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San Francesco d'Assisi, Impressione delle Stimmate
Il Martirologio Romano al 17 settembre rievoca: “Sul monte della Verna, in Toscana, la commemorazione dell'Impressione delle sacre Stimmate, che, per meravigliosa grazia di Dio, furono impresse nelle mani, nei piedi e nel costato di san Francesco, Fondatore dell'Ordine dei Minori”.
Fu Gesù stesso, nella sua apparizione, a chiarire a Francesco il senso di tale prodigio: “Sai tu … quello ch' io t’ho fatto? Io t’ho donato le Stimmate che sono i segnali della mia passione, acciò che tu sia il mio gonfaloniere. E siccome io il dì della morte mia discesi al limbo, e tutte l’anime ch' io vi trovai ne trassi in virtù di queste mie Istimate; e così a te concedo ch' ogni anno, il dì della morte tua, tu vadi al purgatorio, e tutte l’anime de’ tuoi tre Ordini, cioè Minori, Suore e Continenti, ed eziandio degli altri i quali saranno istati a te molto divoti, i quali tu vi troverai, tu ne tragga in virtù delle tue Istimate e menile alla gloria di paradiso, acciò che tu sia a me conforme nella morte, come tu se’ nella vita” (“Delle Sacre Sante Istimate di Santo Francesco e delle loro considerazioni”, III considerazione).
La Chiesa riconobbe la straordinarietà del fenomeno verificatosi nel 1224, inteso quale segno privilegiato concesso da Cristo al suo umile servo di Assisi, anche da un punto di vista liturgico, inserendo la ricorrenza nel calendario. Papa Benedetto XI Boccasini da Treviso, infatti, concesse all’Ordine Francescano ed all’intero Orbe cattolico di celebrarne annualmente il ricordo il 17 settembre.

San Roberto Bellarmino
Roberto Bellarmino nacque a Montepulciano nel 1542 da una ricca e numerosa famiglia. Nel 1560 entrò nella Compagnia di Gesù. Studiò a Padova e a Lovanio e al Collegio romano di Roma. In quegli anni tra i suoi alunni c'era anche san Luigi Gonzaga. Venne creato cardinale e arcivescovo di Capua nel 1599. Divenne un affermato teologo postridentino. Scrisse molte opere esegetiche, pastorali e ascetiche; fondamentali per l'apologetica sono i voluminosi libri «De controversiis». Con un'opera semplice nella struttura, ma ricca di sapienza come il suo «Catechismo» fu "maestro" di tante generazioni di fanciulli. Famoso anche un altro suo volume «L'arte del ben morire». Morì il 17 settembre 1621 a Roma. Nel 1930, ebbe da papa Pio XI la triplice glorificazione di beato, di santo e di dottore della Chiesa.
Roberto = splendente di gloria, dal tedesco
Bastone pastorale
San Roberto Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa, della Compagnia di Gesù, che seppe brillantemente disputare nelle controversie teologiche del suo tempo con perizia e acume. Nominato cardinale, si dedicò con premura al ministero pastorale nella Chiesa di Capua e, infine, a Roma si adoperò molto in difesa della Sede Apostolica e della dottrina della fede.

San Stanislao di Gesù Maria (Jan Papczynski)
Jan Papczynski nacque il 18 maggio 1631 a Podegrodzie, in Polonia. Entrato tra i padri Scolopi colnome di Stanislao di Gesù Maria, divenne sacerdote nel 1619. Il suo impegno per una maggior osservanza della Regola e perché i confratelli della Provincia polacca lo vide costretto a chiedere di essere dimesso, per evitare ulteriori attriti. L’11 dicembre 1670 compì un atto di offerta a Dio e alla Vergine Immacolata, promettendo di impegnarsi a propagandarne il culto con la fondazione di un nuovo istituto, i Chierici mariani sotto il titolo della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Padre Stanislao propose la sua idea di vita religiosa a un gruppo di eremiti che vivevano a Puszcza Korabiewska (attuale Puszcza Mariańska). L’ordine – l’ultimo di chierici regolari nella storia della Chiesa – ricevette l’erezione canonica dal vescovo di Poznań. L’approvazione pontificia avvenne il 21 settembre 1699. Tra le sue particolarità, oltre a quella della difesa dell’Immacolata Concezione, entrarono anche la preghiera per le anime del Purgatorio, specie quelle dei soldati e di coloro che muoiono improvvisamente, e la predicazione ai contadini scarsamente istruiti dal punto di vista religioso. Padre Stanislao, ormai malato, morì il 17 settembre 1701 a Nowa Jerozolima (oggi Góra Kalwaria), nel piccolo convento attiguo alla chiesetta detta "Cenacolo del Signore", dove attualmente è sepolto. È stato beatificato il 16 settembre 2007. La sua canonizzazione è stata fissata a domenica 5 giugno 2016, insieme a quella della Beata Maria Elisabetta Hesselblad.

Sant'Ildegarda di Bingen
Nasce a Bermesheim nel 1098, ultima di dieci figli. Il suo nome di battesimo, tradotto letteralmente, significa «colei che è audace in battaglia». Tra il 1147 e il 1150, sul monte di San Ruperto vicino a Bingen, sul Reno, Ildegarda fonda il primo monastero e, nel 1165, il secondo, sulla sponda opposta del fiume. È una persona delicata e soggetta alle malattie, tuttavia, raggiunge l'età di 81 anni affrontando una vita piena di lavoro, lotte e contrasti spirituali, temprata da incarichi divini. Figura, intellettualmente lungimirante e spiritualmente forte, le sue visioni, trascritte in appunti e poi in libri organici, la rendono celebre. È interpellata per consigli e aiuto da personalità del tempo. Sono documentati i suoi contatti con Federico Barbarossa, Filippo d'Alsazia, san Bernardo, Eugenio III. Negli anni della maturità intraprende numerosi viaggi per visitare monasteri, che avevano chiesto il suo intervento e per predicare nelle piazze, come a Treviri, Metz e Colonia. Muore il 17 settembre 1179.
Ildegarda = coraggiosa in battaglia, dal tedesco.
Nel monastero di Rupertsberg vicino a Bingen nell'Assia, in Germania, santa Ildegarda, vergine, che, esperta di scienze naturali, medicina e di musica, espose e descrisse piamente in alcuni libri le mistiche contemplazioni, di cui aveva avuto esperienza.

San Francesco Maria da Camporosso (Giovanni Croese)
Al secolo Giovanni Croese, frate minore cappuccino, detto “Padre Santo” visse a Genova, distinguendosi per le opere di carità. Padre Francesco Maria da Caporosso, fu l’umile cappuccino che tutta Genova amò per le sue opere di bene, il frate sempre in movimento nei carruggi della città, fra i "caravana" del porto, nei quartieri più colpiti dal colera sino ad esserne contagiato. Fu beatificato nel 1929 da Papa Ratti e venne proclamato santo da Papa Giovanni XXIII, il 9 dicembre 1962.
Francesco = libero, dall'antico tedesco
A Genova, san Francesco Maria da Camporosso, religioso dell'Ordine dei Frati Minori cappuccini, insigne per la sua carità verso i poveri, che, al dilagare della peste, contrasse egli stesso la malattia, offrendosi come vittima per la salvezza del prossimo.

Beato Antonio Morell
Originario di Tolosa (Francia), il Beato Antonio Moreli era professore e decano dell'Università tolosana esperto nelle lingue: latina, greca, ebraica e nelle altre lingue orientali.
XXII° Maestro Generale dell'Ordine Mercedario, rimase in carica per 12 anni, fu eletto il 25 febbraio 1480, durante il suo generalato l'Ordine conseguì un grande impulso in Francia. Nel 1482, i due redentori, Santi Giovanni Zorrosa e Giovanni Huete inviati da lui a Granada in Spagna, furono catturati e martirizzati dai mori.Impareggiabile e famoso per i meriti, morì santamente il 15 giugno 1492, il suo corpo fu sepolto nel suo convento di Santa Maria in Tolosa.
L'Ordine lo festeggia il 17 settembre.

Beato Cherubino Testa da Avigliana
Nacque nel 1451 ad Avigliana (Torino), dove a 20 anni entrò nell'Ordine Agostiniano. Morì il 17 settembre del 1479 appena nove mesi dopo l'ordinazione sacerdotale. Si distinse per spirito di obbedienza, purezza di vita e devozione alla passione di Cristo. Il suo culto, confermato da Pio IX nel 1865, è ancora vivissimo in Avigliana e dintorni.
Le sue spoglie mortali sono esposte alla venerazione dei fedeli nella chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni e Pietro in Avigliana.
Ad Avigliana presso Torino, beato Cherubino Testa, sacerdote dell'Ordine degli Eremiti di Sant'Agostino, che ebbe grande devozione per la Passione del Signore.

San Satiro
Uranio Satiro, nato a Treviri nel 334, fratello maggiore di sant'Ambrogio, venne a Milano nel 375 per aiutare il fratello Vescovo. Morì nel 378 ed è sepolto nella Basilica Ambrosiana.
Patrono dei sacrestani dell'Arcidiocesi di Milano
A Milano, deposizione di san Satiro, i cui meriti sono ricordati da sant'Ambrogio, suo fratello: non ancora iniziato ai misteri di Cristo, avendo fatto naufragio, non temette la morte, ma, per non lasciare la vita senza aver ricevuto i sacramenti, salvato dalle onde aderì alla Chiesa di Dio; un'intimo e reciproco affetto lo unì al fratello Ambrogio, che lo seppellì accanto al santo martire Vittore.

Beato Sigismondo (Zygmunt) Sajna
Il beato Zygmunt Sajna, sacerdote diocesano, nacque a Zurawlówka (Podlasie), Polonia, il 20 gennaio 1897 e morì a Palmiry il 17 settembre 1940. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.Nella foresta di Palmiry vicino a Varsavia in Polonia, beato Sigismondo Sajna, sacerdote e martire, che, durante la guerra, morì fucilato per non avere accettato di rinnegare la fede davanti a un regime straniero e ostile a Dio.

Beato Santos Alvaro Cejudo
Buon padre di famiglia e ferroviere di professione , fu un Adoratore Notturno esemplare e devoto al Sacro Cuore di Gesù.
Nel carcere di Santa Cruz di Mudela ebbe a scrivere: «Cuando somos bautizados se nos perdona el pecado original, pero cuando derramamos la sangre por Jesucristo, como la derramaré yo, se nos perdonan los pecados de toda la vida».
E' stato beatificato il 28 ottobre 2007.

San Sigismondo Felice Felinski
Beatificato da Giovanni Paolo II il 18 agosto 2002 e canonizzato da Benedetto XVI l'11 ottobre 2009.
A Cracovia in Polonia, beato Sigismondo Felice Felinski, vescovo di Varsavia, che si adoperò tra grandi difficoltà per la libertà e il rinnovamento della Chiesa, fondando l'Istituto delle Suore Francescane della Famiglia di Maria al servizio del popolo in ogni suo bisogno.

San Lamberto di Maastricht
A Liegi in Austrasia, nell'odierno Belgio, passione di san Lamberto, vescovo di Maastricht e martire, che, mandato in esilio, si ritirò nel monastero di Stavelot; riavuta poi la sede, svolse degnamente il suo ministero pastorale, prima di divenire innocente vittima di uomini a lui ostili.

San Pietro di Arbues (Pedro Arbuès)
A Saragozza nell'Aragona in Spagna, san Pietro de Arbués, sacerdote e martire: canonico regolare dell'Ordine di Sant'Agostino, lottò nel regno di Aragona contro le superstizioni e le eresie e morì percosso da alcuni inquisiti davanti all'altare della cattedrale.

Santa Colomba di Cordova
A Córdova nell'Andalusia in Spagna, santa Colomba, vergine e martire, che durante la persecuzione dei Mori professò spontaneamente la sua fede davanti al giudice e al consiglio cittadino e fu prontamente decapitata con la spada davanti alle porte del palazzo.

Beato Giovanni Ventura Solsona
Nel villaggio di Castillo de Villamalefa vicino a Castellón de la Plana in Spagna, beato Giovanni Ventura Solsona, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione, passò alla gloria del cielo invitto per la sua fermezza nella fede.

Beato Timoteo Valero Perez
A Madrid sempre in Spagna, beato Timoteo Valero Pérez, sacerdote del Terz'Ordine di San Francesco degli Incappucciati della beata Vergine Addolorata e martire, che nella stessa persecuzione affrontò la gloriosa prova per Cristo.

San Reginaldo
Reginaldo = che regna con intelligenza, dal tedesco
A Mélinais nel territorio di Angers in Francia, san Reginaldo, eremita, che si ritirò nella selva di Craon per adempiere più pienamente ai precetti del Signore.

San Rodingo di Beaulieu
Nei boschi delle Argonne lungo la Mosa in Austrasia nel territorio dell'odierna Francia, san Rodingo, abate, che fondò il monastero di Beaulieu e lo resse piamente.

Sant'Emanuele Nguyen Van Trieu
A Huê in Annamia, ora Viet Nam, sant'Emanuele Nguyễn Văn Triệu, sacerdote e martire sotto il regime di Cảnh Thịnh.

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