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Nostra Signora di Aparecida
La storia della Nostra Signora di Aparecida comincia nel 1717, quando si seppe che il conte di Assumar, don Pedro di Almeida e del Portogallo, governatore della Provincia di San Paolo e Minas Gerais, si sarebbe fermato nel villaggio di Guaratinguetá, durante il suo viaggio verso Vila Rica, l'odierna Ouro Preto in Minas Gerais. Per questa occasione, alcuni pescatori furono incaricati di fornire il pesce per il banchetto da tenersi il giorno dopo, in occasione della visita del conte. Tre pescatori, Domingos Garcia, Filipe Pedroso e João Alves, andarono a pescare nel fiume Paraíba. Dopo alcuni tentativi infruttuosi, gettarono le reti in un'area chiamata Porto Itaguaçu. João Alves trovò nella sua rete una statua della Madonna, ma le mancava la testa. Gettò nuovamente le reti e questa volta vi era la testa della statua. In seguito i tre pescatori provarono a gettare le reti e queste si riempirono di pesci. Per 15 anni la statua rimase nella casa di Felipe Pedroso, dove i vicini si riunivano per pregare il rosario. La devozione comincio a diffondersi: alcuni fedeli, che avevano pregato davanti alla statua, affermarono di aver ricevuto delle grazie. Il culto si diffuse in tutto il Brasile.

San Serafino da Montegranaro
Serafino nacque nel 1540 a Montegranaro nelle Marche. Era povero: per un periodo fece il custode di gregge. A 18 anni entrò in convento a Tolentino. Fu accolto come religioso fratello nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e fece noviziato a Jesi. Peregrinò per tutti i conventi delle Marche, perché, nonostante la buona volontà e la massima diligenza che poneva nel fare le cose, non riusciva ad accontentare né superiori, né confratelli, che non gli risparmiarono rimproveri. Ma egli dimostrò sempre tanta bontà, povertà, umiltà, purezza e mortificazione. Nel 1590 Serafino si stabiliva definitivamente ad Ascoli Piceno. Due i «libri» fondamentali per lui: il crocefisso e la corona del rosario con cui si faceva messaggero di pace e di bene. Aveva 64 anni e la fama della sua santità si diffondeva per Ascoli, quando egli stesso chiese con insistenza il viatico. La morte lo colse il 12 ottobre 1604. Dopo essere spirato, semplice anche nella morte, la voce del popolo che lo diceva santo giunse anche alle orecchie del Papa Paolo V, il quale autorizzò l'accensione di una lampada sulla sua tomba. Fu canonizzato da Clemente XIII il 16 luglio 1767.
Serafino = colui che infonde calore, dall'ebraico
Ad Ascoli, san Serafino da Montegranaro (Felice) de Nicola, religioso dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che, vero povero, rifulse per umiltà e pietà.

San Massimiliano di Celeia
All'inizio dell'VIII secolo, il vescovo Ruperto di Salisburgo fondò una cappella sulla tomba di un certo Massimiliano a Bischofshofen nel Pongau, a Sud di Salisburgo. Questa è l'unica, sicura notizia storica, che lascia supporre che questo santo fosse già venerato dai romani viventi nel Pongau, prima ancora dell'arrivo di Ruperto. Forse era vissuto fra loro come missionario. Intorno al 1300 si formò il testo noto come «Vita Maximiliani», secondo cui il santo era originario di Celeia, oggi Cilje, in Jugoslavia. Egli aveva ricevuto dal papa Sisto II (257-58), l'incarico di evangelizzare la Pannonia; in seguito era divenuto arcivescovo di Lauriacum, capitale del Norico (Lorch, a Sud-Est di Linz) ed era morto martire nel 281 a Celeia. Questa Vita, però, scritta mille anni dopo la morte di Massimilano è di scarso valore storico. Tuttavia egli è considerato l'apostolo del Norico, è patrono dei vescovadi di Passau (insieme a san Valentino) e di Linz (fino al 1962) ed è forse lo stesso personaggio che in Istria è venerato come vescovo di Capodistria.
Nel territorio dell'odierna Austria, san Massimiliano, che si ritiene sia stato vescovo di Lorch.

Santi Felice, Cipriano e 4964 compagni
Assassinati con quasi cinquemila cristiani dal re vandalo ariano Unerico.Commemorazione dei santi quattromilanovecentosessantasei martiri e confessori della fede: vescovi, sacerdoti e diaconi della Chiesa di Dio insieme a una folla immensa di fedeli, durante la persecuzione vandalica in Africa, per ordine del re ariano Unnerico, furono esiliati in odio alla verità cattolica in un orrendo deserto e celebrarono, infine, il martirio dopo varie torture. Erano tra loro Cipriano e Felice, vescovi, insigni sacerdoti del Signore.

Beato Romano (Roman) Sitko
Il beato Roman Sitko, sacerdote diocesano polacco, nacque nel 1880 e morì ad Auschwitz-Oswincim, Germania (oggi Polonia), il 12 ottobre 1942. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.Nel campo di sterminio di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, beato Romano Sitko, sacerdote e martire, che, durante l'occupazione della Polonia nel corso della guerra, crudelmente torturato dai persecutori della dignità umana e della fede, passò alla visione della beatitudine eterna.

San Rodobaldo II (Cipolla) di Pavia
Rodobaldo fu il 53° vescovo di Pavia. Arcidiacono della cattedrale, fu eletto nel 1230 e consacrato da Gregorio IX. Fu attivo nella carità. Insieme al Papa predicò la crociata contro Federico II, cosa che gli valse il carcere. Poi si adoperò per riconciliare l'imperatore con Innocenzo IV. Morì nel 1254. Le reliquie sono conservate nella cattedrale di Pavia.
A Pavia, san Rodobaldo, vescovo, uomo di esemplare spirito di penitenza, che si impegnò molto per il culto divino e nella ricerca di reliquie dei santi.

Beato Eufrasio di Gesù Bambino (Barredo Fernández)
Eufrasio del Niño Jesús (al secolo Eufrasio Barredo Fernández), sacerdote professo dei Carmelitani Scalzi, cadde in odio alla fede durante la sanguinosa Guerra Civile Spagnola. Papa Benedetto XVI ha riconosciuto il suo martirio il 16 dicembre 2006 ed è stato beatificato il 28 ottobre 2007 con altre 497 vittime della medesima persecuzione.

Beato Giovanni Ostiense
Mercedario del convento di Santa Maria a Guardia de los Prados (Spagna), il Beato Giovanni Ostiense, era maestro in Sacra Teologia.
Santo religioso pieno di prudenza compì un numero considerevole di miracoli, morì presso il suo convento raggiungendo le gioie eterne del paradiso.
L'Ordine lo festeggia il 12 ottobre.

Beato Tommaso Bullaker
A Londra in Inghilterra, beato Tommaso Bullaker, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori e martire, che, arrestato sotto il regno di Carlo I nel momento stesso in cui celebrava la Messa, morì impiccato a Tyburn per il suo sacerdozio e sventrato mentre era ancora vivo.

Beato Pacifico da Valencia (Pedro Salcedo Puchades)
Nel villaggio di Massamagrel nello stesso territorio in Spagna, beato Pacifico (Pietro) Salcedo Puchades, religioso dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che nella medesima persecuzione si conformò alla passione di Cristo.

Beato Giuseppe Gonzalez Huguet
Nel villaggio di Ribarroja de Turía nel territorio di Valencia in Spagna, beato Giuseppe González Huguet, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione contro la fede, portò a termine il glorioso combattimento per Cristo.

Santi Domnina (Donnina) di Anazarbo e Donnino
Ad Ainvarza in Cilicia, nell'odierna Turchia, santa Domnina, martire, che si tramanda abbia patito molte torture sotto l'imperatore Diocleziano e il governatore Licia e abbia reso in carcere lo spirito a Dio.

San Giovanni
San Giovanni, Arcivescovo di Riga, "Nuovo Martire" della Chiesa Ortodossa Russa, è festeggiato al 12 ottobre.

Sant'Opilio (Opilione) di Piacenza
A Piacenza, sant'Opilione, diacono.

Sant'Edisto
A Roma sulla via Laurentina, sant'Edisto, martire.

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