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San Pietro Claver
Nato a Verdù, a pochi chilometri da Barcellona, il 25 giugno 1580, Pietro Claver entra nella Compagnia di Gesù dopo aver pronunciato i primi voti nel 1604. Tra il 1605 e il 1608 studia filosofia a Palma di Maiorca e viene ordinato sacerdote a Cartagena nel 1616 e, diventato missionario, presta le sue cure pastorali agli schiavi neri, deportati dall'Africa. Qui, infatti, sbarcano migliaia di schiavi, quasi tutti giovani: ma invecchiano e muoiono presto per la fatica e i maltrattamenti; e per l'abbandono quando sono invalidi. In particolare, pronuncia il voto di essere «sempre schiavo degli Etiopi» (all'epoca si chiamavano «etiopi» tutti i neri) e per comprendere i loro problemi impara anche la lingua dell'Angola. Ammalatosi di peste, sopporta perfino i maltrattamenti del suo infermiere, che è un nero. Morto a 74 anni e canonizzato nel 1888 insieme con Alfonso Rodriguez, suo fratello gesuita e amico, è stato proclamato patrono delle missioni per i neri da Papa Leone XIII.
Negri
Pietro = pietra, sasso squadrato, dal latino
San Pietro Claver, sacerdote della Compagnia di Gesù, che, a Cartagena in Colombia si adoperò per oltre quarant'anni con mirabile abnegazione e insigne carità per i neri ridotti in schiavitù, rigenerando di sua mano nel battesimo di Cristo circa trecentomila di loro.
(8 settembre: A Cartagena in Colombia, anniversario della morte di san Pietro Claver, sacerdote, la cui memoria si celebra domani).

Beato Giacomo Desiderio Laval
Nacque in Francia nel 1803 da famiglia borghese che lo spinse a laurearsi in medicina. Scampato da un incidente, decise di abbandonare la professione per farsi missionario. Mandato nel 1841 nell'isola di Mauritius si dedicò con entusiasmo all'evangelizzazione dei Neri che erano stati per legge liberati dalla schiavitù, ma abbandonati a se stessi. La sua "scelta di campo" suscitò gravi conflitti con gli altri missionari e perfino con il Vescovo, che volevano dedicarsi soltanto ai figli dei coloni bianchi. La sua "incarnazione" nel mondo della "negritudine" lo portò a valorizzare tutti gli elementi positivi della cultura locale non solo ma anche della religiosità indigena. Giacomo Laval fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II sottolineando il fatto che si era messo "da una parte", dalla parte degli Ultimi, i Neri in tempo di razzismo.
A Port-Louis nell'isola Mauritius nell'Oceano Indiano, beato Giacomo Desiderato Laval, sacerdote, che, dopo alcuni anni di esercizio della professione medica, si fece missionario nella Congregazione dello Spirito Santo e condusse i neri da poco liberati dalla schiavitù alla libertà dei figli di Dio.

San Valentiniano di Coira
Vescovo di Coira, città della Svizzera, capoluogo del Cantone dei  Grigioni, esercitò il suo mandato nel VI secolo quando la giurisdizione  dell’episcopato di Coira si estendeva sugli attuali cantoni dei Grigioni, di Schwyr, parte di quello di San gallo, il Liechtenstein.
La  storia di questo vescovo la si può apprendere da un epitaffio fatto mettere sulla sua tomba, dal nipote Paolino suo successore nella carica. Di questo epitaffio è rimasto solo un frammento conservato nel Museo di San Gallo, ma l’intera scritta fu copiata nel 1536 e conservata nella  biblioteca del monastero di s. Gallo. La sua attività pur densa di amore verso i bisognosi ed i carcerati, si esplicò soprattutto  nell’aiuto al popolo della Rezia che conobbe l’invasione e la dominazione dei Franchi, con relativa migrazione. Le sue reliquie con la tomba erano nella chiesa di s. Stefano, poi trasferite nella chiesa di s. Lucio dell’VIII secolo.
Valentiniano = figlio di Valentino, dal latino
Bastone pastorale
A Coira, nell'odierna Svizzera, san Valentiniano, vescovo, che beneficò i poveri, riscattò i prigionieri e vestì generosamente gli ignudi.

Beata Maria Toribia (Maria de la Cabeza)
Isidoro, di poverissima famiglia, agricoltore, fin da ragazzo premetteva sempre al lavoro la Messa. Sposò Maria Toribia e ne ebbe un figlio che morì bambino. Osteggiati per invidia, i due sposi lavorarono sotto vari padroni, gareggiando a santificarsi l'un l'altro: modelli di fedeltà agli obblighi di lavoro, alle pratiche di pietà, alla carità operosa verso ,i più poveri; vissero in unione di spirito con un amore che trascende la carne. Semplice esistenza di onesti contadini intessuta di lavoro, animata dalla fede: le sole umili grandi gesta dei due sposi` che li fecero santi e modelli per i nostri tempi.
Nella Castiglia in Spagna, beata Maria de la Cabeza, che, moglie del contadino sant'Isidoro, condusse vita eremitica umile e laboriosa.

Beato Pierre Bonhomme
Francese della diocesi di Cahors, nato nel 1803, è il fondatore dell'Istituto di Nostra Signora del Calvario, nato per l'educazione dei bambini e l'assistenza ai poveri, agli anziani e ai portatori di handicap. Curato a Gramat, vi aprì una scuola per ragazzi e educò i giovani al servizio verso i più poveri. E' ricordato anche come predicatore instancabile nelle parrocchie. Morì nel 1861.
Nella città di Gramat nel territorio di Cahors in Francia, beato Pietro Bonhomme, sacerdote, che si adoperò mirabilmente per le missioni al popolo e l'evangelizzazione delle campagne e fondò la Congregazione delle Suore di Nostra Signora del Monte Calvario, a cui affidò la cura delle necessità dei giovani, dei malati e dei poveri.

Beata Maria (Emma) Euthymia Uffing
All'età di vent'anni Emma, questo il suo nome da borghese, nonostante una forma di rachitismo, desidera e ottiene l'ammissione nella congregazione delle Suore della Misericordia. Quì si distinguerà per l'umile operosità al servizio delle consorelle. Di lei si ricorda come tutto il tempo libero lo passasse in ginocchio davanti al tabernacolo. Fin da allora gli venivano richieste preghiere d'intercessione. Poi una grave forma di cancro la condusse alla morte nel settembre del 1955.
A Münster in Germania, beata Maria Eutimia (Emma) Üffing, vergine della Congregazione delle Suore della Compassione, che servì Dio tra i malati con insigne pietà, bontà e noncuranza di sé.

Beato Giorgio Douglas
Sacerdote scozzese condannato a morte essendosi rifiutato di riconoscere la regina Elisabetta I come capo supremo della Chiesa in Inghilterra.A York in Inghilterra, beato Giorgio Douglas, sacerdote e martire, che, scozzese d'origine, da maestro di scuola divenne sacerdote a Parigi e sotto la regina Elisabetta I passò vincitore in cielo attraverso il supplizio del patibolo per aver persuaso altri ad abbracciare la fede cattolica.

Beate Maria della Resurrezione, Maria della Colonna e Clemenza della Ss. Trinità
Mercedarie del monastero dell'Assunzione in Siviglia (Spagna), le Beate Maria della Resurrezione, vergine, Maria della Colonna e Clemenza della Santissima Trinità, erano sorelle carnali. Celebri per la santità della vita e con le mani colme di opere raggiunsero lo Sposo Divino nell'anno 1615.
L'Ordine le festeggia il 9 settembre.

Beato Francesco Garate
A Bilbao nella Guascogna in Spagna, beato Francesco Gárate Aranguren, religioso della Compagnia di Gesù, che svolse per quarantadue anni con cristiana umiltà l'ufficio di portinaio.

San Ciarano il Giovane
Nel monastero di Clonmacnois sulla riva del fiume Shannon in Irlanda, san Ciarano, sacerdote e abate, fondatore di questo cenobio.

Santi Giacinto, Alessandro e Tiburzio
Palma
In Sabina al trentesimo miglio da Roma, san Giacinto, martire.

San Gorgonio di Roma
A Roma nel cimitero ad Duas Lauros sulla via Labicana, san Gorgonio, martire.

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