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Sant'Ignazio da Santhià
Lorenzo Maurizio Belvisotti, nato a Santhià (Vercelli) nel 1686, viene ordinato prete nel 1710. Entra in contatto con i Gesuiti, ma nel 1716 entra nei Cappuccini di Chieri con l'intenzione di partire missionario. Dopo un servizio di 13 anni come maestro dei novizi a Mondovì e un periodo al convento di Torino, Ignazio, questo il suo nome da religioso, viene mandato dai superiori a confortare i militari dell'esercito sabaudo feriti dai franco-spagnoli negli ospedali di Asti, Alessandria e Vinovo. Finita la guerra, il convento del Monte dei Cappuccini di Torino lo accoglie nuovamente per l'ultimo lungo periodo della sua vita (1747-1770). Qui spenderà 23 anni confortando spiritualmente sia poveri che personaggi in vista del Regno. Muore il 22 settembre 1770, festa di san Maurizio, patrono dei Cappuccini piemontesi. È stato canonizzato il 19 maggio 2002 da Giovanni Paolo II.
A Torino, sant'Ignazio da Santhià (Lorenzo Maurizio) Belvisotti, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, assiduo nell'ascolto dei penitenti e nell'assistenza ai malati.

San Maurizio, Candido, Essuperio, Vittore e compagni
Abbiamo loro notizie da Euleterio, vescovo di Lione, che racconta di centinaia di soldati martiri capitanati da Maurizio. Questi soldati, appartenenti alla legione "tebea" di Massimiano Erculeo, furono sterminati perché si rifiutarono di andare in Gallia a perseguitare cristiani. Dalle ricerche storiche fatte fino ad oggi, risulta che, prima della grande persecuzione di Diocleziano, probabilmente attorno al 286, Massimiano Erculeo intraprese una spedizione in Gallia contro Bagaudi. Alcuni soldati della legione, probabilmente una coorte capitata da Maurizio, si rifiutarono di celebrare in onore degli dei e furono martirizzati presso Agaunum, nel Vallese. In questa regione, dove loro culto è molto antico, nel 1893 è stata trovata una basilica risalente a quell'epoca.
Maurizio = figlio di Mauro, dal latino
Nell'antica Agauno nella regione del Vallese, nel territorio dell'odierna Svizzera, santi martiri Maurizio, Esuperio, Candido, soldati, che, come riferisce sant'Eucherio di Lione, furono uccisi per Cristo sotto l'imperatore Massimiano, adornando la Chiesa, insieme ai compagni della Legione Tebea e al veterano Vittore, con la loro gloriosa passione.

San Fiorenzo
Secondo la tradizione, Fiorenzo è fratello di san Floriano, martirizzato nell’attuale Austria nel 304. Sfuggito alle sue guardie, come Pietro, giunge in Gallia dove san Martino lo ordina sacerdote. Poi si ritira sul monte Glonna, lungo la Loira, nel territorio di Poitiers, in Francia dove caccia i serpenti e compie miracoli, prima di morire a 123 anni. Qui fonda l’abbazia del monte Glonna, situata su un costone che domina il fiume. Così il monte è chiamato S. Florent-le Vieil. I monaci veneravano Fiorenzo di cui si ricordano le molteplici traslazioni delle reliquie che nel 1077 furono rapite dal conte di Vernadois e donate alla collegiata di Roye (Somme), la quale prese il nome di St. Florent. Nel 1475 le reliquie furono riprese da Luigi XI e divise tra Roye e Saumur. Durante la Rivoluzione francese, S. Florent-leVieil fu il punto di partenza della resistenza dei contadini cattolici alle leggi antireligiose.
Fiorenzo = che fiorisce, fiorente, dal latino
Sul monte Glonna lungo la Loira nel territorio di Poitiers in Francia, san Fiorenzo, sacerdote.

Beata Maria della Purificazione Vidal Pastor
María de la Purificación Vidal Pastor nacque ad Alcira (Valencia) il 14 settembre 1892 e fu battezzata il 20 settembre 1892 nella chiesa arcipretale di Santa Caterina. Insegnante, di famiglia agiata, aderì all'Azione Cattolica e ad altre associazione apostoliche si dedicò alla formazione della gioventù operaia e alla cura degli ammalati. Durante la persecuzione religiosa intensificò ancora di più la sua attività apostolica e la difesa della religione. Anche se la prevedeva il suo martirio rimase ad Alcira. Aveva affermato: "Se devo morire, il mio sangue lavi i peccati altrui". Fu imprigionata insieme a due sorelle: subirono il martirio il 22 settembre 1936 a Corbera, al grido di: "Viva Cristo Re!". La sua beatificazione è stata celebrata da Papa Giovanni Paolo II l'11 marzo 2001.
Nel villaggio di Corbera vicino a Valencia, beata Maria della Purificazione Vidal Pastor, vergine e martire, che meritò di accedere alle nozze eterne con Cristo Sposo.

Beata Giuseppa Moscardo Montalba
Josefa Moscardó Montalba nacque ad Alcira (Valencia) il 10 aprile 1880 e fu battezzata il 14 aprile 1880 nella chiesa arcipretale di Santa Caterina. Ricevette un'educazione generale presso Istituti religiosi. Inizialmente visse con i genitori, poi con una zia e finalmente da sola, nubile. Impegnata nell'apostolato dei laici, aderì all'Azione Cattolica e ad altre associazioni religiose e apostoliche. Si distinse per la sua devozione eucaristica e per lo spirito missionario lavorando alacremente per le missioni. Donò la sua vita per Cristo ad Alcira (Valencia) il 22 settembre 1936. La sua beatificazione è stata celebrata da Papa Giovanni Paolo II l'11 marzo 2001.
Ad Alzira nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beati martiri Vincenzo Pelufo Corts, sacerdote, e Giuseppa Moscardó Montalvá, vergine, che, sempre durante la medesima persecuzione contro la fede, meritarono di portare la palma della vittoria davanti a Dio onnipotente.

San Settimio di Jesi
Nato in Germania, Settimio si dedicò agli studi liberali e alla vita militare. In contrasto con la famiglia, si convertì al cristianesimo trasferendosi in Italia. Messosi a predicare a Milano, venne costretto alla fuga in seguito alla persecuzione di Diocleziano, nel 303. Recatosi a Roma, operò numerosi prodigi e conversioni al punto che papa Marcello I lo consacrò vescovo di Jesi, dove si scontrò con il giudice Florenzio. Quest'ultimo gli impose di compiere un sacrificio agli dei entro cinque giorni, secondo l'editto imperiale. Settimio continuò ad operare conversioni e miracoli, per cui, allo scadere del termine fissato dal giudice, venne decapitato. Il corpo venne ritrovato nel 1469 e quindi traslato in cattedrale. È venerato come protovescovo della diocesi di Jesi, di cui è il patrono, e considerato il costruttore della prima cattedrale, benché dedicata al Santissimo Salvatore.
Bastone pastorale, Palma

Beato Carlo Navarro Miquel
Carlo Navarro Miquel nacque a Torrente, diocesi di Valencia, l'11 febbraio 1911, da Franziskus Navarro Garrigues e Franziska Miquel Chiner e fu battezzato, il giorno seguente, col nome di Carlo. Il 5 agosto 1928 entrò nel noviziato degli Scolopi e l'11 agosto 1929 emise i voti semplici. Dopo il periodo di formazione e la professione dei voti solenni 1'8 dicembre 1934, venne ordinato sacerdote il 4 agosto 1935. Insegnava ad Albacete. Quando la situazione divenne troppo pericolosa, i1 20 agosto 1936 si ritirò in famiglia a Torrente, dove il 12 novembre venne arrestato e il 22 novembre 1936 fucilato sulla strada da Torrente a Montserrat.
A Montserrat in Spagna, beato Carlo Navarro, sacerdote dell'Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire, che durante la persecuzione contro i religiosi fu coronato da glorioso martirio.

Beato Giovanni Battista Bonetti
Giovanni Battista Bonetti o Bonetto nacque a Pont Canavese. Entrò tra i Francescani Riformati a Torino, nel 1635. Passò poi al convento di Piobesi. Era piccolo di statura, macilento in volto e modestissimo negli occhi.Ordinato sacerdote fu inviato a predicare ai "Mori d'Africa". A Tripoli confutò apertamente iMusulmani. Ma venne arrestato e condannato al martirio tra aspri tormenti. Il 22 settembre1654 spirò, invocando per tre volte il nome di Gesù e Maria. Il suo corpo, legato alla codadei cavalli, venne trascinato per le vie, infine bruciato pubblicamente su un gran rogo.Un cavaliere di Malta, presente all'esecuzione, affermò di aver visto la notte successiva, il nostro beato in Cielo, con le mani giunte e circonfuso di luce celestiale.
E' festeggiato il 22 settembre.

Santi Paolo Chong Ha-sang e Agostino Yu Chin-gil
A Seul in Corea, passione dei santi Paolo Chong Ha-sang e Agostino Yu Chin-gil, martiri, dei quali il primo fu per vent'anni, in tempo di persecuzione, guida della prima comunità di cristiani, l'altro invece scrisse una lettera al papa Gregorio XVI, perché mandasse sacerdoti in Corea: entrambi catechisti, subirono insieme, dopo atroci supplizi, la decapitazione per la fede.

Beato Ottone di Frisinga
Religioso cistercense che non smise mai di usare l'abito monacale, anche dopo essere stato eletto vescovo di Freising in Germania. Adottò la riforma gregoriana.
Nel monastero cistercense di Morimond in Francia, transito del beato Ottone, vescovo di Frisinga, che morì nell'abito monastico che mai aveva deposto durante il suo episcopato.

Beato Alfonso da Cusco
Il Beato Alfonso da Cusco, fu mercedario laico converso del convento di San Giovanni in Laterano di Arequipa in Perù. Condusse una vita di grande santità e famoso per i miracoli compiuti, nel giorno da lui predetto ricco di meriti volò al regno dei cieli.
L'Ordine lo festeggia il 22 settembre.
Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico

Sant'Emmerano di Ratisbona
Forse originario di Poitiers, il vescovo Emmerano giunse a Ratisbona, in Baviera, nel 645. Fu ucciso mentre si recava a Roma. Gli fu intitolato un importante monastero benedettino. È patrono della diocesi di Ratisbona.
A Ratisbona nella Baviera, in Germania, sant'Emmerano, vescovo, ucciso per la sua fede in Cristo.

Santi Innocenzo e Vitale
I santi Innocenzo e Vitale sono ritenuti soldati della leggendaria Legione Tebea, scampati però all’eccidio presso Agauno (odierna Saint-Maurice in Svizzera) ed uccisi in un secondo tempo nei paraggi dopo essersi dedicati all’evangelizzazione delle popolazioni locali.
Palma, Spada, Stendardo, Croce Mauriziana

Beato Vincenzo Pelufo Corts
Ad Alzira nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beati martiri Vincenzo Pelufo Corts, sacerdote, e Giuseppa Moscardó Montalvá, vergine, che, sempre durante la medesima persecuzione contro la fede, meritarono di portare la palma della vittoria davanti a Dio onnipotente.

Beato Giuseppe Marchandon
Nel braccio di mare antistante Rochefort in Francia, beato Giuseppe Marchandon, sacerdote e martire, che, gettato in una fatiscente galera durante la rivoluzione francese per il suo sacerdozio, fece ritorno al Padre consunto dalla fame e dalla malattia.

Beato Germano Gozalvo Andreu
Nello stesso luogo, beato Germano Gozalvo Andreu, sacerdote e martire, che nella stessa persecuzione ottenne la corona della gloria per aver reso testimonianza a Cristo.

Beato Vincenzo Sicluna Hernandez
Nel villaggio di Bolbaite sempre nel territorio di Valencia, beato Vincenzo Sicluna Hernández, sacerdote e martire, ucciso nella medesima persecuzione.

Santa Salaberga
A Laon in Neustria, sempre in Francia, santa Salaberga, badessa, che si tramanda sia stata guarita dalla cecità da san Colombano e da lui avviata al servizio di Dio.

San Silvano di Levroux
Silvano = abitatore delle selve, uomo dei boschi, selvaggio, dal latino
Nel villaggio di Levroux presso Bourges in Aquitania, in Francia, san Silvano, eremita.

Santa Basilia
Basilia = regina, regale, dal greco
Palma
A Roma sulla via Salaria antica, deposizione di santa Basilla, martire, sotto gli imperatori Diocleziano e Massimiano.

Sant'Emerita
A Roma nel cimitero di Commodilla sulla via Ostiense, commemorazione di santa Emerita, martire.

San Laudo di Coutances
Nel territorio di Coutances ancora in Francia, san Laudo, vescovo.

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