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Beata Vergine Maria Addolorata
La memoria della Vergine Addolorata ci chiama a rivivere il momento decisivo della storia della salvezza e a venerare la Madre associata alla passione del figlio e vicina a lui innalzato sulla croce. La sua maternità assume sul calvario dimensioni universali. Questa memoria di origine devozionale fu introdotta nel calendario romano dal papa Pio VII (1814). (Mess. Rom.)
Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico
Memoria della beata Maria Vergine Addolorata, che, ai piedi della croce di Gesù, fu associata intimamente e fedelmente alla passione salvifica del Figlio e si presentò come la nuova Eva, perché, come la disobbedienza della prima donna portò alla morte, così la sua mirabile obbedienza porti alla vita.

Santa Caterina Fieschi Adorno da Genova
Nasce nel 1447 in una delle principali famiglie genovesi. A sedici anni viene data in moglie a Giuliano Adorno, appartenente ad una importante famiglia ghibellina. Vive una vita frivola e mondana ma dopo un incontro con la sorella suora, decide di cambiare vita e condivide le sue esperienze mistiche e caritative con un piccolo gruppo di figli spirituali. Muore il 15 settembre 1510. Dopo la conversione, la vita di Caterina ha il proprio centro nel rapporto con Cristo. Non si dedica però solo alla contemplazione, ma anche all'azione, rivolgendo il suo impegno concreto soprattutto agli ammalati. Opera nella Compagnia delle dame della Misericordia e inizia a visitare il lebbrosario di san Lazzaro, svolge le mansioni più umili; cura pure i bambini abbandonati e fronteggia varie epidemie di peste. Nel 1497 fonda la prima «Compagnia del divino amore», che sarà il modello per analoghe istituzioni di altre città italiane nel quadro di quella che è stata chiamata la Riforma cattolica. Il suo corpo è conservato nella chiesa genovese della Santissima Annunziata in Portoria.
Caterina = donna pura, dal greco
A Genova, santa Caterina Fieschi, vedova, insigne per il disprezzo del mondo, i frequenti digiuni, l'amore per Dio e la carità verso i bisognosi e gli infermi.

San Niceta il Goto
Nel giorno in cui la Chiesa ricorda la Beata Vergine Maria Addolorata, si festeggia anche Niceta, nato a nord del Danubio, dove allora erano accampati i Goti. La maggior parte della popolazione era pagana, mentre i cristiani si dividevano in ariani, convertiti all'inizio del secolo IV da Ulfila, e in cattolici. Tra questi ultimi c'era Niceta. Atanarico, pagano, perseguitava entrambi i gruppi, per costringerli a ritornare al paganesimo. A tale scopo fece portare fra il popolo un idolo, dando l'ordine di adorarlo. Coloro che si rifiutarono furono bruciati vivi. Anche Niceta pagò con la vita la testimonianza a Cristo. Era il 370. Il 15 settembre 375, in seguito ad uno scambio, le reliquie del martire Niceta il Goto vennero trasportate a Mopsuestia in Cilicia. Il culto del martire si diffuse soprattutto a Costantinopoli, dove fu edificata una chiesa, in cui si credeva fosse custodito il corpo del martire. Il giorno della morte è sconosciuto, per questo motivo Niceta il Goto è ricordato il 15 settembre, giorno della deposizione delle reliquie a Mopsuestia.
Melendugno (LE)
Palma
Sulle rive del Danubio, san Niceta il Goto, martire, che fu messo al rogo per la sua fede cattolica per ordine del re ariano Atanarico.

Beato Anton Maria Schwartz
Anton Maria Schwartz nacque il 28 febbraio 1852 a Baden (Austria). Entrato nella scuola dei Piaristi, matura la vocazione sacerdotale e viene ordinato sacerdote nel 1875 dal cardinale Rauscher. Viene chiamato a Vienna come curatore spirituale dei malati degli ospedali delle Suore della Misericordia a Sechshaus. Qui fonda «L'Unione degli apprendisti cattolici sotto la protezione di san Giuseppe Calasanzio». Per quattro anni conduce l'assistenza agli ammalati e contemporaneamente quella degli apprendisti. In seguito la sua opera si rivolge anche ai giovani operai oppressi dalle condizioni di lavoro delle nuove fabbriche. Nella sua opera per gli apprendisti e operai non solo formazione cristiana, ma anche formazione umana e sociale al motto «se la Chiesa non riuscirà a portare gli operai a Cristo, la società si allontanerà sempre più da Cristo». Muore il 15 settembre 1929 e Papa Giovanni Paolo II l'ha proclamato beato il 21 giugno 1998.
A Vienna in Austria, beato Antonio Maria Schwartz, sacerdote, che fondò la Congregazione degli Operai Cristiani di San Giuseppe Calasanzio per la cura pastorale e la difesa dei diritti degli apprendisti e dei giovani lavoratori.

Beato Ladislao (Wladyslaw) Miegon
Il beato Wladyslaw Miegon, sacerdote cappellano militare, nacque a Samborzec (Sandomierz) il 30 settembre 1892 e morì a Dachau, Germania, il 15 settembre 1942. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Ladislao Miegon, sacerdote e martire, che, deportato per la sua fede dalla Polonia soggiogata da un regime nemico di Dio e degli uomini nel campo di prigionia di Dachau, pervenne attraverso le torture alla corona della gloria.

Beato Paolo Manna
Missionario in Birmania ( Myanmar ). Superiore Generale del P.I.M.E. Fondatore della Pontificia Unione Missionaria.
A Napoli, beato Paolo Manna, sacerdote del Pontificio Istituto per le Missioni Estere, che, lasciato il ministero di missionario in Birmania a causa della sua malferma salute, si adoperò molto per l'opera di evangelizzazione, dedicandosi con grande zelo alla predicazione della parola di Dio e alla promozione dell'unità dei cristiani.

Santi Francesco, Giacomo, Sancio, Ildefonso, Giovanni e Dionisio
Catturati dai mori nelle vicinanze di Valenza in Spagna, i Santi: Francesco, Giacomo, Sancio, Ildefonso, Giovanni e Dionisio, furono poi trasportati in Marocco. Per la difesa della fede e confessione di Cristo, furono maltrattati ed infine crocifissi e onorevolmente ricevettero la corona della gloria unendosi alla grande schiera dei martiri, nell'anno 1437. L'Ordine lo festeggia il 15 settembre.

eato Rolando (Orlando) de' Medici
Nato dalla famiglia milanese de' Medici, si ritirò nei boschi tra Tabiano e Salsomaggiore. Morto nel 1386, riposa a Busseto.
Orlando = che dà gloria alla patria, dal tedesco
A Busseto vicino a Fidenza in Emilia, beato Rolando de' Medici, anacoreta, che visse in sommo spirito di penitenza tra luoghi impervi e deserti delle Alpi, conversando soltanto con Dio.

Santi Emila e Geremia
Emila, giovane diacono e Geremia furono decapitati durante la persecuzione dei mori a Cordova.
A Córdova nell'Andalusia in Spagna, santi martiri Emíla, diacono, e Geremia, che, durante la persecuzione dei Mori, dopo essere stati a lungo lasciati a marcire in carcere, conclusero con la decapitazione il loro martirio per Cristo.

Beati Giovanni Battista e Giacinto de los Ángeles
In località Santo Domingo Xagacía in Messico, beati Giovanni Battista e Giacinto de los Ángeles, martiri, che, catechisti, crudelmente percossi per essersi rifiutati di venerare idoli pagani al posto di Cristo, imitando la sua passione meritarono di ottenere il premio della vita eterna.

Beato Pasquale Penades Jornet
Nel villaggio di Llosa de Ranes nel territorio di Valencia in Spagna, beato Pasquale Penadés Jornet, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione, con il suo combattimento terreno giunse alla pienezza della salvezza eterna.

Beato Camillo Costanzo
Nella città di Hirado in Giappone, beato Camillo Costanzo, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, condannato dal comandante supremo Hidetada ad essere arso vivo, anche sul rogo non desistette mai dal predicare Cristo.

Santi Stratone, Valerio, Macrobio e Gordiano
A Costanza in Scizia, nell'odierna Romania, santi Stratone, Valerio, Macrobio e Gordiano, martiri che si tramanda abbiano subito la passione sotto l'imperatore Licinio.

Sant'Acardo (Aicardo) di Jumieges
Nel monastero di Jumièges in Neustria, sempre in Francia, sant'Aicardo, abate, che, discepolo di san Filiberto, fu da lui messo a capo di questo cenobio.

San Nicomede di Roma
Palma
A Roma, san Nicomede, martire, il cui corpo, sepolto nel cimitero sulla via Nomentana, fu onorato dal papa Bonifacio V con una basilica sepolcrale.

Sant'Albino di Lione
Albino = bianco, dal latino
A Lione in Francia, sant'Albino, vescovo, che succedette a san Giusto.

San Valeriano di Tournus
A Tournus lungo la Saône nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Valeriano, martire.

Sant'Apro di Toul
A Toul vicino a Nancy nella Gallia lugdunense, sempre in Francia, sant'Apro, vescovo.

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