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San Filippo Diacono
Secondo gli Atti degli apostoli è uno dei sette «uomini di buona reputazione» scelti come diaconi. Il primo, Stefano, è il protomartire; Filippo è il primo missionario della storia cristiana. Sulla strada della missione è costretto dalla persecuzione scoppiata dopo la morte di Stefano che induce gli ebrei cristiani ellenizzanti ad allontanarsi da Gerusalemme. Egli si reca, dunque, in Samaria che diviene la prima tappa dell’annuncio del Vangelo al di fuori della Giudea. I cristiani di Samaria restano in comunione con i fedeli della capitale. Pietro e Giovanni visitano i nuovi credenti e invocano su di loro lo Spirito Santo con l’imposizione delle mani. La missione, tuttavia, non conosce confini. Dopo aver annunciato il Vangelo in Samaria, Filippo riceve dallo Spirito l’ordine di recarsi sulla strada per Gaza. Qui passa su un carro un funzionario africano che ritorna in patria dopo essere stato pellegrino a Gerusalemme. Filippo gli si avvicina e lo sente leggere un brano del profeta Isaia che parla di un misterioso servo condotto a morte. Ispirato dallo Spirito Santo, gli spiega che il testo parla in realtà di Gesù. Convinto, il funzionario africano gli chiede il battesimo, che Filippo gli amministra. Il Vangelo si accinge così a varcare una nuova frontiera, in direzione dell’Africa. Il diacono si stabilisce infine a Cesarea dove è chiamato evangelista, è cioè la guida delle comunità. Qui egli avrà l’onore di ospitare l’apostolo Paolo nella sua casa, dove vive con quattro figlie nubili che sono considerate profetesse. Nulla sappiamo della morte di questo generoso protagonista della prima comunità cristiana.Commemorazione di san Filippo, che fu uno dei sette diaconi eletti dagli Apostoli: convertì la Samaria alla fede di Cristo, battezzò l'eunuco di Candace regina d'Etiopia ed evangelizzò tutte le città che attraversava, fino a Cesarea, dove si ritiene che abbia terminato i suoi giorni.

San Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli)
(Papa dal 04/11/1958 al 03/06/1963).
Angelo Roncalli nacque a Sotto il Monte, piccolo borgo del bergamasco, il 25 novembre 1881, figlio di poveri mezzadri. Divenuto prete, rimase per quindici anni a Bergamo, come segretario del vescovo e insegnante al seminario. Allo scoppio della prima guerra mondiale fu chiamato alle armi come cappellano militare. Inviato in Bulgaria e in Turchia come visitatore apostolico, nel 1944 è Nunzio a Parigi, per divenire poi nel 1953 Patriarca di Venezia. Il 28 ottobre 1958 salì al soglio pontificio, come successore di Pio XII, assumendo il nome di Papa Giovanni XXIII. Avviò il Concilio Vaticano II, un evento epocale nella storia della Chiesa. Morì il 3 giugno 1963. Un breve ma intenso pontificato, durato poco meno di cinque anni, in cui egli riuscì a farsi amare dal mondo intero. È stato beatificato il 3 settembre del 2000 e canonizzato il 27 aprile 2014.
A Roma, beato Giovanni XXIII, papa: uomo dotato di straordinaria umanità, con la sua vita, le sue opere e il suo sommo zelo pastorale cercò di effondere su tutti l'abbondanza della carità cristiana e di promuovere la fraterna unione tra i popoli; particolarmente attento all'efficacia della missione della Chiesa di Cristo in tutto il mondo, convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II.

Sant'Alessandro Sauli
Nato da antica famiglia genovese, nel 1534, si consacrò giovanissimo alla Vergine. Rifiutando una brillante carriera presso Carlo V, entrò nella Congregazione dei Chierici regolari di san Paolo (i Barnabiti). Nel segno dell'obbedienza comparì nella piazza dei mercanti vestito da nobile, ma portando sulle spalle una pesante croce. Nominato teologo del vescovo e decano della Facoltà teologica di Pavia, fu eletto Superiore generale dell'Ordine e si adoperò per mantenerne vivo lo spirito originale. Confessore di Carlo Borromeo, fu anche il direttore spirituale di personalità illustri del suo tempo, religiosi e laici. Vescovo di Aleria in Corsica, una diocesi in grande decadenza, ne riformò il clero e fu maestro di vita cristiana per tutti i ceti, placando tensioni e odi tra famiglie. La sua carità e la sua dedizione furono talmente grandi da essere chiamato «angelo tutelare», padre dei poveri, apostolo della Corsica. Nel 1904, Pio X lo iscrisse fra i santi.
Alessandro = protettore di uomini, dal grecoBastone pastorale
A Calosso d'Asti in Piemonte, transito di sant'Alessandro Sauli, vescovo dapprima di Aleria in Corsica e poi di Pavia, che, membro della Congregazione dei Chierici regolari di San Paolo, diede sollievo ai poveri con mirabile carità.

Santa Maria Desolata (Soledad) Torres Acosta
Il sacerdote madrileno Miguel Martínez, andando missionario in Africa, porta con sé anche tre Ministre degli Infermi; ma il suo successore nella direzione spirituale esautora suor Soledad mandandola in convento, e l'istituto entra in crisi. Allora si richiama di corsa lei, in tempo per salvare la comunità, e anzi lanciarla in prima linea durante un'epidemia di colera. "Soledad seppe governare una Congregazione nata per impulso romantico, e dare un fondamento stabile a un istituto vacillante": così scriverà il suo biografo J.M. Javierre. Il suo segreto è stare sempre con le religiose, lavorare con loro passando da una casa all'altra, "precorritrice e maestra della più consumata sollecitudine assistenziale e sanitaria del nostro umanesimo sociale" (Paolo VI). Quando lei muore, a soli 51 anni, la comunità ha già 46 case in Spagna; all'inizio del terzo millennio le Serve di Maria Ministre degli Infermi sono presenti in 27 Paesi.
A Madrid in Spagna, santa Maria Desolata (Emanuela) Torres Acosta, vergine, che fin dall'età giovanile mostrò straordinaria attenzione per i malati bisognosi, che assistette con instancabile abnegazione, in special modo nella Congregazione delle Serve di Maria Ministre degli Infermi da lei stessa fondata.

Beato Giacomo Griesinger da Ulma
Il beato Giacomo, originario di Ulma in Germania (1407), all'età di venticinque anni sostò a Bologna, tappa del suo pellegrinaggio verso Roma. Dopo alterne vicende, che lo videro soldato a Napoli e domestico a Capua, ritornò nella nostra città con le milizie del Duca di Milano. Visitando la Basilica di San Domenico si sentì attratto dalla vita religiosa e nel 1441 chiese di vestire l'abito dei fratelli conversi. Lo spirito di preghiera e di mortificazione, l'umiltà profonda e il cordiale servizio al prossimo gli accreditarono la fama di santità ancor prima della sua morte. Tra le sue devote consuetudini erano la recita del Pater noster, che diceva essergli più dolce del miele, e la preparazione alla Comunione Eucaristica in un'ininterrotta veglia notturna. Dotato di grande sensibilità artistica fu maestro nell'arte vetraria: a lui si attribuisce una delle grandi vetrate nella cappella dei Notai della Basilica di San Petronio.
A Bologna, beato Giacomo da Ulm Griesinger, religioso dell'Ordine dei Predicatori, che, sebbene analfabeta, fu un valente decoratore di vetrate e offrì a tutti per cinquant'anni un esempio di dedizione al lavoro e alla preghiera.

San Cainnech
L'abate Cainnech (o Canice o Kenneth) fu un celebre santo irlandese, del quale però purtroppo si sono tramandate ben poche certezze storiche. Nacque a Kinnaght, nella contea di Derry, verso l'anno 525 ed in giovane età raggiunse il Galles, dove sotto la guida di San Cadoc intraprese la vita monastica ed in seguito ricevette l'ordinazione presbiterale. Gli elogi ripetutamente rivoltigli dal suo maestro gli attirarono ben presto le gelosie dei confratelli, costringendolo ad andarsene. Dopo un breve pellegrinaggio a Roma, Cainnech fece ritorno in Irlanda per continuare gli studi a Clonard sotto la guida di San Finnian. Nell'isola inoltre fondò monasteri e predicando, ma dopo qualche anno si trasferì in Scozia. La più celebre fondazione operata dal santo in Irlanda è quella di Aghaboe, nella contea di Laois, ma probabilmente fu sempre lui il fondatore della cattedrale di Kilkenny, che gli è dedicata. Cainnech fu celebre per il suo instancabile zelo missionario e per la fedeltà alla regola monastica. Morì tra la fine del VI e l'inizio del VII secolo.
Nella regione di Ossory in Irlanda, san Cánico, abate del monastero di Achad-Bó, tra i tanti da lui fondati.

San Meinardo (Meinhard)
San Meinardo, membro della congregazione agostiniana dei Canonici Regolari Lateranensi, fu consacrato primo vescovo della Livonia, odierna Lettonia. Fu sepolto nella cattedrale dell'odierna capitale Riga. L'8 settembre 1993, durante un viaggio apostolico in quella terra, Giovanni Paolo II ripristinò ufficialmente il culto del santo proto-vescovo.
Lettonia
Mitra, Pastorale, Croce pettorale
A Riga sul mar Baltico, commemorazione di san Meinardo, vescovo, che, dapprima monaco in Germania, ormai già avanti negli anni si mise in cammino per evangelizzare il popolo léttone; costruì la chiesa di Üksküll e, ordinato vescovo, pose efficacemente le fondamenta della fede cristiana in questa regione.

Beato Dionisio de Santarem
Fedele imitatore del fondatore San Pietro Nolasco, il Beato Dionisio de Santarem era mercedario nel convento di Sant'Antolino in Valladolid (Spagna). Coltivò intensamente la verginità, l'umiltà, la carità verso Dio e verso il prossimo sopratutto verso gli schiavi. Il Signore lo condusse lungo le vie del bene e lo rese celebre per la gloria dei miracoli, finché centenario morì santamente nel 1420.L'Ordine lo festeggia l'11 ottobre.

Sant'Anastasio
Vicino alla fortezza di Tzager sui monti del Caucaso, anniversario della morte di sant'Anastasio, sacerdote, apocrisario della Chiesa di Roma, che, compagno di san Massimo il Confessore nella testimonianza della fede cattolica e nell'esilio, rese l'anima a Dio, mentre nella santa Sinassi recitava le parole «Le cose sante ai santi».

San Bruno I di Colonia
A Colonia nella Lotaringia in Germania, san Bruno, vescovo, che, fratello dell'imperatore Ottone I, ricevette insieme l'episcopato e il governo della Lotaringia ed esercitò il ministero sacerdotale con grande premura e le funzioni di governante con magnanimità secondo le esigenze dei suoi tempi.

San Gaudenzio (Razdim)
A Gniezno in Polonia, san Gaudenzio o Radzim, vescovo, che, fratello secondo la carne e secondo lo spirito, nonché fedele compagno di sant'Adalberto vescovo di Praga, assistette al suo martirio e fu poi gettato egli stesso in carcere.

San Firmino di Uzes
Firmino = costante, saldo nei propositi, dal latino
Bastone pastorale
A Uzès nella Gallia narbonense, nell'odierna Francia, san Firmino, vescovo, che, discepolo di san Cesario di Arles, insegnò al suo popolo la via della verità.

Beato Angelo (Angel) Ramos Velazquez
A Barcellona sempre in Spagna, beato Angelo Ramos Velázquez, religioso della Società Salesiana e martire, che portò a compimento la sua battaglia per la fede in tempo di persecuzione contro la Chiesa.

Santi Taraco, Probo e Andronico
Ad Ainvarza in Cilicia, nell'odierna Turchia, santi Táraco, Probo e Androníco, martiri, che durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano diedero la vita per testimoniare la fede in Cristo.

San Gummaro (Gummario)
Presso Lier in Brabante, nell'odierno Belgio, san Gummario, che, soldato devoto a Dio, costruì in questo luogo con i suoi beni un oratorio, dove fu poi deposto.

Santi Nicasio, Quirino, Scubicolo e Pienza
Nel territorio del Vexin nella Gallia lugdunense, ora in Francia, commemorazione dei santi Nicasio, Quirino, Subícolo e Pienza, martiri.

San Pietro Le Tuy
Ad Hanoi Nel Tonchino, ora Viet Nam, san Pietro Lê Tùy, sacerdote e martire, che fu decapitato per Cristo sotto l'imperatore Minh Mạng.

San Santino di Verdun
A Verdun sempre in Francia, san Santino, vescovo, che si ritiene abbia per primo predicato il Vangelo in questo territorio.

San Sarmatas
Commemorazione di san Sármata, abate nella Tebaide, in Egitto, che, discepolo di sant'Antonio, fu ucciso dai Saraceni.

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