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Natività della Beata Vergine Maria
Questa celebrazione, che ricalca sul Cristo le prerogative della Madre, è stata introdotta dal papa Sergio I (sec VII) nel solco della tradizione orientale. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia del Salvatore. (Mess. Rom.)
Festa della Natività della Beata Vergine Maria, nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe del re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall'antica schiavitù del peccato.

San Tommaso da Villanova
Nacque a Fuenllana, Ciudad Real (Spagna) da genitori religiosi e caritatevoli dai quali ereditò uno sviscerato amore per i poveri. Laureato in filosofia entrò nella Comunità agostiniana. Ordinato sacerdote, fu nominato predicatore e, contro la sua volontà, fu superiore della comunità per tutta la vita. Eletto arcivescovo di Valencia diede al proprio Ordine una dimensione vasta, inviando missionari anche in Perù. Ispirandosi agli insegnamenti del Buon pastore, di san Paolo, e dei grandi vescovi, non volle abbandonare la sua diocesi neppure per il Concilio di Trento. Chiamato il San Bernardo spagnolo per la sua profondità teologica sulla Vergine, soccorse i bisognosi (creò perfino un brefotrofio nel palazzo vescovile), si occupò della gioventù, difese la diocesi dalla minaccia musulmana e fondò il Collegio seminario della Presentazione. Fu il più grande predicatore del suo tempo ma, più che con le parole, egli convinse con l'esempio della sua vita. Fu dichiarato beato nel 1618 e Alessandro VII lo canonizzò nel 1658. I suoi resti sono esposti nella cattedrale di Valencia.
Tommaso = gemello, dall'ebraico
Bastone pastorale
A Valencia in Spagna, san Tommaso da Villanova, vescovo: eremita sotto la regola di sant'Agostino, accettò per obbedienza l'ufficio episcopale ed eccelse, tra le altre virtù di pastore, per un amore per i poveri così ardente da dilapidare tutto per i bisognosi, senza lasciare per sé neppure un piccolo letto.

Beato Federico Ozanam
Il francese Federico Ozanam, fondatore della Società di San Vincenzo, è un esempio di carità e santità laicale. Nato a Milano nel 1813 (il padre era nell'esercito napoleonico), dopo Waterloo rientrò in patria. A Parigi si legò ai circoli intellettuali cattolici intorno al fisico André-Marie Ampère e a Emmanuel Bailly. Nel 1833 diede vita alle «conferenze» che insieme, formano la «Società di San Vincenzo de' Paoli», un'istituzione «cattolica, ma laica; povera, ma carica di poveri da sollevare; umile, ma numerosa» secondo una definizione che ne diede lo stesso fondatore. Federico Ozanam si laureò in Legge e Lettere, insegnò alla Sorbona, fu accademico della Crusca di Firenze. Nel 1841 si sposò ed ebbe una figlia. Sempre in viaggio per l'Europa, però, trovava sempre tempo da dedicare al suo mondo povero, alla Società di San Vincenzo, che seguì e stimolò nel suo sviluppo. Morì a Marsiglia nel 1853. È stato proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II a Parigi il 27 agosto 1997.
Federico = potente in pace, dal tedesco
A Marsiglia in Francia, transito del beato Federico Ozanam, che, uomo di insigne cultura e pietà, difese e propagò con la sua alta dottrina le verità della fede, mise la sua assidua carità a servizio dei poveri nella Società di San Vincenzo de' Paoli e, padre esemplare, fece della sua famiglia una vera chiesa domestica.

San Corbiniano
Secondo il vescovo di Frisinga, Arbeone, Corbiniano nasce a Castrum nel territorio di Melun, (oggi Arpajon in Francia), ma gli studiosi sono diffidenti. La sua vita e l'opera da lui svolta rientrano nel quadro delle missioni irlandesi sul continente e per questo Corbiniano è ritenuto un monaco insulare. Dopo aver trascorso un periodo di vita ascetica, Corbiniano si porta a Roma, presso Gregorio XI al quale sta a cuore l'evangelizzazione della Baviera. Arrivato in Baviera, è bene accolto dal duca Teodone e dal figlio Grimoaldo, residenti a Frisinga, e gli viene concesso di esercitare il suo apostolato di vescovo missionario. Si stabilisce prima a Maia presso Merano, per la devozione a san Valentino, antico vescovo della Rezia, e di lì passa a Frisinga. È detto primo vescovo di Frisinga, ma erroneamente perché la diocesi è eretta san Bonifacio non prima del 739. Muore l'8 settembre del 725 e viene sepolto a Maia, presso la tomba di san Valentino. Verso il 765 il vescovo Arbeone ne fa trasportare il corpo a Santa Maria di Frisinga. I(Avv.)/i
Orso.
A Frisinga nella Baviera, in Germania, san Corbiniano, che, ordinato vescovo e mandato a predicare il Vangelo in Baviera, raccolse frutti copiosi.

Beato Ismaele Escrihuela Esteve
Ismael Escrihuela Esteve, nacque a Tabernes de Valldigna (Valencia) il 20 maggio 1902 e fu battezzato la domenica seguente alla sua nascita. Cresimato nel 1907, ricevette la prima comunione nel 1909, nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. Di famiglia contadina studiò fino ai 9 anni e dopo lavorò nella campagna. Si sposò con la sig.na Josefa Grau ed ebbero tre figli. Portò sempre un crocifisso all'occhiello della giacca e perciò fu nominato "soldatino di Cristo". Responsabile degli aspiranti di Azione Cattolica, durante la persecuzione religiosa fu espressamente minacciato e imprigionato in odium fidei il 21 luglio 1936. Dopo una prigionia trascorsa in preghiera, l'8 settembre 1936 a Paterna (Valencia) subì il martirio. La sua beatificazione è stata celebrata da Papa Giovanni Paolo II l'11 marzo 2001.Nella città di Paterna nel territorio di Valenza ancora in Spagna, beato Ismaele Escrihuela Esteve, martire, che, padre di famiglia, attraverso il martirio fu reso partecipe della vittoria di Cristo.

Beato Marino Blanes Giner
Marino Blanes Giner, fedele laico, nacque ad Alcoy (Alicante) il 17 settembre 1888. Fu battezzato il 19 settembre 1888 e cresimato l’8 agosto 1902 nella chiesa parrocchiale Santa Maria. Impiegato di banca, catechista, consigliere comunale, si sposò il 26 settembre 1913 con la sig.na Julia Jordá Llovet, nella chiesa di San Mauro e San Francesco di Alcoy. Ebbero cinque figli. Fedele alla vita cristiana, pieno di fervore apostolico fu arrestato in odium fidei il 21 luglio 1936. Dopo una penosa prigionia, nella notte dal 7 all’8 settembre, donò la vita per Cristo. La sua beatificazione è stata celebrata da Papa Giovanni Paolo II l’11 marzo 2001.
Nel villaggio di Alcoy vicino ad Alicante sempre in Spagna, beato Marino Blanes Giner, martire, che, padre di famiglia, nel corso della stessa persecuzione ricevette dagli uomini la morte, da Dio la vita eterna.

Beato Segismundo Sagalés Vilà
Insegnante di scuola materna alla scuola di Gesù, Maria e Giuseppe a Barcellona. La classe del fratello era un'oasi di pace e di gioia. E sempre avuto fiori, uccelli, pesci e una scimmia, che era l’assistente della classe. Era sempre allegro e di buon umore, nonostante il cancro che rodeva il collo e lo fece passare dei momenti molto difficili. Si assunse la responsabilità di salvare i resti di San José Manyanet con l'aiuto di due suoi parenti. Non temere la morte, ma solo per cadere nelle mani della milizia, che spesso era indelicata. Rifugiati a Malla e a Calldetenes è stato arrestato e ucciso sulla strada da Vic a Manresa, presso Múnter, l'8 Settembre 1936. I suoi resti giaceva nel cimitero parrocchiale di Munter fino al 2007 furono trasferite nella cappella nel cimitero parrocchiale di San José Manyanet di Barcellona.

Beato Adamo Bargielski
Il beato Adamo Bargielski, sacerdote diocesano, nacque a Kalinowo (Lomza) il 7 gennaio 1903 e morì a Dachau, Germania, l'8 settembre 1942. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.
Adamo = nato dalla terra, dall'ebraico
Vicino a Monaco di Baviera in Germania nel campo di prigionia di Dachau, beato Adamo Bargelski, sacerdote e martire, che, durante la guerra, si consegnò spontaneamente ai nemici della fede al posto del suo parroco e, dopo aver patito in carcere crudeli torture, raggiunse invitto la gloria eterna.

Beato Ladislao (Wladyslaw) Bladzinski
Il beato Wladyslaw Bladzinski, sacerdote della Congregazione di San Michele Arcangelo, nacque a My_latycze, Ucraina, il 6 gennaio 1908 e morì a Gross-Rosen, Germania, l'8 settembre 1944. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.In località Gross-Rosen in Germania, beato Ladislao Bladzinski, sacerdote della Congregazione di San Michele e martire, che nello stesso periodo i nemici della Chiesa deportarono dalla sua Polonia in una cava di pietra, dove fu poi ucciso.

Beato Alano de la Roche
Il domenicano Alano de la Roche fu apostolo della diffusione del Rosario, preghiera mariana che lui preferì chiamare "Salterio della Vergine". Fissò il numero di 150 Ave Maria, divise a decadi, intercalate da 15 Pater Noster; inoltre stabilì i temi di meditazione che oggi chiamiamo "misteri gaudiosi, dolorosi, gloriosi". Tradizionalmente venerato come beato in tutta Europa e nell'Ordine Domenicano, non è mai stato ufficialmente beatificato.
Alano = dal latino Alanus, dal nome della popolazione degli alani

Beate Giuseppa di S. Giovanni di Dio Ruano Garcia e Maria Addolorata di S. Eulalia Puig Bonany
Beatificate l'11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II.Nella città di Buñol vicino a Valencia sempre in Spagna, beate Giuseppa di San Giovanni di Dio Ruano García e Maria Addolorata di Santa Eulalia Puig Bonany, vergini della Congregazione delle Suore degli Anziani Abbandonati e martiri, che, nella stessa persecuzione contro la fede, versando il proprio sangue ricevettero la corona della gloria.

Santi Adriano e Natalia
I santi coniugi Adriano e Natalia subirono insieme il martirio presso Nicomedia in Bitinia, ma il Martyrologium Romanum commemora in data odierna solamente Adriano, in onore del quale il papa Onorio I tramutò in chiesa la curia del Senato Romano
A Roma, commemorazione di sant'Adriano, martire, che a Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, subì il martirio e in suo onore il papa Onorio I trasformò in chiesa la curia del Senato Romano.

Beata Apollonia del Santissimo Sacramento (Lizarraga Ochoa de Zabalegui)
Madre Apollonia del Santissimo Sacramento (al secolo Apollonia Lizarraga Ochoa de Zabalegui), superiora generale delle Suore Carmelitane della Carità, cadde in odio alla fede durante la sanguinosa Guerra Civile Spagnola. Papa Benedetto XVI ha riconosciuto il suo martirio il 22 giugno 2004 ed è stata beatificata il 28 ottobre 2007 con altre 497 vittime della medesima persecuzione.

Beati Giuseppe Cecilio Rodriguez Gonzalez, Teodomiro Gioacchino Sainz Sainz ed Evenzio Riccardo Ujurra
Ad Almería sulla costa andalusa in Spagna, beati Giuseppe Cecilio (Bonifacio) Rodríguez González, Teodemiro Gioacchino (Adriano) Sáinz Sáinz ed Evenzio Riccardo (Eusebio Alfonso) Urjurra, martiri, che, Fratelli delle Scuole Cristiane, conseguirono la palma del martirio nella persecuzione contro la religione durante la guerra civile.

Beati Tommaso Palaser, Giovanni Norton e Giovanni Talbot
A Durham in Inghilterra, beati martiri Tommaso Palaser, sacerdote, Giovanni Norton e Giovanni Talbot, che, condannati a morte sotto la regina Elisabetta I, il primo per essere ritornato in Inghilterra da sacerdote, gli altri per avergli dato aiuto, patirono il supplizio del patibolo.

Beato Antonio da San Bonaventura
A Nagasaki in Giappone, beati Antonio da San Bonaventura, dell'Ordine dei Frati Minori, Domenico Castellet, dell'Ordine dei Predicatori, sacerdoti, e venti compagni, martiri, alcuni dei quali laici e molti bambini: tutti subirono il martirio per Cristo con la spada o sul rogo.

Beato Domenico Castellet
Palma
A Nagasaki in Giappone, beati Antonio da San Bonaventura, dell'Ordine dei Frati Minori, Domenico Castellet, dell'Ordine dei Predicatori, sacerdoti, e venti compagni, martiri, alcuni dei quali laici e molti bambini: tutti subirono il martirio per Cristo con la spada o sul rogo.

Beati 22 Martiri di Nagasaki
A Nagasaki in Giappone, beati Antonio da San Bonaventura, dell'Ordine dei Frati Minori, Domenico Castellet, dell'Ordine dei Predicatori, sacerdoti, e venti compagni, martiri, alcuni dei quali laici e molti bambini: tutti subirono il martirio per Cristo con la spada o sul rogo.

Sant'Isacco
Nella città di Bagrevand nell'antica Armenia, sant'Isacco, vescovo, che per promuovere la vita cristiana del suo popolo tradusse in armeno la Sacra Scrittura e la liturgia; aderì alla fede approvata nel Concilio di Efeso, ma fu poi scacciato dalla sua sede e morì in esilio.

Beato Pasquale (Pascual) Fortuno Almela
A Villa Real nel territorio di Castellón de la Plana sempre in Spagna, beato Pasquale Fortuño Almela, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori e martire, che per aver testimoniato Cristo fu coronato dal martirio.

San Pietro di Chavanon
A Pébrac nel territorio di Puy-en-Vélay in Francia, san Pietro da Chavanon, sacerdote, che, aspirando a una vita più perfetta, si ritirò in questo luogo, dove edificò un cenobio di Canonici regolari, di cui fu anche guida.

Beata Serafina Sforza (Sveva Feltria)
A Pesaro, beata Serafina Sforza, che affrontò nella vita coniugale molte avversità e, rimasta vedova, trascorse in grande umiltà i restanti anni della sua vita seguendo la regola di santa Chiara.

Santi Fausto, Dio (Divo) e Ammonio
Ad Alessandria d'Egitto, santi Fausto, Dio e Ammonio, sacerdoti e martiri, che nella persecuzione dell'imperatore Diocleziano ricevettero la corona del martirio insieme al vescovo san Pietro.

Beata Luisa (Lucia) di Omura
Vedova, terziaria domenicana, avendo ospitato il Beato Domenico Castellet fu bruciata viva per la fede l'8 settembre 1628, all'età di ottant'anni. Fu beatificata il 6 luglio 1867.
Palma

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