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Sant'Abramo
Nella Bibbia due titoli definiscono precipuamente Abramo, il patriarca, originario della Mesopotamia, stabilitosi a Carran e di lì emigrato nella terra di Canaan. Amico di Dio, egli è il padre dei credenti. Come amico della divinità, è modello di vita religiosa e morale, che può intercedere per sé e per i suoi alleati. Come credente, vive nella tensione tra fede e promessa.
Lascia il suo paese guidato dalla fiducia nella parola di Dio, ma le circostanze sembrano contraddire l’attesa: il patriarca è anziano, Sara non è in grado di avere figli.
«Abramo, tuttavia, credette nel Signore che glielo accreditò come giustizia». La dialettica della fede, però, diviene ancora più acuta con l’inaudita richiesta di sacrificare Isacco. Il viaggio di Abramo verso il monte Moria in compagnia del figlio diventa il paradigma della notte oscura, del viaggio della fede nella tenebra di Dio il quale sembra rinnegare la promessa tanto attesa e coltivata.
All’obbedienza del padre risponde il gesto di liberazione di Dio. In ambito cristiano è soprattutto l’apostolo Paolo a riflettere sulla figura di Abramo. Fedele alla sua concezione, ritiene che il patriarca, giustificato per la fede, sia sorgente di benedizione per l’umanità.
Inoltre, proprio dalla riflessione sulla sua figura Paolo trae la conclusione che la salvezza non deriva dalle opere ma dal dono di Dio accolto nella fede. Su questo punto insistettero Lutero, i teologi, gli uomini di cultura e gli artisti che aderirono alla riforma del XVI secolo. Modello di fede per ebrei e cristiani, Abramo è venerato anche dai seguaci dell’Islam.
Abramo = grande padre, dall'ebraico
Commemorazione di sant'Abramo, patriarca e padre di tutti i credenti, che, chiamato da Dio, uscì dalla sua terra, Ur dei Caldei, e si mise in cammino per la terra promessa da Dio a lui e alla sua discendenza. Manifestò, poi, tutta la sua fede in Dio, quando, sperando contro ogni speranza, non si rifiutò di offrire in sacrificio il suo figlio unigenito Isacco, che il Signore aveva donato a lui già vecchio e da una moglie sterile.

San Giovanni Leonardi
Nato a Diecimo, nella lucchesia, nel 1541 Giovanni Leonardi a 26 anni fa il farmacista. Quando la prospera repubblica viene colpita da una grave crisi decide di soccorrere i poveri e l'esperienza lo porta a diventare prete nel 1572. Ama l'insegnamento, lo fa prima con i bambini e poi con gli adulti. Nel 1574 fonda la famiglia religiosa dei «Chierici regolari della madre di Dio» e diventa un protagonista della riforma cattolica. A Lucca cominciano a non amarlo e così, nel 1584 mentre si trova a Roma, viene bandito in perpetuo dalla sua città perché disturba l'ordine pubblico e manca di rispetto all'autorità costituita. A Roma, però, cresce il suo prestigio e Clemente VIII lo manda a riordinare congregazioni religiose e riformare monasteri. Muore a Roma nel 1609 e viene proclamato santo da Pio XI nel 1938.
Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico
San Giovanni Leonardi, sacerdote, che a Lucca abbandonò la professione di farmacista da lui esercitata, per diventare sacerdote. Fondò, quindi, l'Ordine dei Chierici regolari, poi detto della Madre di Dio, per l'insegnamento della dottrina cristiana ai fanciulli, il rinnovamento della vita apostolica del clero e la diffusione della fede cristiana in tutto il mondo, e per esso dovette affrontare molte tribolazioni. Pose a Roma le fondamenta del Collegio di Propaganda Fide e morì in pace in questa città, sfinito dal peso delle sue fatiche.

Santi Andronico e Atanasia
Vissero in Egitto verso la fine del IV secolo, al tempo dell'imperatore Teodosio. Andronico, orafo ad Antiochia, sposò Atanasia dalla quale ebbe due figli, entrambi morti in tenera età. I coniugi, però, interpretarono la perdita dei bambini quale un rimprovero divino alla loro condotta non propriamente improntata allo spirito evangelico. In seguito all'apparizione di san Giuliano ad Atanasia, che la invitava a consacrarsi interamente a Dio con il marito, distribuirono allora tutti i loro beni ai poveri e intrapresero numerosi pellegrinaggi in Egitto ed in Terra Santa. Separati per vivere la loro scelta religiosa, Atanasia giunse al monastero femminile di Tabenna, travestendosi da uomo per vivere le fatiche fisiche e spirituali non adatte a una donna. Per le sue qualità ottenne la direzione dei centri religiosi nati proprio in quegli anni in Palestina ed Egitto. Qui giunse Andronico, che però non riconobbe la moglie. Solo dopo la morte di Anastasia l'uomo venne a sapere della vera identità della moglie e chiese di essere sepolto accanto a lei a Gerusalemme. La biografia è stata di certo arricchita da contenuti letterari, ma il culto dei due santi si diffuse a Cipro e nelle Chiese copte egiziana ed etiope.

Beato Giovanni Enrico Newman
John Henry Newman, probabilmente l’uomo di chiesa di spicco dell’Inghilterra del XIX sec., nacque a Londra da una madre ugonotta e da un padre di orientamento religioso molto tollerante.
Ancora membro della Chiesa d’Inghilterra, le sue idee in fatto di religione cominciarono a deviare gradualmente da quelle della Chiesa Evangelica d’Inghilterra per abbracciare quelle dell’ala più conservatrice della Chiesa Cattolica finché non si convertì definitivamente al Cattolicesimo Romano nel 1845; subito dopo, venne ordinato prete, ed in seguito eletto cardinale da Papa Leone XIII nel 1879. E' stato beatificato a Birmingham il 19 settembre 2010 da Papa Benedetto XVI. La memoria è stata fissata al 9 ottobre, non perché questo giorno sia la data della morte del Cardinale inglese, ma perché è la data significativa della sua recezione nella Chiesa Cattolica. L'epitaffio che il Beato Newman volle inciso sulla sua tomba, intarsiato anche sul nuovo altare costruito in suo onore a Birmingham: "Partendo dalle ombre e dalle immagini verso la verità".
Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham.

San Deusdedit (Diodato, Deodato) di Montecassino
Diodato fu monaco benedettino. Si dedicò alla preghiera e allo studio fino all'anno 828, quando fu eletto abate di Montecassino, il quindicesimo della serie. Per la difesa dei diritti del monastero, insidiati da alcuni nobili, subì molte vessazioni. Come quella inflittagli da Sicario, principe di Benevento, che lo imprigionò. Morì poco dopo, nell'834. Il corpo fu nascosto alle incursioni dei saraceni dall'abate Bertario, che lo fece traslare sotto il campanile della chiesa di San Giovanni Val Roveto (L'Aquila). Fu riscoperto nel 1618 dal vescovo di Sora, Gerolamo Giovannelli.
A Montecassino nel Lazio, san Deusdédit, abate, che, gettato in carcere dal tiranno Sicardo, rese qui lo spirito a Dio sfinito dalla fame e dalle tribolazioni.

San Luigi (Ludovico) Bertran
Nel 1562 partì missionario per la Colombia, dove miracoli frequenti favorirono la conversione degli indios. Dal pulpito denunciò anche i soprusi dei conquistatori spagnoli: uno di essi volle attentare alla vita del santo, ma allo sparo lo schioppo si trasformò in crocifisso. Nel 1569 è di nuovo a Valenza come maestro dei novizi e poi priore. Della sua attività di consigliere prudente si avvalse anche s. Teresa d'Avila, che da lui ebbe parole di incoraggiamento e il presagio sul successo della riforma carmelitana.
Noviziati Domenicani
A Valencia in Spagna, san Luigi Bertrán, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che insegnò il Vangelo di Cristo a varie popolazioni indigene dell'America Meridionale e le difese dagli oppressori.

San Gisleno (Gisileno), Lamberto e Bernero
Gisleno (o Gisileno) è in genere commemorato con i discepoli Lamberto e Berlero. Greco, nato all'inizio del VII secolo, divenne monaco basiliano. Trasferitosi a Roma, il Papa lo inviò in Belgio con i due compagni. Dopo un periodo di romitaggio approdò a Ursidong, nell'Hainaut. Portò alla vita monastica molte nobili, tra cui tre sante: Aldegonda, Aldetrude e Madelberta. È invocato contro l'epilessia, detta anche "male di san Gisleno", le malattie infantili e nei parti difficili. Morì tra 680 e 685.
Nella regione dell'Hainault in Austrasia, nell'odierno Belgio, san Gisleno, che condusse vita monastica in una cella da lui stesso costruita.

San Dionigi e compagni
Secondo la tradizione, fu il primo vescovo di Parigi, inviato in Gallia dal Papa Fabiano nel 250. Subì il martirio insieme a Rustico ed Eleuterio. Le sue reliquie sono custodite nella Basilica che Santa Genoveffa fece erigere nel 495. Accanto ad essa nel secolo VII sorse la celebre abbazia che da lui prese il nome. (Mess. Rom.)
Dionigi = consacrato a Dioniso (è il dio Bacco)
Bastone pastorale, Palma
Santi Dionigi, vescovo, e compagni, martiri: si tramanda che san Dionigi sia giunto in Francia inviato dal Romano Pontefice e, divenuto primo vescovo di Parigi, morì martire nelle vicinanze di questa città insieme al sacerdote Rustico e al diacono Eleuterio.

Beati Leccetani
I Beati si venerano in un eremo chiamato "Lecceto", a pochi chilometri da Siena.Come ogni fondazione avvolta nel mistero, quando storia e leggenda si confondono, l'origine dell'eremo di Lecceto affonda le sue radici nella notte dei secoli. Divenuto convento agostiniano intorno al 1244, nel 1387 dà inizio al movimento di riforma all'interno dell'Ordine.
Numerosi frati da varie parti d'Italia e d'Europa chiedono di andare a vivere a Lecceto. E in quell'eremo vivono la santità e promuovono la vita cristiana e monastica. In un grande quadro che si conserva nell'eremo è dipinto l'albero genealogico della santità fiorita a Lecceto: vi appaiono 25 nominativi.

Santa Publia di Antiochia
Pietosa vedova di Antiochia che si fece monaca. Fu schiaffeggiata su ordine di Giuliano l'apostata, perché cantava salmi che condannavano l'idolatria.Ad Antiochia in Siria, commemorazione di santa Publia, che, rimasta vedova, entrò in monastero e, al passaggio dell'imperatore Giuliano l'Apostata, cantando insieme alle sue vergini i versetti del salmo «Gli idoli delle genti sono argento e oro» e «Diventi come loro chi li fabbrica», fu per ordine dell'imperatore stesso schiaffeggiata e pesantemente umiliata.

Santi Innocenzo dell'Immacolata (Emanuele Canoura Arnau) ed 8 compagni
In località Turón nelle Asturie in Spagna, santi martiri Innocenzo dell'Immacolata (Emanuele) Canoura Arnau, sacerdote della Congregazione della Passione, e otto compagni, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che, nelle avverse circostanze dei loro tempi, conseguirono la suprema vittoria sterminati in odio alla fede senza processo.

San Guntero
A Břevnov in Boemia, deposizione di san Guntero, eremita, che, rigettati i piaceri mondani, si ritirò dapprima nel rifugio della vita monastica e in seguito anche nel profondo isolamento delle foreste tra la Baviera e la Boemia, dove visse e morì tanto unito a Dio quanto lontano dagli uomini.

San Sabino
Nel territorio di Bigorre alle falde dei Pirenei in Francia, san Sabino, eremita, che diede lustro alla vita monastica nella regione dell'Aquitania.

San Bernardo di Rodez
Nel monastero di Montsalvy in Francia, san Bernardo da Rodez, abate dei Canonici regolari.

San Diodoro, Diomede e Didimo
Palma
A Laodicea in Siria, passione dei santi Diodoro, Diomede e Didimo.

San Donnino di Fidenza
Palma
A Fidenza in provincia di Parma sulla via Claudia, san Donnino, martire.

San Donnino (o Donino) di Città di Castello
A Città di Castello in Umbria, san Donnino, eremita.

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