. Stile che applicò nella vita di corte e nella politica estera. Quando il marito fu fatto prigioniero di guerra ne ottenne la liberazione. Si adoperò per migliorare le condizioni di vita dei carcerati e usò gran parte delle sue rendite per i poveri. Praticò un’austerità personale volta a una mortificazione offerta come segno concreto per chi viveva chiuso nel peccato e nell’egoismo. Principessa e penitente, sposa fedele e madre dolorosa, sovrana giusta e benefica, Edvige morì nel 1243 e subito venerata come santa, sia dai fedeli germanici che da quelli slavi.
Edvige = ricca guerriera, o fortuna in battaglia, dal tedesco
Santa Edvige, religiosa, che, di origine bavarese e duchessa di Polonia, si dedicò assiduamente nell'assistenza ai poveri, fondando per loro degli ospizi, e, dopo la morte del marito, il duca Enrico, trascorse operosamente i restanti anni della sua vita nel monastero delle monache Cistercensi da lei stessa fondato e di cui era badessa sua figlia Gertrude. Morì a Trebnitz in Polonia il 15 ottobre.
(15 ottobre: Nel monastero di Trebnitz nella Slesia, in Polonia, anniversario della morte di santa Edvige, religiosa, la cui memoria si celebra domani).

San Gerardo Maiella
Nato presso Potenza nel 1726, morì nel 1755. Di famiglia povera, tentò invano di diventare Cappuccino, come uno zio materno. Fece il noviziato nei Redentoristi sotto la guida di Paolo Cafaro ed emise i voti come fratello coadiutore, svolgendo poi nel convento le mansioni più umili. Incaricato di organizzare pubbliche collette, ne approfittava per fare opera di conversione, per mettere pace e per richiamare al fervore religioso altri monasteri. Calunniato da una donna e, per la sua anima semplice incapace di difendersi, soffrì molto. Trasferito nella vallata del Sele, svolse in paesini isolati una grande opera di apostolato, comunicando a coloro che l'avvicinavano la sua ricchezza spirituale. Fin da giovanissimo, si erano rivelati in lui slanci mistici che lo portavano all'unione con Dio e, come ogni contemplativo, amava la natura e il bello.
Cognati
Gerardo = valoroso con la lancia, dal tedesco
A Materdomini in Campania, san Gerardo Majella, religioso della Congregazione del Santissimo Redentore, che, rapito da un intenso amore per Dio, abbracciò ovunque si trovasse un austero tenore di vita e, consumato dal suo fervore per Dio e per le anime, si addormentò piamente ancora in giovane età.

Beato Aniceto (Wojciech) Koplinski
Wojciech (in italiano Adalberto) Koplinski, nato nella Prussia Occidentale, si avvicinò ai Cappuccini dopo averne ammirato le attività a beneficio dei più poveri. Entrato con il nome di fra Aniceto, venne poi ordinato sacerdote. Svolse il suo ministero nel confessionale e nella questua per i poveri della città di Varsavia, dov’era stato inviato per riorganizzare l’Ordine cappuccino dopo un lungo periodo di espulsione. Il 27 giugno 1941 fu arrestato insieme agli altri 21 confratelli del suo convento e trasportato prima a Pawiak, poi nel campo di sterminio di Aushwitz, dove morì, cosparso di calce viva insieme ad altri prigionieri, il 16 ottobre 1941. Nella stessa data e nello stesso luogo, ma nella camera a gas, morì il sacerdote pallottino Józef Jankowski. I due religiosi, inseriti nel gruppo dei 108 martiri polacchi della seconda guerra mondiale, del quale fanno parte altri quattro Cappuccini, sono stati beatificati da san Giovanni Paolo II a Varsavia il 13 giugno 1999.
Adalberto = di illustre nobiltà, dal tedesco
Vicino a Cracovia in Polonia, nel campo di sterminio di Auschwitz, beati Aniceto Koplinski, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, e Giuseppe Jankowski, della Società dell'Apostolato Cattolico, sacerdoti e martiri, che, durante l'occupazione militare della patria da parte dei seguaci di un'empia dottrina ostile agli uomini e alla fede, testimoniarono fino alla morte la fede in Cristo, l'uno ucciso in una camera a gas, l'altro dalle guardie del campo.

Beato Józef Jankowski
Józef Jankowski fu un sacerdote polacco, membro della Società dell’Apostolato Cattolico, ossia dei padri Pallottini. Esercitò il ministero rivolgendosi in particolare ai bambini e ai giovani. Durante i primi tempi dell’occupazione nazista della Polonia non cessò di insegnare e vivere l’umiltà che lui stesso professava. Arrestato dalla Gestapo, venne condotto al carcere di Pawiak e poi ad Auschwitz, dove morì a causa delle percosse subite da una guardia il 16 ottobre 1941, un mese prima di compiere trentun anni. Incluso nel gruppo dei 108 martiri polacchi della seconda guerra mondiale insieme al cappuccino padre Aniceto Koplinski, che nello stesso luogo e nello stesso giorno subì un diverso martirio, è stato beatificato da san Giovanni Paolo II a Varsavia il 13 giugno 1999.Vicino a Cracovia in Polonia, nel campo di sterminio di Auschwitz, beati Aniceto Koplinski, dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, e Giuseppe Jankowski, della Società dell'Apostolato Cattolico, sacerdoti e martiri, che, durante l'occupazione militare della patria da parte dei seguaci di un'empia dottrina ostile agli uomini e alla fede, testimoniarono fino alla morte la fede in Cristo, l'uno ucciso in una camera a gas, l'altro dalle guardie del campo.

San Gallo
Irlandese, discepolo di san Colombano, Gallo (Gallech) si trasferì con questi sul continente. Vissero insieme a Luxueil e a Bregenz, sul lago di Costanza. Qui si fermò in vita eremitica, mentre Colombano si recò in Italia, dove fondò l'abbazia di Bobbio. Con alcuni compagni Gallo si trasferì a ovest di Bregenz nella regione della Svevia, dove morì tra il 630 e il 645. Sulla sua tomba sorse una chiesa, primo nucleo dell'abbazia di San Gallo, intorno alla quale si sviluppò l'omonima città svizzera.
Presso Arbon nell'odierna Svizzera, san Gallo, sacerdote e monaco, che, accolto ancora fanciullo da san Colombano nel monastero di Bangor in Irlanda, propagò con dedizione il Vangelo in questa regione e insegnò ai suoi confratelli l'osservanza della regola, finché riposò quasi centenario nel Signore.

Santi Martiniano, Saturiano e Massima
Commemorazione dei santi Martiniano e Saturiano, martiri in Africa, insieme a due loro fratelli, che, al tempo della persecuzione vandalica perpetrata sotto il re ariano Genserico, schiavi di un vandalo, erano stati convertiti alla fede in Cristo da santa Massima, vergine, loro compagna di schiavitù, e, dopo essere stati percossi con grossi bastoni e lacerati fino all'osso per la loro fermezza nella retta fede, vennero infine relegati in esilio tra i Mori, dove furono condannati a morte per aver condotto alcuni alla fede in Cristo; Massima, invece, liberata dopo aver superato molti combattimenti, si addormentò santamente in un monastero, dove era divenuta madre di molte vergini.

Santi Ferdinand Perez e Luigi Blanc
I due spagnoli San Ferdinando Perez di Castiglia e San Luigi Blanc d'Aragona, entrarono nell'Ordine della Mercede come cavalieri laici e nell'anno 1250 furono nominati redentori. In quello stesso anno vennero inviati a redimere a Tunisi in Africa e mentre stavano navigando verso la meta furono catturati dai pirati turchi. Spogliati dei beni per la redenzione fu imposto loro di abiurare la fede in Cristo ma rimasero costanti nel loro credo; furono torturati ed infine gettati in mare con grosse pietre legate al collo. Raggiunsero così la corona dei martiri.
L'Ordine li festeggia il 16 ottobre.

Beato Agostino Thevarparampil (Kunjachan)
L'indiano Augustine Thevarparampil (chiamato dal popolo "Kunjachan", ossia "piccolo prete" per la sua statura), sacerdote della diocesi di rito Siro-Malabarese di Palai, in Kerala (1891-1973). Consacrò la sua vita alla promozione umana e cristiana dei cosiddetti "intoccabili", cioè coloro che vivevano ai margini della società, in condizioni di estrema povertà.
Agostino = piccolo venerabile, dal latino

San Bertrando di Cominges
A Cominges sempre sul versante francese dei Pirenei, san Bertrando, vescovo, che, su indicazione del papa san Gregorio VII, si adoperò strenuamente per la riforma della Chiesa, restaurò la sua città rovinata dall'incuria del tempo e ricostruì interamente la cattedrale, dove istituì i canonici regolari sotto la disciplina di sant'Agostino.

San Longino
Soldato romano che con la sua lancia trafisse il costato di Gesù Crocifisso. Secondo la tradizione, la linfa che defluì dal fianco divino lo guarì da un'infermità oculare e lo convertì.
Longino = alto, lungo, dal latino
Palma
A Gerusalemme, commemorazione di san Longino, venerato come il soldato che aprì con la lancia il costato del Signore crocifisso.

Beato Bononato Marimondi
Cavaliere laico, il Beato Bononato Marimondi visse a lungo nel convento mercedario di Sant'Eulalia in Lérida (Spagna).Con energica fede combatté valorosamente contro i mori e le sue virtù furono molto apprezzate dai cavalieri suoi confratelli che alla sua morte lo venerarono come Beato.
L'Ordine lo festeggia il 16 ottobre.

San Lullo di Magonza
Nel monastero di Heresfeld nella Franconia in Germania, san Lullo, vescovo di Magonza, che, compagno e collaboratore di san Bonifacio nella predicazione, fu da lui ordinato vescovo, perché fosse per i sacerdoti una guida, per i monaci un maestro della regola e per il popolo cristiano un predicatore e pastore fedele.

Sant'Anastasio di Cluny
A Pamiers presso i Pirenei sempre in Francia, sant'Anastasio, monaco, che, nato a Venezia, condusse dapprima vita eremitica nell'isola di Rocher de Tombelaine vicino a Mont-Saint-Michel, poi monastica a Cluny, per ritirarsi infine negli ultimi anni in solitudine.

Beato Gerardo da Chiaravalle
Nel monastero di Igny nel territorio di Reims in Francia, transito del beato Gerardo da Chiaravalle, abate, ucciso da un monaco malvagio mentre era in visita in questo cenobio.

San Mommolino di Noyon
A Noyon in Neustria, ora in Francia, san Mummolino, vescovo, che dapprima da monaco aiutò sant'Audomaro nel lavoro missionario e succedette poi a sant'Eligio nella sede episcopale.

San Gauderico
Nel territorio di Mirepoix presso i Pirenei in Francia, san Gauderíco, contadino, insigne per la pietà verso la Madre di Dio.

Santi Amando e Giuniano
Nel territorio di Limoges in Aquitania, ora in Francia, santi Amando e il suo discepolo Giuniano, eremiti.

Sant'Elifio
Nel territorio di Toul in Francia, sant'Elifio, che si tramanda abbia ricevuto la corona del martirio.

Santa Bonita di Brioude
A Brioude presso Clermont-Ferrand in Aquitania, sempre in Francia, santa Bonita, vergine.

San Vitale
Nel territorio di Retz vicino a Nantes in Bretagna, san Vitale, eremita.

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