TuttoSchermo       Chiudi      

San Gennaro
Gennaro era nato a Napoli (?), nella seconda metà del III secolo, e fu eletto vescovo di Benevento, dove svolse il suo apostolato, amato dalla comunità cristiana e rispettato anche dai pagani. Nel contesto delle persecuzioni di Diocleziano si inserisce la storia del suo martirio. Egli conosceva il diacono Sosso (o Sossio) che guidava la comunità cristiana di Miseno e che fu incarcerato dal giudice Dragonio, proconsole della Campania. Gennaro saputo dell'arresto di Sosso, volle recarsi insieme a due compagni, Festo e Desiderio a portargli il suo conforto in carcere. Dragonio informato della sua presenza e intromissione, fece arrestare anche loro tre, provocando le proteste di Procolo, diacono di Pozzuoli e di due fedeli cristiani della stessa città, Eutiche ed Acuzio. Anche questi tre furono arrestati e condannati insieme agli altri a morire nell'anfiteatro, ancora oggi esistente, per essere sbranati dagli orsi. Ma durante i preparativi il proconsole Dragonio, si accorse che il popolo dimostrava simpatia verso i prigionieri e quindi prevedendo disordini durante i cosiddetti giochi, cambiò decisione e il 19 settembre del 305 fece decapitare i prigionieri.
Napoli
Gennaro = nato nel mese di gennaio, dal latino
Bastone pastorale, Palma
San Gennaro, vescovo di Benevento e martire, che in tempo di persecuzione contro la fede, a Pozzuoli vicino a Napoli subì il martirio per Cristo.

Madonna de La Salette
Il 19 settembre 1846 a La Salette, nel cuore delle Alpi francesi, la Vergine Maria apparve a due pastorelli poco più che adolescenti, Mélanie Calvat e Maximin Giraud. Le sue parole e il suo atteggiamento mesto costituirono un invito alla conversione, tramite il rispetto del giorno festivo e l’opposizione alla bestemmia. Dopo cinque anni d’indagini, il 19 settembre 1851, monsignor de Bruillard, vescovo di Grenoble, emanò il decreto con cui l’apparizione era approvata. Sul luogo del fatto prodigioso venne presto costruita una basilica, dove la Madonna è onorata come “riconciliatrice dei peccatori”.

Santa Maria de Cervellon
Proveniente dalla nobile famiglia de Cervellón, Santa Maria, nacque a  Barcellona (Spagna), l'1 dicembre 1230. Attratta dalla carità che infondevano i frati mercedari redentori degli schiavi diventò la  consolatrice dei poveri, degli infermi e degli schiavi nell'Ospedale di Sant'Eulalia. Il 25 marzo 1265 emise la professione religiosa come consorella dell'Ordine Mercedario, ricevendo l'abito dalle mani di San Bernardo da Corbara; la seguirono poi le: Beata Eulalia Pinos, Beata Elisabetta Berti, Beata Maria de Requesens ed in seguito si aggregò  Santa Colagia. Santa Maria de Cervellón fu così la fondatrice delle monache mercedarie ed é anche chiamata S. Maria del Soccorso perché sia in vita che dopo la morte fu vista più di una volta, accorrere sulle ali del vento in aiuto delle navi della redenzione flagellate dalle onde del mare in tempesta. Dopo una vita piena di umiltà, veglie, digiuni e  con l'aver operato strepitosi miracoli, emigrò verso il Signore il 19  settembre 1290, il suo corpo incorrotto si conserva nella Basilica della  Mercede in Barcellona.
A Barcellona nella Catalogna in Spagna, santa Maria de Cervellón, vergine dell'Ordine della Beata Maria della Mercede, che fu comunemente chiamata Maria del Soccorso per l'aiuto che offriva a chiunque lo invocasse.

Beato Giacinto Hoyuelos Gonzalez
Il 19 settembre 1936 fu ucciso Fra Giacinto Hoyuelos, nato nel 1914 a Matarrepudio, nella diocesi di Burgos, il quale, dal 27 gennaio 1936, compiva il servizio di leva, per concessione dello stato, presso la a Clinica Psichiatrica Militare, annessa, ma separata dalla casa-ospedaliera di Ciempozuelos. Allorché stava per salire sulla camionetta che lo avrebbe portato al carcere o alla morte, il direttore della Clinica Militare aveva voluto che vi rimanesse con il consenso dei suoi superiori. Gli infermieri marxisti cominciarono a detestarlo. Una notte lo condussero davanti al Comitato. Gli furono fatte domande sulla sua condizione e sulle sue convinzioni religiose e politiche alle quali non diede risposta. I miliziani lo trasportarono allora sul ponte San Cosma, nei pressi della stazione ferroviaria, gli misero una corda al collo che avevano appesa al ponte, lo strangolarono e poi lo presero a fucilate. Aveva 22 anni. Fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II i 25 ottobre 1992.
In località Ciempozuelos vicino a Madrid in Spagna, beato Giacinto Hoyuelos González, religioso dell'Ordine di San Giovanni di Dio e martire, che, durante la persecuzione contro la Chiesa, subì un glorioso martirio per aver professato la sua fede in Cristo.

Beata Francesca Cuallado Baixauli
Francisca Cualladó Baixauli, fedele laica, nacque il 3 dicembre 1890 a Valencia e fu battezzata il 5 dicembre 1890 nella chiesa parrocchiale di San Valero e San Vincenzo martire. Cresimata nel 1906, ricevette la prima comunione l'11 maggio 1909 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo di Masanasa. Molto giovane rimase orfana di padre e si curò di sua madre ammalata. Visse del suo lavoro di sarta e si dedicò con ardore alla pastorale sociale come membro del Sindacato cattolico femminile. Partecipò quotidianamente all'Eucaristia e alla recita del rosario. Si iscrisse all'Azione Cattolica e si dedicò alla catechesi e alla carità verso i bisognosi offrendo tutti i suoi beni in elemosina. Imprigionata a metà settembre 1936, subì il martirio il 19 settembre 1936 a Benifayó. Le tagliarono la lingua per aver gridato: "Viva Cristo Re!". La sua beatificazione è stata celebrata da Papa Giovanni Paolo II l'11 marzo 2001.Nel villaggio di Benifayó nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beata Francesca Cualladó Baixauli, vergine e martire, che versò il sangue per Cristo sempre nella stessa persecuzione contro la fede.

Sant'Alfonso de Orozco
Nacque a Orozco, nella provincia spagnola di Toledo il 17 ottobre 1500. Entrò nel noviziato agostiniano a Salamanca dove fu accolto dal superiore Tommaso da Villanova futuro santo. Indossò l'abito agostiniano assieme al fratello la vigilia di Pentecoste del 1522 e venne ordinato sacerdote intorno al 1527 per ordine dei suoi superiori, nonostante fosse stato duramente provato nello spirito e nel corpo. Scrittore e omileta di fama, coltivò una spiccata devozione alla Vergine. Benché già predicatore alla corte del re di Spagna, preferiva parlare alle religiose e alla gente povera e semplice e anche negli ospedali e nelle carceri. Fu priore in vari conventi e numerosi ne fece erigere, sia maschili che femminili. Nell'agosto del 1591 fu colpito da una forte febbre che lo condusse alla tomba il 19 settembre dello stesso anno. È stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 19 maggio 2002.
Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico
A Madrid in Spagna, sant'Alfonso de Orozco, sacerdote dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino, che, predicatore ufficiale alla corte del re, si mostrò sempre austero e umile.

Sant'Emilia Maria Guglielma de Rodat
Maria Guglielma Emilia de Rodat è la fondatrice delle suore della Sacra Famiglia, che si dedicano a diverse categorie di persone in difficoltà: ragazze, bimbi, carcerati, malati. Nata nel 1787 a St. Martin de Limouze, in Francia, la sua giovinezza trascorse nel clima della Rivoluzione. Diede vita alla congregazione a Villefranche nel 1815. I carismi mistici di cui era dotata furono da lei vissuti nel nascondimento. Morì a Villefranche nel 1852. Papa Pio XII l'ha elevata agli onori degli altari come beata nel 1940 e poi, dieci anni dopo, l'ha proclamata santa.
A Villefranche nel territorio di Rodez in Francia, santa Maria Guglielma Emilia de Rodat, vergine, che fondò la Congregazione delle Suore della Santa Famiglia per la formazione della gioventù femminile e l'assistenza ai poveri.

San Ciriaco di Buonvicino
Nato a Buonvicino (Cosenza), nella diocesi di San Marco Argentano, verso la metà del X secolo, fin da giovane fu anacoreta, prima in una grotta presso Buonvicino, poi da cenobita nel monastero di Santa Maria dei Padri presso Trepidone, dove in seguito fu abate per molti anni. Nella valle del fiume Crati, sulla Sila Grande, la sua fama si diffuse presto: in molti si accostarono alla vita monastica. Fu convocato a Costantinopoli dall'imperatore d'Oriente Michele IV (†1041) che si vide la figlia posseduta dal demonio guarita grazie al santo abate. Ciriaco morì a Buonvicino il 19 settembre 1030. Fu sepolto nella chiesa dell'abbazia di Santa Maria dei Padri.
A Buonvicino vicino a Cosenza in Calabria, san Ciriaco, abate.

Santa Pomposa di Cordova
A Córdova nell'Andalusia in Spagna, santa Pomposa, vergine e martire, che, durante la persecuzione dei Mori, fuggì di nascosto dal monastero di Peñamelaria dopo avere appreso del martirio di santa Colomba; giunta a Córdova, professò impavida davanti al giudice la sua fede in Cristo e, decapitata senza indugio con la spada davanti alle porte del palazzo, ottenne la palma del martirio.

San Mariano di Evaux
Proveniente da un'onorata famiglia di Bourgesin Francia, abbandonò il mondo per diventare eremita a Berry. Si alimentava soltanto di frutti silvestri e di miele.
Mariano = dedicato a Maria, alla Madonna
Nel territorio di Bourges in Aquitania, in Francia, san Mariano, eremita, che non si nutriva che di frutti selvatici e miele reperito per caso.

Beate Maria di Gesù de la Yglesia de Varo e Maria Addolorata e Consolata Aguiar-Mella y Diaz
A Madrid ancora in Spagna, beate Maria di Gesù de la Yglesia y de Varo, Maria Addolorata e Consolata Aguiar-Mella y Díaz, vergini dell'Istituto delle Figlie di Maria delle Scuole Pie e martiri, che furono coronate con il martirio per la testimonianza data a Cristo.

Beate Elisabetta, Barbara, Antonia e Caterina
Le monache mercedarie Beate: Elisabetta, Barbara, Antonia e Caterina, del convento di San Giuseppe in Bilbao (Spagna), con una vita esemplare di virtù, osservanza e preghiera santamente raggiunsero la pace del Signore eterno Sposo. L'Ordine le festeggia il 19 settembre.

San Carlo Hyon Song-mun
A Seul in Corea, passione di san Carlo Hyon Song-mun, martire: catechista, compì lunghi e difficili viaggi per accompagnare i missionari nella sua patria; messo in carcere insieme ad altri cristiani, mai smise di esortare i suoi compagni e fu, infine, decapitato per Cristo.

Santi Peleo, Nilo, Elia, Patermuzio e compagni
In Palestina, santi martiri Péleo e Nilo, vescovi in Egitto, Elia, sacerdote, e Patermuzio, che, durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, furono arsi per Cristo sul rogo insieme a molti chierici.

San Teodoro di Canterbury
A Canterbury in Inghilterra, san Teodoro, vescovo, che, monaco di Tarso, elevato all'episcopato dal papa san Vitaliano e mandato quasi settuagenario in Inghilterra, governò con forza d'animo la Chiesa a lui affidata.

Sant'Abbone (o Goerico) di Metz
A Metz in Austrasia, ancora nel territorio dell'odierna Francia, san Goeríco o Abbone, vescovo, che succedette a sant'Arnolfo, il corpo del quale traslò con venerazione in questa città.

Sant'Arnolfo di Gap
Arnolfo = forte e astuto, dal tedesco
Bastone pastorale
A Gap nella Provenza in Francia, sant'Arnolfo, vescovo, che si adoperò molto per ridare una retta disciplina alla vita della sua Chiesa.

Sant'Eustochio di Tours
A Tours nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Eustochio, vescovo, che, senatore, fu uomo santo e pio e succedette a san Brizio.

San Segnano (Sequano)
Nel monastero di Sisteron presso Langres sempre in Francia, san Séquano, sacerdote e abate.

San Lamberto (Lantberto) di Frisinga
A Frisinga nella Baviera, in Germania, san Lantberto, vescovo.

San Teodoro di Verona
Teodoro = regalo, dono di Dio, dal greco
Bastone pastorale

San Trofimo
A Sinnada in Frigia, nell'odierna Turchia, san Trófimo, martire.

       Chiudi